di Francesco Blasi
Il prossimo 10 dicembre uscirà il disco di Jarad Anthony Higgins, in arte Juice WRLD, intitolato “Fighting Demons”. Data simbolica poiché due giorni prima sarà il secondo anniversario della sua morte, avvenuta per un attacco epilettico dovuto, probabilmente, a un mix di droghe. La scomparsa di Juice destò grande clamore nel mondo dell’hip hop, non solo perché si trattava dell’ennesima morte di un giovane cantante, ma anche perché rappresentava uno degli artisti più talentuosi della sua generazione.
Il rapper di Chicago, che prende il suo pseudonimo dal film “Juice” di cui il protagonista è Tupac Shakur, idolo di Jarad, era un artista a 360 gradi: polistrumentista, dotato di una voce ipnotica e di una spiccata sensibilità, le sue canzoni raccontavano dei suoi errori e dei suoi traumi facendo trapelare un sentimento di redenzione. I singoli che hanno riscosso maggiore successo sono “Lucid Dreams”, contenente un sample di “Shape of my heart” di Sting, e “All girls are the same” che insieme ad altre celebri canzoni lo hanno portato al vertice della classifica Billboard, sia da vivo che da morto. Emblematico il pezzo “Legends” nel quale Juice dedica un tributo a XXX Tentacion, giovane rapper scomparso nel 2018, e si chiede se il reale obbiettivo degli artisti è essere ricordati solamente dopo la morte come delle leggende: “They tell me I’ma be a legend, I don’t want that title now”.
Dopo il successo di “Legends never dies”, primo album post-mortem che l’entourage di Higgins definisce come la miglior rappresentazione della musica che stava creando, lo scorso 11 novembre è stato annunciato, tramite il canale Instagram del cantante, il secondo album postumo intitolato “Fighting Demons”. A differenza del primo, che sembra essere più un omaggio al talento di Juice, con pezzi che risultano più leggeri e musicali che introspettivi, questo secondo album sembra avere un concept ben preciso: la dipendenza dalle droghe e le conseguenze infernali che ne derivano. Lo si può intuire dal video di presentazione dell’album, dove, mentre scorrono delle sue immagini, appaiono delle frasi significative, tra cui: “You are note your struggle. Addiction, anxiety, depression do not define you.”; ma soprattutto lo si può capire dal primo singolo estratto dall’album, “Already dead”, che presenta una serie di barre che descrivono il suo stato d’animo cupo e il rapporto conflittuale che aveva con le dipendenze, come “I know that they’re not my friends, but I’m friends with the drugs again” oppure “Nigtmares on the cellphone, late-night calls, lost my heart, lost it all”.
D’altronde il tema delle droghe è sempre stato ridondante all’interno della discografia di Juice, ne parlava in termini negativi, affrontando l’argomento come un vero e proprio problema e cercando di condividere la propria battaglia a scopo educativo. Anche per questo motivo sua madre, Carmela Wallace, ha aperto un fondo per aiutare i giovani alle prese con delle dipendenze, chiamato “live free 999 fund”, dichiarando: “Jarad è stato sempre estremamente onesto riguardo le sue lotte e attraverso il suo genio musicale ha articolato in modo vivido ciò che aveva nel cuore e nella mente”.
Ci sono artisti che rimangono nella storia per la loro longevità, per aver calcato tutti i più importanti palcoscenici del mondo o per aver dato un importante contributo al progresso del proprio genere musicale, e poi ci sono artisti che non hanno fatto tutto ciò, ma che lo status di leggenda lo hanno raggiunto per aver lasciato un segno indelebile nell’anima dei propri fan, ecco, Juice WRLD fa sicuramente parte di questa categoria.