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Bridgerton 3: I Polin nell’ombra dell’autodeterminazione femminile

La grande attesa e le alte aspettative per questa terza stagione saranno state soddisfatte?

Cari gentili lettori, anche la seconda parte di Bridgerton 3 è finalmente disponibile su Netflix ed è arrivato il momento di tirare le somme su una stagione tanto attesa e ricca di avvenimenti. Che la coppia protagonista sarebbe stata i Polin(Penelope Featherington e Colin Bridgerton) lo si sapeva già da tempo. Inoltre, tanti spoiler e ipotesi avevano anticipato molti degli avvenimenti, riguardanti soprattutto l’identità di Lady Whistledown. Il confine tra deludente e scontato, e, inaspettato e sorprendente, chiama in causa inevitabilmente il giudizio soggettivo. Non si può però non riconoscere la qualità tecnica e narrativa che garantisce la serie, unita alla densità e profondità delle tematiche affrontate. 

Colin e Penelope

Ci eravamo lasciati con il trionfo della coppia formata dal visconte Anthony Bridgerton e Miss Sharma. In questa stagione li ritroviamo più innamorati che mai, a tenere le redini della famiglia insieme all’immancabile Violet Bridgerton, la quale potrebbe decidere ora di “rientrare in società”. Il debutto in casa Bridgerton quest’anno tocca alla silenziosa e solitaria Francesca. E che bella crescita il suo personaggio, quasi irriconoscibile, considerato il cambio repentino di attrice. Non sarà lei questa volta la vera protagonista della stagione, ma letture e supposizioni suggeriscono una sua curiosa e intricata storia per cui però toccherà attendere.

Arriviamo così al viaggiatore e romantico Colin Bridgerton, che dopo un giro in Europa torna più spavaldo e playboyche mai. Di tutte le ragazze che ha incontrato ce n’è sempre stata una che l’ha desiderato e amato in silenzio. La stessa che gli offrì supporto e uno scambio epistolare che garantiva al giovane, distante, una coccola al sapore di casa. Si tratta di Penelope Featherington che, dopo averlo sentito ridere di lei con altri uomini alla fine della stagione precedente, ha deciso di anestetizzare il suo sentimento. Infatti, per lei è arrivato il momento di trovare un marito che le garantisca abbastanza libertà da continuare a portare avanti la sua professione. Per riuscirci, proprio Colin si offrirà di aiutarla. Qualcosa però cambierà le carte in tavola, dando vita a una storia d’amore in pieno stile friends to lovers

La spigolosa doppia identità di Penelope, che sappiamo essere anche la penna più pericolosa dell’alta società, Lady Whistledown, le costò la speciale amicizia con Eloise Bridgerton. Quest’ultima, all’inizio della stagione, sembra stringere un’inaspettata amicizia con Cressida Cowper. Ed è proprio con queste tre personalità così particolari e diverse tra loro che la serie giocherà in maniera molto intelligente.

Eloise, personaggio rappresentante dall’inizio una sorta di anticonformismo ed emancipazione femminista, dovrà cedere lo scettro e assistere, sempre più nell’ombra, allo svolgersi degli eventi. Cressida invece, villain per eccellenza della serie, sarà una delle rivelazione di questa stagione. Nonostante non perda affatto quella punta di veleno che inserisce in ciò che dice e in ciò che fa, si mostrerà anche sotto una luce diversa. Dimostrerà infatti alcune fragilità e un’attenzione ai privilegi di vita della componente maschile ottocentesca (e chissà se persistono ancora oggi). 

Attraverso il personaggio di Penelope, protagonista indiscussa della stagione, ma forse anche dell’intera serie, si sviluppa un’opera di autodeterminazione stratificata su vari livelli, in una direzione ancora più facilmente femminista del previsto. Si parla di rivendicazione del corpo femminile non conforme ai canoni sociali. Si parla di emancipazione lavorativa, economica, di intelligenza e di rilevanza all’interno della società. Interessante la figura di Colin che, una volta a conoscenza del segreto di Penelope, risulta invidioso non solo del suo talento ma proprio del suo potere. Una donna in quella società (e non solo) non può, nel senso più approfondito del termine. Non è libera e non deve avere né i mezzi né lo spazio per poter essere. Altrettanto interessante, in questi termini, è il risvolto finale.

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Claudia Jessie

Bridgerton 3, nel complesso, si dimostra all’altezza di una serie tv che persiste al vertice di Netflix. Per quanto i fatti potessero essere prevedibili, la narrazione riesce comunque a non annoiare. Inoltre, il modo in cui si porta avanti la costruzione dei personaggi è sempre più convincente, permettendo di sviluppare empatia anche nei confronti dei personaggi più ostici. Come già anticipato, la valutazione in termini tecnici della serie risulta essere molto alta. Parte del pubblico si chiede però per quanto la serie riuscirà a mantenere questo livello. Il primo problema potrebbe subentrare in fatto di tempistiche di uscita. Infatti, i fan stanno già esortando a una rapidità maggiore per la quarta stagione. Nel frattempo, c’è chi spera in uno spin-off su Violet Bridgerton come fu con Charlotte. Non ci resta che attendere. 

Bridgerton 3 – prodotta da Shonda Rhimes – scritto da Julia Quinn e Chris Van Dusen – con: Nicola Coughlan, Claudia Jessie, Luke Thompson, Polly Walker, Bessie Carter, Ruth Gemmell, Florence Hunt, Will Tilston, Luke Newton, Julie Andrews, Adjoa Andoh, Joanna Bobin, Jessica Madsen, Golda Rosheuvel