ARSENICO E VECCHI MERLETTI AL QUIRINO: La recensione

di Laura Dotta Rosso

Chi dice che gli anziani fanno una vita triste e noiosa? Due adorabili vecchiette, Abby e Martha, calme e controllate, decidono di porre fine alla vita dei loro inquilini in maniera dolce e indolore. L’arma usata dalle anziane è il cocktail di veleni introdotto all’interno del rosolio, antico liquore fatto in casa. Mortimer, il nipote e critico teatrale, una volta scoperta la “routine” delle sue parenti è terrorizzato e incapace di gestire la situazione. A complicare gli avvenimenti, arriverà il fratello ricercato e pluriomicida, che si renderà conto di essere molto meno capace a nascondere cadaveri delle sue anziane parenti. Jonathan, così si chiama il fratello ricercato, è costretto a farsi operare al viso dal Dottor Einstein, mutando i suoi connotati, per non essere scoperto dalla polizia. Si ritroverà nella casa d’infanzia, insieme alla sua vecchia famiglia e forse a qualche estraneo non più in vita.

Al Teatro Quirino dal 7 al 20 gennaio va in scena “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring, con due pilastri della scena teatrale italiana, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini che padroneggiano lo spettacolo in maniera egregia ed accattivante. Opera scritta nel 1939 e famosa per l’adattamento cinematografico del 1944 con Cary Grant diretto da Frank Capra, sembra possedere una comicità che, anche nella società attuale, non delude.

La scenografia di Franco Velchi è accogliente, curata, ben studiata, d’impatto, raffinata; un salottino che richiama gli anni quaranta con porte realistiche, una grande finestra e magnifici merletti sul tavolo. Paolo Romano, nelle vesti del nipote, è capace di divertire senza sfociare nella “macchietta”, facendo emergere come anche un noto critico teatrale, dal punto di vista professionale molto affermato, possa invece, nella sua vita privata essere pieno di insicurezze e indecisioni nel denunciare chi lo ha cresciuto e amato. La regia di Geppy Gleijeses è colma di spunti intelligenti ma lo spettacolo risulta ripetitivo, con troppi schemi reiterati e le due ore di spettacolo senza intervallo risultano difficili da affrontare. Un cast dove si nota la coesione tra gli attori, nel quale gli eleganti costumi di Chiara Donato incorniciano le irriverenti scene. Ci sono i merletti, c’è il giusto pizzico di arsenico per rendere tutto più accattivante e c’è un cast dove si nota una competenza e una maturazione scenica elevata (Maria Alberta Navello, Mimmo Magneti, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini e Lorenzo Venturini).

Attenzione, Abby e Martha sono in arrivo!

Interviste
Annagrazia Marchionni

Respirare il futuro

Al Teatro Villa Lazzaroni, una serata esclusiva in cui poter respirare il futuro a ritmo di flamenco. Intervista a Francisca

Leggi Tutto »