All’interno dello spazio dei Cantieri Culturali alla Zisa, il 1 Dicembre 2022, si è svolta la performance “Come spiegare il femminismo a un merluzzo morto“, dell’artista spagnola Blanca Matías, nata a Girona nel 1967. La performance si inserisce nel percorso della mostra “Kontex Beuys” , che dall’ 8 Ottobre all’ 8 Dicembre 2022, vede coinvolti gli artisti Adriano La Licata, Blanca Matías, Federico Lupo, Giulia Sofi e Andrea Cusumano.
La Haus der Kunst ha ospitato questa performance che richiama il celebre “Come spiegare un dipinto a una lepre morta” di Joseph Beuys del 1965. In un dialogo irrealizzabile e surreale tra l’artista e il merluzzo morto, che incarna a pieno l’apatia di un interlocutore che sembra sentire ma non ascolta, il pesce senza vita, insipido e inespressivo, sia fisicamente che moralmente, è in braccio all’artista. Blanca Matías elenca alcuni nomi selezionati dal suo libro di storia dell’arte al femminile, che sono legati alla parola “Femminismo”.
Durante la performance, il pubblico si trova immobile davanti all’artista che è truccata di nero, senza volto quasi fosse senza identità. Una performance sussurrata, non agita, leggera e riflessiva, che porta il pubblico a riflettere. Blanca Matías è seduta su un ponteggio è cita molte artista tra cui Mary Cassatt, Frida Kahlo, Giulia Sofi.
Durante la performance ci si rende conto come la cultura dominante è stata, da sempre, in gran parte quella patriarcale, dove l’uomo primeggia. Per molto tempo le donne dovettero raddoppiare i loro sforzi per essere riconosciute, come donne in primis e poi come artiste. Ancora oggi, purtroppo, in molti campi e non solo inerenti all’arte, fa ancora notizia che la donna possa essere riconosciuta al pari, se non superiore, dei suoi colleghi uomini.
Le donne, oggi, sono state in grado di recuperare questo ritardo, questo divario, che si è creato nel tempo. Fortunatamente molti ostacoli allo sviluppo artistico delle donne stanno scomparendo, e nella creazione dell’arte contemporanea, ci sono quasi tanti uomini quanto donne. Non fa più notizia che sia una donna o un uomo, nel mondo dell’arte contemporanea. Resta l’urgenza di determinarsi, come artiste, come donne, di raccontare questa urgenza attraverso la voce e attraverso il corpo, di determinarsi attraverso la parola, attraverso il trucco e l’intenzionalità. Il pubblico viene trasportato dentro un mondo tutto al femminile dove la parola Femminismo detta le regole.
Blanca Matías ha sviluppato una performance determinata dal luogo, che si modifica nel rapporto con questo, nel rapporto visivo con chi assiste all’evento e che determina il suo essere nel rapporto con il pesce, che si trova in braccio all’artista ed è da questa mosso come una marionetta. Determinare la parola Femminismo, portarne esempi, vuol dire conoscerla ed esorcizzarla. Attraverso il logos, attraverso il pensiero e la parola la identifichiamo, la liberiamo e la lasciamo vibrare per essere ascoltata dal mondo.