“Biografia” e l’improvvisazione fanno incetta di applausi al Teatro Furio Camillo

Inventare, sorprendere, stupire. C’è riuscita ancora una volta, la Compagnia Appicicaticci, attiva dal 2004 con produzioni teatrali che mescolano, in un’originale contenitore, la recitazione e l’improvvisazione. E con il coinvolgimento attivo del pubblico, che anche al Teatro Furio Camillo, il 21 e 22 maggio, ha fatto la sua parte. Sul palco Tiziano Storti e soci hanno proposto Biografia. La storia vera di una vita completamente improvvisata”, commedia degli equivoci incentrata sul caotico universo delle relazioni sentimentali. In scena, insieme a Storti che ha anche diretto lo spettacolo, gli attori Carlo Felici, Francesco Parisi, Francesca Giombini, Serena Rossi, Diana D’Emiliano. Affiatati, esilaranti, pieni di energia. Interpreti di dialoghi dove appunto l’improvvisazione diventa imprevedibilità, tra vissuto e grottesco. Elevando al quadrato l’effetto sorpresa.

Il tutto inizia da un nome, una data di nascita, un titolo di studio e una professione, scelte a caso pescando dalle vite “vere” degli spettatori. Si ride e di gusto. Le scenografie, le luci e i costumi sono un trionfo di tonalità accese. Perfetto l’accompagnamento musicale di Alessio Granato, che riesce e divertente nell’imitazione di Vasco Rossi.

Biografia è il teatro della vita, fatto di alti e bassi, successi e insuccessi, certezze e castelli di sabbia. Ma senza perdere quel poetico disincanto che a mò di impermeabile fa scivolare un po’ tutto e permette sempre di pescare del buono anche nel mare torbido delle delusioni più cocenti.

La pièce è anche parabola sul rapporto sempre più complesso tra i generi. Donne e uomini, così diversi da un tempo e in così rapida trasformazione. A volte, spesso, non allineati. Esigenti e viziati, conformisti ma anche svogliati. Inquadrati in obiettivi famigliari ma, a volte, anche eterni adolescenti che procrastinano il passaggio alle responsabilità dell’età adulta.

L’amore ed il tempo, ad ogni modo, restituiscono le risposte. E per gli Appicicaticci, dalla platea, piovono applausi fragorosi.