L’Infernale Lord Byron al Teatro Stanze Segrete: la recensione

 di Tiziana Bagatella

 

Il fascino del Teatro Stanze Segrete, “Il più Piccolo-Grande Teatro del Mondo”- come lo definisce Ennio Coltorti che lo dirige dal 1997 (situato nel cuore di Trastevere, vicino al Carcere Regina Coeli) – è dovuto in parte alle sue dimensioni davvero ridotte che danno la sensazione di ritrovarsi in un luogo familiare, ma soprattutto alla sua programmazione sempre originale e variegata che va dai classici (Shakespeare, Pinter, Osborne, Durenmatt, Genet, Verga), ad adattamenti da opere letterarie (Dante, Allan Poe, Flaubert, Melville, Tomasi di Lampedusa, Baricco), dalla nuova drammaturgia al mito e a personaggi famosi dell`arte e della storia.

 Con “L’infernale Lord Byron” Coltorti ha fatto di più: lo spettacolo in scena dal 14 ottobre al 6 novembre si può vedere oltre che in presenza a Stanze Segrete anche a casa propria in diretta streaming! Come? All’ora stabilita basta collegarsi alla pagina Facebook “Stanze Segrete You Theatre” e abbandonarsi ad una esperienza davvero originale e immersiva che unisce passato e presente, sovrapponendo alla recitazione i linguaggi multimediali.

In scena, nel ruolo di Lord Byron, c’è Jesus Emiliano Coltorti che ha il compito di raccontare con lucida consapevolezza gli episodi che hanno maggiormente tormentato la tumultuosa e passionale vita del poeta: dalla nascita e la giovinezza trascorsa a Londra, sulla quale incombe la figura materna, fino alla morte a Missolungi avvenuta a 36 anni. Una vita “romanticamente” vissuta, tra gli amori travagliati e impossibili, come quello con la sorella Augusta (figlia dello stesso padre) e le numerose vicende che lo hanno reso un personaggio amato e scomodo al tempo stesso, che ha avuto il coraggio di entrare in contatto con i propri demoni e con le forze oscure, che se non riconosciute si vendicano togliendoci la possibilità di trasformare la nostra breve esistenza in una vera esperienza umana.

Ed è proprio con questo incipit della poesia di Byron, “Darkness”, che il regista ha voluto dare inizio allo spettacolo: “Ebbi un sogno che non era completamente un sogno. / Il sole radioso si era spento, e le stelle / vagavano oscurandosi nello spazio eterno, / prive di raggi e perdute, e la terra coperta di ghiacci / intenebrandosi ruotava cieca nell’aria senza luna; / il mattino venne e svanì, ritornò senza portare il giorno».

Si innestano quindi sulla narrazione principale i suggestivi brani tratti dalle opere di Byron: “Manfred” , “Child Harold” , “Don Giovanni”, interpretati da Ennio Coltorti (che cura anche la regia) e Adriana Ortolani (che si alterna nelle repliche a Glenda Canino).

Nell’intreccio delle tre voci degli attori vengono proiettate frasi di personaggi celebri come Pasolini, Baudelaire, Kurt Cobain, Carmelo Bene che con Byron condividevano l’inquietudine e la genialità. A valorizzare il tutto immagini oniriche e psichedeliche e musiche impastate di sonorità jazz e metal, che inondando lo spazio scenico di colori e suoni, aumentano il coinvolgimento emotivo del pubblico.

Ho voluto immergermi nell’esperienza della visione in differita, per avere lo sguardo proiettato verso una fruizione diversificata dello spettacolo dal vivo. Ne ho apprezzato le qualità tecniche nonché la eccellente performance degli interpreti, Jesus Emiliano Coltorti, Adriana Ortolani e Ennio Coltorti. Mi resta un sogno da “spettatrice professionista” e cioè che la magia del teatro che passa attraverso l’incontro tra attore e pubblico resti intangibile.

 

L’Infernale Lord Byron

di Ennio Coltorti e Tullia Alborghetti

con Jesus Emiliano Coltorti, Ennio Coltorti, Adriana Ortolani/Glenda Canino

regia di Ennio Coltorti

Teatro Stanze segrete- You Theatre