AND JUST LIKE THAT, il sequel di Sex and the City

Per sapere se e quanto ci erano mancate le quattro ragazze di Sex and the City bisogna guardare l’atteso sequel “And Just Like That”, e poi divertirsi a discuterne.

Sì perché, esattamente come la prima serie della fine degli anni ’90, anche questo sequel fa già parlare di sé e promette di influenzare moda, costumi e immaginario femminile.

Le quattro amiche sono tornate, Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), Miranda (Cynthia Nixon), Charlotte (Kristin Davis), ma scopriamo subito che sono tre. Manca Samantha (Kim Cattrall) che se ne sta a Londra per lavoro, ostinatamente in silenzio polemico con le amiche, una polemica che riflette il reale conflitto dell’attrice con la produzione ed in particolare con Sarah Jessica Parker. Il suo personaggio è tuttavia sempre presente ed è evocata più volte con nostalgia.

Per il resto tutto è uguale e tutto è cambiato.

Gli anni trascorsi si vedono tutti in una New York post pandemia dove le mascherine non ci sono più ma ognuno è attento alle distanze sociali e avaro di baci e abbracci

Si vedono sui visi delle protagoniste, invecchiate e trasformate dalla vita, con figli adolescenti, la voglia di essere ancora protagoniste ma con le nuove generazioni che reclamano la scena.

Quello che troviamo invariato è tutto il glamour, l’ironia, le battute fulminanti, il cinismo e ovviamente la loro amicizia, il lusso dell’Upper East Side, le tendenze della moda.

Bastano i primi due episodi per far discutere (capelli bianchi sì o no), per influenzare vendite di abiti, borsette e scarpe (quelli della sempre modaiola Carrie),  per focalizzare usi e costumi diversi (l’usato, il comodo e shabby chic di Miranda).

Il lavoro sugli abiti di scena è affidato a Molly Rogers e Danny Santiago che hanno trasportato le tre protagoniste direttamente nel 2021, tenendo conto del vintage, dell’usato e, certamente, dell’alta moda.

La serie parte con grandi colpi di scena fin dalla prima puntata che non racconterò per non spoilerare la drammatica scena clou, anche se ormai tutti ne parlano e viene trasmessa ovunque.

Per sottolineare l’importanza di “And just like that” basti pensare che proprio questa scena ha determinato il crollo delle vendite di una famosa azienda di articoli sportivi che si è dovuta affrettare a correre ai ripari con una serie di comunicati per cercare di porre rimedio al danno di immagine planetario che Carrie e le sue amiche hanno determinato.

Carrie, Miranda e Charlotte sono ancora, anzi forse sempre di più, potenti influencer e specchio dei nostri tempi.  Non hanno più 30 anni, ne hanno 55, ma sono ancora saldamente al centro della scena, cercano la loro strada, parlano di sesso come ai vecchi tempi e volano con leggerezza sopra ad acciacchi e problemi dell’età.

Una visione divertente, leggera, con tanto glamour e un piccolo sospiro di malinconia per il tempo che è passato.

Cinema & TV
Elena Salvati

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