Fuori Orario, Blob di Enrico Ghezzi e Marco Giusti, Il Bianco e nero del “Cinico tv” di Daniele Cipri’ e Franco Maresco, il ritorno in Rai in televisione di Adriano Celentano con Svalutation, il primo contenitore televisivo di protesta come Samarcanda di e con Michele Santoro. e poi Chi l’ha Visto e Quelli che il calcio. Questi sono solo un cenno dei programmi realizzati da Angelo Guglielmi, storico direttore dal 1987 al 1994 della terza rete della Rai, famoso manager recentemente scomparso a 93 anni e che diede vita a molti programmi di successo. Un intellettuale raffinato come hanno scritto i critici che sapeva parlare alla gente, inventore di una televisione che non si rivolgeva solo alla pancia dello spettatore ma alla sua testa, una televisione intelligente alla portata di tutti in quel terzo canale della Rai considerato la cenerentola con appena l’uno per cento di share di media.
Nato ad Arona nel 1929, piemontese doc trapiantato a Roma, legato al movimento d’avanguardia “gruppo 63” con personaggi come Alberto Arbasino, Umberto Eco, Giorgio Manganelli e Nanni Balestrini, fu il primo a credere nel cinema targato Rai, lavorando alla nascita del film Francesco D’Assisi diretto da Liliana Cavani, il primo film prodotto da viale Mazzini per il cinema.
Da Chiambretti a Michele Santoro, dalla Sciarelli a Fabio Fazio, da Corrado Augias a Catherine Spaak prima conduttrice di Harem a Serena Dandini, da Corrado e Sabina Guzzanti ad Angela Finocchiaro e da Francesca Reggiani a Cinzia Leone. Grandi nomi oggi lanciati da Angelo Guglielmi come quel Svalutation che mi coinvolse appena assunto come inviato per il cinema su richiesta del mio amico Adriano Celentano con il quale avevo già collaborato come ufficio stampa per Yuppi Du: questa volta in un ruolo quasi analogo in uno spettacolo di prima serata che battè tuti i record di ascolto. Allora non era visto di buon occhio la partecipazione per un inviato del maggiore tg della Rai a uno show televisivo seppur firmato dal “molleggiato”. Fu Guglielmi che non solo mi fece pagare un’extra non indifferente ma parlando con i vertici del tg mi tolse dall’imbarazzo, pianificando qualsiasi problema, regalandomi una delle più elettrizzanti esperienze della mia professione. Grazie Direttore!