Cerca

Antonio e Cleopatra: fino all’ultima battuta

In scena lo scorso 11 aprile “Antonio e Cleopatra”, ultimo ed originale spettacolo della rassegna “Abbiamo Rapito Wiliam Shakespeare” di Casa Shakespeare.

Una scena ricca, un camerino hollywoodiano, uno specchio, un tappetto, un divano, una vasca da bagno centrale ed infine, sulla destra della scena, un’armatura… a che scopo tutto questo per una rivisitazione di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare?

Sabrina Modenini e Solimano Pontarollo

Semplicemente perché non si tratta solo dell’Antonio e Cleopatra, grande classico shakespeariano, bensì un collegamento tra l’opera originaria e uno dei kolossal cinematografici per eccellenza: Cleopatra, film del 1963 per la regia di Joseph L. Mankiewicz con due indimenticabili Elizabeth Taylor e Richard Burton nei rispettivi ruoli di Cleopatra e Antonio. Celebre duo cinematografico divenuto poi coppia  anche nella realtà, simbolo di un grande  amore tra divi, un amore passionale e  travagliato.

Ecco allora che tutto prende forma e senso, il palco si divide in due: la parte di sinistra, dall’arredamento più moderno, camerino della diva hollywoodiana, e la parte di destra, dedicata alla svolgimento dell’ opera shakespeariana messa in scena dai due attori.

“Nel camerino” assistiamo ai dialoghi, ai litigi, le sfuriate e la inevitabile passione che colpì i due divi sul celebre set di Cleopatra, luogo dove ebbe origine la loro storia clandestina e destinata a fare ben presto il giro del mondo. La notizia di un amore nascosto, giudicato (sia Taylor che Burton erano sposati all’epoca) che li portò a perdersi e ritrovarsi più di una volta, con ben due matrimoni e successivi divorzi oltre che un terzo riavvicinamento.

Uno degli amori più grandi della storia del cinema, dove spesso la gelosia e l’ego del “primo attore” prendeva il sopravvento dando luogo a litigi e rivalse tra i due. Ed è su questi forti sentimenti, di amore e competizione, che si origina questa particolare rivisitazione, una fusione tra fascino hollywoodiano e shakespeariano che non può che lasciare il pubblico sorpreso di quello che sta vedendo.

Tutto ha inizio con l’episodio dello scatto rubato del fotografo italiano Marcello Geppetti che sorprese i due divi baciarsi sul tetto di un motoscafo a Ischia durante le riprese del kolossal, una foto destinata a fare scalpore e che svelò al mondo quell’amore.

Taylor era sposata e madre con alle spalle tre matrimoni, Burton altrettanto sposato con figli. Uno scatto che non potè che portare all’ufficializzazione della loro storia dando inizio ad uno degli amori più passionali, litigiosi e seguiti di tutti i tempi. “Quel bacio era una bomba che non si poteva disinnescare” dice Taylor; in scena Solimano Pontarollo che oltre alla regia veste i panni di Burton e l’attrice Sabrina Modenini che interpetra la Taylor, due attori chiamati ad impersonare altri due attori travolti dalla loro iniziale passione nata e cresciuta su quel famoso set cinematografico.

Burton e Taylor non recitarono Antonio e Cleopatra, lo furono” è così che inizia il riadattamento   curato da Andrea de Manincor che tra ironia e scaltro ritmo tiene ben vivo il collegamento tra l’amore dei due celebri divi e quello dei due personaggi storici e shakespeariani.

Nella rivisitazione di Casa Shakespeare assistiamo ad una fusione stilistica tra grande classico, tragedia e comicità che ben si addice all’originale classico shakespeariano.  Lo stesso Antonio e Cleopatra del Bardo può essere per certi versi considerato “ambiguo”, in quanto né puramente dramma storico né puramente tragedia e commedia ma una grande fusione tra questi stili.

La rivisitazione appare in questo senso perfettamente pertinente al dramma originario e alle sue contraddizioni, passando da momenti pop e di incalzante ironia sulle note di Reality di Richard Sanderson a momenti più cupi e tragici che per un istante tengono il pubblico con il fiato sospeso.

L’azione si dirama dai turbamenti emotivi della coppia hollywoodiana alla parallela rappresentazione del dramma shakespeariano dove l’amore fatale di Antonio e Cleopatra si trova ad affrontare le  lotte tra i triumviri dopo la morte di Cesare e la nascita dell’Impero.

Burton e Taylor estremizzano le emozioni proprio come li immagiamo in quei camerini di Cinecittà,  e nelle battute originarie  di Cleopatra “ Perché dovrei pensare che sei mio e fedele se sei stato falso con Fulvia?”  percepiamo tutto il turbamento reale che Taylor provava nei confronti di Burton, l’uomo che amava e di cui non si fidava.

Ecco che la vasca da bagno  del camerino diventa nave da guerra e collegamento al  campo di battaglia, gli oggetti della ricca scenografia diventano utili al fine della messa in scena come le luci che  illuminano un lato e l’altro del palco, passando dal colore rosso, al rosa e  al viola.

Solimano Pontarollo e Sabrina Modenini

Questa storia di Antonio e Cleopatra parla di noi”  afferma la Taylor e i due si lasciano andare in un amore  che di clamoroso come Antonio e Cleopatra ha molto. Lasciamo Burton e Taylor all’inizio di tutta quella che sarà la loro storia, “Che splendida battuta… doveva essere mia!” dice concludendo Taylor, “e invece è mia” replica soddisfatto Burton.

___________________________________

Antonio e Cleopatra. Regia di Solimano Pontarollo. Da Antonio e Cleopatra di William Shakespeare; adattamento di Andrea de Manincor. Con Sabrina Modenini e Solimano Pontarollo. Coreografie di Varhynia Ziliotto; scenografia di Simone Tessari. Produzione Casa Shakespeare – Satiro Off di Verona 11 aprile 2025

Foto e copertina: Casa Shakespeare

error: Content is protected !!