Blockbuster sotto l’albero, che la magia sia con voi!

Il Natale sugli schermi grandi e piccoli è firmato dal regista messicano premio Oscar nel 2018 per La forma dell’acqua, Guillermo Del Toro e da Mark Gustafson che hanno potuto realizzare un blockbuster dal costo di 35 milioni di dollari, dove in sintesi, Del Toro e Gustafson trasformano il capolavoro letterario di Collodi Pinocchio in un capolavoro della moderna animazione. Scriveva Italo Calvino: «È un libro (ma oggi anche un film) che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

Questa nuova trasposizione per lo schermo del romanzo di Collodi, dimostra quanto avesse ragione l’autore de Il barone rampante; Del Toro e il suo partner Gustafson hanno trasfigurato Pinocchio in una struggente e visionaria favola dark, una sorpresa da non ignorare nelle sale di tutto il mondo e poi in streaming.

Geppetto, il falegname buono di Collodi in questa versione di animazione, non è certo come si dice “uno stinco di santo”, anzi è quello che potremmo definire un “traffichino di razza” e quindi di riflesso questo suo Pinocchio non è uno sprovveduto alla mercé di due squinternati come il gatto e la volpe, tanto meno spinto alla bontà da una caritatevole Fata Turchina.

Disegnato e scritto dallo stesso Del Toro con Patrick McHale, possiamo solo dire senza svelare di più che questo Pinocchio, libero dai vincoli della favola buonista di Collodi, diventa un protagonista che si adatta e si difende in un mondo ormai privo di riferimenti ideologici; al contrario schiavo sempre più di affaristi senza scrupoli, pur conservando al centro del film la relazione fra padre e figlio.

Una nota a parte la merita il team che ha realizzato il film, uno studio di animazione che produce e sviluppa programmi animati e lungometraggi di altissima qualità per un blockbuster del costo di 35 milioni di dollari.

Questo Pinocchio tuttavia nel dire addio alla fata Turchina e a mastro Ciliegia, “rapisce” tra avventure bizzarre e fantastiche attraverso mondi immaginari grazie all’utilizzo in larga scala della stop motion. Costruito con la stessa materia di cui sono fatti i sogni, quella stessa che fa vivere ancora e sempre il cinema. Una festa per gli occhi che dimostra ancora una volta che il nuovo mondo dell’animazione non è un genere che si rivolge solo ai bambini, come questo burattino trasgressivo ma dal cuore d’oro!

L’altro blockbuster del Natale sugli schermi invece si intitola Avatar la via dell’acqua, diretto come il primo dal premio Oscar James Cameron, l’atteso sequel che vede ancora protagonista Sigourney  Weaver affiancata dalla new entry  Kate Winslet,  che ritorna a girare con il cineasta canadese dopo il successo di Titanic.

Se il primo Avatar vinse ben tre premi Oscar polverizzando ogni record d’incassi, questo è costato oltre 250 milioni di dollari. Girato in 3D, ricco di effetti speciali, i produttori si aspettano cifre straordinarie al botteghino e per non essere considerato un flop, dovrebbe incassare in tutto il mondo non meno di due miliardi di dollari e sembra che abbia tutti i requisiti per farcela.

«Per la prima volta, gli attori recitano sott’acqua, cosa che non è mai stata fatta prima nella storia del cinema. Sono felice che il cinema sia tornato vibrante e potente», ha dichiarato alla fine della proiezione Cameron.

Il film che vede impegnati gli stessi personaggi del primo Avatar da Sam Worthington a Zoe SaldanaStephen Lang, Sigourney Weaver (in ben tre ruoli) e Kate Winslet, è stato accolto alla prima mondiale a Londra da un lunghissimo applauso dove anche Guillermo Del Toro ha espresso il proprio entusiasmo definendolo magico. Perché il cinema è magia, da sempre!