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Acrobazie, aeroplanini e comunità: il gran finale di Anomalie 2025

Steam Duo e Lorenzo Aureli a Largo Mengaroni per l’ultima serata del Festival di Circo Contemporaneo, uniscono arte e socialità

Il sipario si è chiuso su Anomalie Festival 2025, ma l’eco dell’ultima serata rimane tra i ricordi del pubblico di Largo Mengaroni, trasformato ancora una volta in un palcoscenico di emozioni. Domenica 14 settembre Tor Bella Monaca si è accesa di corpi in equilibrio, di sogni che hanno preso il volo, di un’energia collettiva che ha reso la periferia un centro vitale con poesia e immaginazione.

INTUS – Valentina Di Emidio, Stefano Zacchi

Ad aprire la serata sono stati Stefano Zacchi e Valentina Di Emidio, in arte Steam Duo, con INTUS. La loro performance non è stata semplice spettacolo, ma un viaggio interiore condiviso con il pubblico che ha riempito lo spazio antistante il palco. Con gesti misurati e intensi hanno dato corpo alle fragilità umane, a quelle inquietudini che spesso restano nascoste. Prima urla e tensioni, poi il fluire di suoni che si trasformavano in armonie, fino a un approdo più lieve, quasi catartico. Le figure acrobatiche si sono fatte simbolo di fiducia reciproca: un corpo che si affida, l’altro che sostiene, la caduta che diventa volo. Gli spettatori hanno assistito a una metamorfosi: dal caos all’armonia, dal peso interiore alla leggerezza condivisa. Non un esercizio di virtuosismo fine a sé stesso, ma un racconto corporeo potente, capace di lasciare Largo Mengaroni sospeso in un silenzio carico di partecipazione prima dell’applauso finale.

Poi è stata la volta di Lorenzo Aureli, alias Talbò, con Bagatella. Qui il discorso circense è cambiato: dal dramma interiore alla leggerezza del gioco. Il palo cinese diventa albero, scala, trampolino; compagno silenzioso di un artista che ha invitato tutti a guardare il cielo. Con un gesto semplice e geniale, Talbò ha consegnato al pubblico i suoi “solcanuvole”: piccoli aerei di carta, pronti a solcare l’aria della piazza, perché come dichiara più volte l’artista durante lo spettacolo, il gioco è bello se condiviso. In pochi istanti il campo da basket si è trasformato in un mare di risate e voli improvvisati, in una coreografia collettiva dove adulti e bambini hanno ritrovato la gioia di lanciare in alto un sogno. Quel gesto infantile e universale – piegare un foglio, lasciarlo andare – si è fatto rito comunitario: un invito a ritrovarsi insieme, a giocare senza schermi né barriere, a liberarsi dal peso della solitudine.

Il tripudio finale di aeroplanini illuminati dai lampioni ha suggellato la chiusura del festival con un’immagine bella, poetica: la periferia che si solleva, che si concede di sognare, che riscopre la leggerezza del vivere insieme.

Ma l’ultima serata è stata solo l’epilogo di un percorso più ampio. Perché Anomalie Festival non è soltanto rassegna artistica, è un progetto di comunità. Attraverso laboratori, atelier e percorsi partecipativi ha saputo coinvolgere grandi e piccoli: dai bambini che hanno sperimentato il circo come gioco educativo, ai ragazzi che hanno trovato nel microfono di Radio Anomala un canale per esprimersi, fino agli adulti che hanno riscoperto la bellezza di abitare la piazza.

Il cuore del festival sta nella sua capacità di ribaltare la prospettiva: Largo Mengaroni, spesso percepito come spazio marginale, diventa centro culturale, luogo sicuro, terreno di incontri veri. Qui il circo contemporaneo non è fuga dalla realtà, ma strumento per reinventarla: il corpo che si solleva su un palo, l’acrobata che si affida al compagno, il bambino che lancia un aeroplanino accanto a un anziano spettatore, tutto racconta una stessa necessità – ricostruire legami.

BAGATELLA – Talbò (Lorenzo Aureli)

La forza di Anomalie è quella di offrire un’alternativa all’isolamento urbano: mostrare che nelle piazze si può ridere, emozionarsi, pensare. Che il quartiere può trasformarsi, anche solo per una sera o per due settimane, in un luogo di bellezza condivisa. E che la cultura, quando arriva laddove sembra più difficile, diventa strumento di riscatto e di sicurezza. Forse, per un attimo, tutti i presenti hanno sentito e sperato che anche da un campo di basket si può spiccare il volo.

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Anomalie Festival 2025Festival del Circo Contemporaneo, in copertina Bagatella di e con Lorenzo Aureli (Talbò), Roma, Largo Mengaroni 14 settembre 2025

Foto di ©Grazia Menna

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