Alice non deve morire

La drammaturgia del terrore di Alessandra Schiavoni all’Altrove Teatro Studio

In un mattatoio silenzioso, ricoperto da un telo di plastica e da elementi scenici che riportano alla rappresentazione di carni di animali appesi, si sta svolgendo una vera e propria tortura d’esecuzione: Emma, madre distrutta per la morte della sua unica figlia Alice, ha rapito e legato mani e piedi il ragazzo di Alice, Alex e sua madre Marta, poiché è in cerca di giustizia e di una verità che le è stata finora negata ed è convinta che il ragazzo sia l’unico responsabile della morte di sua figlia.

Alessandra Schiavoni e Andrea Guspini – © Foto Ufficio Stampa

Si apre così lo scenario di terrore dello spettacolo ALICE di Alessandra Schiavoni all’Altrove Teatro Studio che ha tutto il sapore di una drammaturgia dell’orrore.

Lo spettacolo richiama su di sé tutti gli elementi del cinema crime molto in voga in questi ultimi tempi con alcuni rimandi anche al cinema thriller, ovvero l’utilizzo del bordone come stile musicale che riporta un senso di angoscia e che richiama subito il film Psycho di Alfred Hitchcock del 1960, dove l’intento musicale era utilizzato per trasmettere costantemente un senso di inquietudine e oppressione a chi lo stava guardando.

Il tema del riscatto e della vendetta richiama una cinematografia moderna come il film La morte e la fanciulla del 1994 di Roman Polański, sulla vicenda di una donna alle prese col suo carnefice da cui ha subito delle violenze fisiche durante una delle due dittature in Sud America.

Difficile l’interpretazione dei personaggi alle prese con una tensione da mantenere sempre vitale durante la scena e resa credibile anche dalle violente percosse che i due personaggi rapiti subiscono dalla protagonista femminile.

Alessandra Schiavoni e Caterina Gramaglia© Foto Ufficio Stampa

ALICE evoca una tematica attuale e che raccoglie in un grido disperato, tutte le madri che hanno perso le proprie figlie per mano dei loro mariti o fidanzati e consegna metaforicamente il coltello dalla parte del manico ai genitori che non intendono dimenticare i propri figli poiché “i figli non sono fogli che si possono archiviare” e costretti per disperazione a farsi giustizia da soli, anche se, alla fine, non esistono vincitori.

ALICE Drammaturgia e regia Alessandra Schiavoni – Con: Alessandra Schiavoni, Caterina Gramaglia, Andrea Guspini, Angelica Accarino –   – Aiuto regia Giovanna Guida – Musiche Alberto Basaluzzo – Scene e costumi Alessandra Schiavoni – Ufficio Stampa Maresa Palmacci – Produzione Sycamore T Company – Dal 26 al 28 aprile all’Altrove Teatro Studio