Berlino: Oltre il muro della pandemia. Il cinema che verrà!

In attesa di ritrovare possibilmente a pieno regime “il buio in sala” per rivivere l’emozione di un tempo fuori dal tempo, nei cinematografi e nei teatri confinati giocoforza in una sorta di zona “a traffico limitato”, a pochi giorni ormai dall’inizio della 72a edizione del Festival Internazionale del cinema di Berlino che inaugura la nuova stagione cinematografica per film, attori, registi, produttori e mercato; festeggiamo l’inizio in presenza di questa Berlinale che ho seguito come inviato della Rai per venticinque anni quando c’era ancora “il muro” che divideva Berlino in due, dando uno sguardo al calendario di questa edizione.

Intanto la Giuria del concorso ufficiale che sarà presieduta  dal regista indiano M. Night Shyamalan che dovrà giudicare film provenienti da tutto il mondo, poi la bella notizia che il cinema italiano sarà’ presente con ben cinque film, in concorso per l’orso d’Oro: Leonora Addio di Paolo Taviani, nella sezione denominata Special gala vedremo l’attesissimo Occhiali Neri del maestro del brivido Dario Argento, poi nell’importantissima sezione Panorama Nel mio nome di Nicolò’ BassettiCalcinculo di Chiara Bellosi e Una Femmina,  opera prima di Francesco Costabile.

Leonora Addio di Paolo Taviani (primo film dopo la scomparsa del fratello Vittorio), racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura dopo quindici anni dalla morte. A chiudere il film ha dichiarato Paolo Taviani ci sarà’ l’ultimo racconto di Pirandello scritto venti giorni prima di morire dal titolo Il chiodo, dove il giovane protagonista Bastianeddu, strappato dalle braccia della madre in Sicilia agli inizi del novecento è costretto a seguire il padre emigrante in America.  Il Chiodo è ispirato alla cronaca vera di un omicidio accaduto a Brooklyn, allora i giornali americani titolarono l’evento così’ “Bambina uccisa da un ragazzo Italiano”, ma la verità’ di quegli avvenimenti forse arriverà’ proprio dal film che uscirà’ nelle sale il 17 febbraio subito dopo la presentazione in concorso al Festival di Berlino. Il film è interpretato da Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Beker e Claudio Bigagli, le musiche sono firmate dal premio Oscar Nicola Piovani. Un’ultima nota, Paolo Taviani è stato già vincitore alla Berlinale con il fratello Vittorio nel 2012 con il film Cesare deve morire.

Occhi Neri è l’ultimo film di Dario Argento che presenta nel cast nomi come la figlia Asia, Ilenia Pastorelli nel ruolo di una ragazza non vedente, Andrea Gherpelli e il giovane Andrea Zhang. Ancora un thriller horror che racconta di una strana eclisse solare in una torrida giornata d’estate, un presagio che avvolgerà Diana, una bella giovane escort vittima di un serial killer per sfuggire al quale perderà’ la vista. Ma è solo l’inizio.

Come detto nella sezione “Panorama” ci sarà’ anche la regista Chiara Bellosi che si era già affermata alla Berlinale nel 2020 con l’acclamata opera prima Palazzo di Giustizia, questa volta presenta il provocatorio Calcinculo, la storia di un’adolescente dal corpo fuori misura. Francesco Costabile firma la regia di Una Femmina, che si ispira al racconto di Lirio Abbate Femminile Ribelli un viaggio intenso e coinvolgente sulla “transizione sessuale.

Hollywood che in passato alla Berlinale era massicciamente presente con film e star, da Spielberg a Pacino da Gregory Peck ad Al Roach per tornare indietro agli inizi di una delle rassegne continentali più importanti, quest’anno sarà rappresentata in concorso da un solo film Call Jane di Phillips Nagy, interpretato da due grandissime dello schermo come Sigourney Weaver e Elizabeth Banks.

Film scelto per l’apertura di questa 72° edizione che partirà il 6 febbraio, Peter von Kant, diretto dal pluripremiato regista francese François Ozon, film avvolto nel mistero più assoluto ed è interpretato da un’icona del cinema d’oltralpe come Isabelle Adjani.  Si sa soltanto che è il remake del celebre Le lacrime amare di Rainer Werner Fassbinder e scusate se e’ poco. Fuori concorso nella sezione Documentari fra l’altro vedremo This Much I Know To Be True di Andrew Dominik.

Intanto foriero di grande spettacolo per ritrovare il gusto di andare al cinema, arriva sugli schermi  con la regia dell premio Oscar Guillermo del Toro, La fiera delle illusioni. Uno spettacolare thriller psicologico ambientato nel magico e misterioso mondo di un circo nella New York degli anni trenta alla vigilia della grande depressione. La storia è quella di un uomo che “vende la sua anima al diavolo”, un’imbroglione che truffa l’alta società. Ne è protagonista il fascinoso Bradley Cooper con lui Cate Blanchett e Willem Dafoe; lei senza svelare altro in questo colossal dalle forti emozioni è l’Angelo vendicatore, una sorta di sfinge con le vesti di una misteriosa psichiatra, l’unica ad avere il coraggio di confrontarsi con il male. Più cinema di così?

* Critico cinematografico e letterario, giornalista, dal 1976 inviato speciale RAI (TG1, TG2, TG3, TG3 Regionale, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre) per Cinema, Spettacolo, Costume.

Teatro Roma
Flaminia Zacchilli

Amanti: in terapia si piange

Una commedia forse troppo leggera, dedita a fare luce sulla controversa figura degli “amanti” e sul peso delle relazioni extraconiugali 

Leggi Tutto »