Risate a crepapelle, rimandi ironici e dissacranti ai classici del teatro, un’atmosfera goliardica ai limiti del grottesco e della farsa. Gianmarco Crò, Simone Gallo, Alessandro Nistri e Federico Nelli si sono rivelati tutt’altro che “AAAttori in crisi”, dal 18 al 20 maggio, sul palco del Teatro San Paolo.
Complici e corruttibili, ora macchiette, ora maschere e amichetti di quartiere hanno imbonito un pubblico molto variegato e, nota di merito, composto in prevalenza da giovani. Divertitissimi.
Merito di questo poker d’assi “ignorante”. Irriverenti e sprezzanti dell’apparente pericolo, i quattro si sono resi protagonisti di maldestre azioni, pronti a scambiarsi sberleffi e j’accuse destinati a finire sempre a tarallucci e vino. Sintonia perfetta, energia a mille, cambi d’abito improbabili e una sensazione di inclusione, verso la platea, che ricorda il teatro popolare di strada. I personaggi e gli sketch allargano il campo a scene divenute celebri anche sul grande e piccolo schermo. La regia, efficace e puntuale, è di Simone Gallo, garanzia di risata. Si ritaglia anche un ruolo di chioccia per i tre “compagni d’arme” tra cui spicca la personalità di Crò, che insieme a Gallo ha imbastito il testo della pièce.
Ridono tutti, a un certo punto ridono pure gli attori. Il San Paolo va in visibilio.
Interessante anche la commistione di registri linguistici e l’utilizzo di varianti dialettali del centro e sud Italia, scelta che conferisce un contorno familiare alla commedia. Il teatro che si fa evasione semplice e pura dal quotidiano.
Siamo felici di comunicare che questo progetto “pilota” capace di portare in tre serate il tutto esaurito avrà e a brevissimo un seguito. Stesso canovaccio, titolo rivoluzionato. E gli stessi 4 moschettieri, in giacca e cravatta. Appuntamento all’aperto, a Roma 70, il 21 luglio.