Aria: Anima di ogni cosa nel capoluogo scaligero

La nuova esposizione alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona dona attenzione e riflessione sul nostro presente.

“Come l’anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l’aria circondano il mondo intero” , inizia così, con questa citazione di Anassimene di Mileto ( 586 a.C-528 a.C) la nuova mostra del format CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura che rende l’elemento dell’aria suo principale protagonista.

Julia Bornefeld. Morphic Fields Film

Uno spazio, quello del CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura dedicato ai linguaggi contemporanei, ideato nel pieno della pandemia del 2020 da Patrizia Nuzzo e che prevedeva la collaborazione e riflessione di molteplici artisti sui quattro elementi di terra, acqua, fuoco e aria. Esposizione in cui un elemento viene approfondito ogni anno secondo la proprio doppia azione rigenerativa e distruttiva e che quest’anno vede protagonista l’aria. Elemento che, secondo il principio di archè di Anassimene di Mileto, rappresenta il tutto, inizio ed anima di ogni cosa.

Julia Bornefeld, Francesco Candeloro, Andrea Guastavino, Donata Lazzarini e Tracey Snelling sono alcuni degli artisti del panorama contemporaneo che hanno collaborato alla creazione di questa mostra proiettando lo spettatore in una dimensione spaziale e sensoriale eterogenea.

A cominciare dall’opera le gru e le cicogne di Donata Lazzarini, costituita da strutture in alluminio verticali su cui poggiano diversi oggetti, in richiamo al mondo vegetale ed animale, come le tillandsie, piante dell’aria capaci di vivere senza radici. Opera che interagisce fisicamente con il visitatore, attraverso le vibrazioni degli oggetti al suo passaggio, invitando quasi ad un primordiale contatto tra uomo e natura.

Esperienza sensoriale più visiva è rappresentata dalla serie Morphic Fields di Julia Bornefeld che regala al visitatore una visione immersiva affrontando il tema dello scambio e della relazione. Per farlo l’artista si ispira al concetto scientifico del biologo Rupert Sheldrake secondo cui dei possibili campi morfici sono capaci di dare forma alle strutture biologiche e sociali; una relazione tra gli organismi che li influenza reciprocamente creando memoria collettiva per quella specie e la sua successiva evoluzione.

Tale “connessione” è resa concreta dalla Bornefeld tramite un’ interazione audio visiva delle tre diverse opere: Morphic fields Film ( 2017 ), Morphic fields-Stella IV ( 2018 ) e Morphic Swarm ( 2023 ). Il visitatore è posto al centro dell’interazione spazio-visuale delle opere che ne permettono un pieno coinvolgimento sensoriale ed emotivo.

A seguire coinvolgente anche la serie di opere di Francesco Candeloro che, su tre diverse istallazioni in plexiglas, imprime immagini di tre differenti città spaziando da Napoli, a Londra ed infine Seul. Su ciascuna lastra, dotata di un proprio colore, sono stampate fotografie degli spazi cittadini scattate dallo stesso artista a cui è sovrapposta un ulteriore lastra con incise delle aperture.

Tale effetto sovrapposto crea una simultaneità percettiva che dona ai tre differenti luoghi una connotazione lontana dallo spazio originario di appartenenza; una dimensione che esula non solo dalla dimensione spaziale ma anche da quella storico- temporale, lasciando “fluttuare” nell’aria questi tre luoghi senza apparente connotazione.

Sempre sul tema degli spazi, qui affrontato più da un punto di vista sociale, la scultura di Tracey Snelling, intitolata Tenement Rising, che ispirata alla città di Pechino, mostra un insieme di tanti piccoli appartamenti accatastati l’uno sull’altro da formare nel complesso un edificio frontale al visitatore.

Particolari sicuramente le piccole molteplici finestre dove vengono proiettati una varietà di video ed immagini, con suoni di diversa origine che spaziano da voci a suoni musicali. Rumori diversi e sospesi nell’aria che l’artista porta ad esplorare secondo diverse concezioni culturali e spaziali.

Infine Andrea Guastavino con le serie Risvegli e Souvenir. La prima con delle fotografie dal tono sfumato ottenuto grazie alla tecnica di immersione nella cera, un effetto velato che tende quasi a richiamare una sorta di leggerezza ed inafferrabilità. La serie Souvenir appare invece dal tono più crudo, grazie all’utilizzo della tecnica del bagno in resina e alla rappresentazione di sculture e monumenti in richiamo al passato.

Dagli effetti visivi di Julia Bornefeld a quelli tattili delle strutture di Donata Lazzarini, fino ai diversi suoni percepiti dal Tracey Snelling… l’aria è punto di partenza per una vera esperienza non solo sensoriale ma anche sociale e psichica. Aria utilizzata per comunicare cultura ed accettazione, relazioni, sociale, ambiente ed ecologia, un elemento naturale in grado di dare vita e al contempo generare distruzione; capace di far perdere coordinate spazio-temporali come nelle opere di Francesco Candeloro o di porre domande e spirito nostalgico come nelle serie di Andrea Guastavino.

Francesco Candeloro. Altri Segni Altri Passaggi.

Una mostra, Il respiro della natura. ARIA, che non si ferma quindi al solo sensoriale, facendo sentire l’osservatore totalmente partecipativo e non esente emotivamente. Una partecipazione totale così come l’aria, presente nel tangibile ed intangibile. Vero respiro ed anima di ogni cosa.

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CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura. Gam, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti (Verona). A cura di Patrizia Nuzzo, con Julia Bornefeld, Francesco Candeloro, Andrea Guastavino, Donata Lazzarini e Tracey Snelling. Promossa da AMACI- Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Dal 7 ottobre 2023 al 6 ottobre 2024 alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona

Foto ed immagine copertina: Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.