Amanti: in terapia si piange

Una commedia forse troppo leggera, dedita a fare luce sulla controversa figura degli “amanti” e sul peso delle relazioni extraconiugali 

Claudia, pediatra emotiva e un po’ svampita, sposata con un uomo con cui non riesce ad avere bambini. Giulio, impacciato professore di storia partenopeo, padre distaccato di tre figli. Non si conoscono e non sembrano avere nulla in comune, ma si incontrano per caso al piano terra di un palazzo, davanti all’ascensore da cui Claudia è appena scesa. 

Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi

In uno dei piani superiori del palazzo risiede la dottoressa Gilda Cioffi, psicoterapeuta, che segue separatamente i nostri protagonisti e i loro consorti per gestire i loro problemi di coppia. Claudia ha appena terminato una seduta, ma ha dimenticato lassù il fazzoletto. In una decisione apparentemente innocente, Giulio le offre di seguirlo in ascensore

Li vediamo due mesi dopo, in una stanza che non appartiene a nessuno dei due. Hanno formato una relazione extraconiugale, che sembra essere l’unica cosa in grado di animare le loro vite. E frequentano tuttora lo studio della Cioffi, inconsapevole del loro rapporto. 

“Cos’è la vita/senza l’amore/è solo un albero che foglie non ha più”, canta la voce di Nada in Che Freddo Fa. La canzone, un successo del Sanremo del 1969, apre e chiude lo spettacolo, diventando la chiave di volta dei suoi temi e dei suoi argomenti. L’amore, nel bene e nel male, è la sovrastruttura che sostiene Amanti e guida le bizzarre vicende dei suoi personaggi. 

La relazione nascosta di Giulio e Claudia è schizzata a grandi linee, ridotta unicamente a quegli incontri clandestini, ma è impossibile non percepirne l’impatto sui due protagonisti. Claudia e Giulio sono persone al bivio, intrappolati in delle ordinarie vite borghesi che non li soddisfano, che sembrano seppellirli nella noia e nell’indolenza. Nemmeno i tre figli di Giulio, di cui quest’ultimo a malapena considera i nomi, sono più un’ancora sufficiente per fare ritorno alla realtà. 

Siamo in una città qualunque, a seguire due persone ordinarie, le loro vicende ridotte all’osso: scenette e dialoghi e racconti delle loro vite nello studio della dottoressa Cioffi. Tre diverse ambientazioni si avvicendano sullo schermo, scambiate e arricchite da un uso sapiente di luci e props. Abbiamo lo studio della dottoressa, classico e pittoresco, con mobili vintage e l’immancabile poltrona reclinabile. L’appartamento in cui i due amanti si incontrano per le loro avventure sensuali: un enorme letto, pareti giallo pacchiano, un quadro astratto che Claudia cerca goffamente di interpretare. Infine l’ascensore dell’incontro fatale, dove spiccano i migliori effetti visivi e scenografici. 

Non manca, in Amanti, un persistente elemento comico. Massimiliano Gallo preme molto sulla sua parlata campana, nell’interpretare il suo Giulio, per suscitare le risate: un escamotage classico e spesso discusso, che funziona meglio che in altri casi per via della sua naturalezza nel farne uso. Riusciti allo stesso modo alcuni equivoci, come la finta conferenza cui Giulio si reca per stare con Claudia (sugli Assiri, non sui Sumeri) e il suo astio verso il figlio Mario, particolarmente sciocco. Anche il comportamento svampito della Claudia di Fabrizia Sacchi può essere divertente, ma lei – e altri elementi, come il suo giovane marito – puntano sovente su un umorismo marcato, eccessivo, che allontana dal quotidiano realismo che altrimenti permea il copione. 

Ma il capolavoro attoriale di Amanti è la caustica e indistruttibile dottoressa Gilda Cioffi, portata alla vita dalla verve tagliente di Orsetta de Rossi. È lei a possedere lo sguardo dominante sulle vicende dei protagonisti, che al suo confronto paiono dei bambini incapaci di decidersi. Ogni spettacolo ha bisogno di un occhio che veda la verità, e quello della dottoressa, corredato da un’eleganza professionale che trascende e sovrasta le vicende degli impacciati protagonisti. In un mondo che scappa, Gilda Cioffi è una presenza ferma. 

Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi

Amanti è una commedia romantica classica, a volte troppo caricata, ma corredata da un accenno di tenerezza e spavalderia nel toccare una tematica sempre scottante. Pezzi famigliari usati per qualcosa di nuovo, un ambiente semplice e pulito dal quale traggono pieno vantaggio, e performance forti e naturali. Se servissero altre conferme basta sentire le risate del pubblico. 

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Amanti – Scritta e diretta da Ivan Cotroneo – Con Massimiliano Gallo, Fabrizia Sacchi, Orsetta de Rossi, Eleonora Russo, Diego d’Elia – Scene di Monica Sironi – Costumi di Alberto Moretti – Luci di Gianfilippo Corticelli – produzione Diana Or.i.s Produzioni – Sala Umberto dal 20 febbraio al 2 marzo 2025

Foto di copertina: Massimiliano Gallo, Fabrizia Sacchi, , Eleonora Russo, Diego d’Elia, Orsetta de Rossi