di Federica Ranocchia
Stamattina al Teatro Argentina di Roma è stata presentata in conferenza stampa la nuova stagione del Silvano Toti Globe Theatre che partirà il 29 luglio e si concluderà il 27 settembre.
Quella del 2020 rappresenta la diciassettesima stagione di attività consecutiva del Globe, grazie all’iniziativa e alla perseveranza di Gigi Proietti sostenuto dalla Fondazione Silvano Toti e dalla Amministrazione Capitolina.
Ad introdurre è Emanuele Bevilacqua. Tra saluti e ringraziamenti, il Presidente del Teatro di Roma rimarca con orgoglio l’ormai triennale appartenenza del Globe al sistema di Teatro Pubblico Plurale del Comune di Roma. La stagione del 2020 è quindi inserita all’interno della più ampia rassegna estiva Romarama.
Presenziano e intervengono in apertura anche il Direttore artistico del Teatro di Roma Giorgio Barberio Corsetti, Mauro Paoloni il rappresentante del main sponsor Banco BPM e il Vicesindaco di Roma, nonché assessore alla crescita culturale della Capitale, Luca Bergamo.
Non si risparmiano dichiarazioni in merito alle modalità di riapertura. Con totale risolutezza è Alessandro Fioroni, Direttore Organizzativo del Globe Theatre dal 2005, a indicare le le misure adottate a garanzia di una riapertura in sicurezza post emergenza Covid-19.
La capienza dello spazio cala da 1200 posti a una variabile compresa tra i 400 e i 450 -in caso di congiunti- e il teatro all’aperto nel cuore di Villa Borghese si dice pronto a gestire il pubblico e i lavoratori in totale sicurezza.
Il concetto di “sicurezza”, più volte ripetuto da Fioroni, non concerne solo la sfera relativa al presagito rischio epidemico, ma raccoglie sotto il suo accenno anche la questione del lavoro che manca. La sicurezza di lavorare è per molti operatori dello spettacolo qualcosa che in questo momento non c’è. Gli organizzatori del Globe insieme al Direttore Gigi Proietti hanno quindi preso come impegno quello di rinvestire i fondi ricevuti dopo l’emergenza sanitaria; occupando nell’allestimento della stagione il più alto numero di lavoratori possibile.
Una precisazione come questa chiama in causa tutte quelle realtà teatrali -pubbliche e private- che hanno ricevuto i sussidi stanziati da Comune e Regione ma che non hanno ancora dato cenni di ripresa, scegliendo in molti casi di rimanere chiusi.
Ripartire è oggi più che mai una sfida per tutti i teatri, ribadirlo è diventato un ritornello noioso ma la grave situazione che sta vivendo il mondo dello spettacolo lo impone con crescente forza. Nonostante il clima teso e incerto, la presenza di Gigi Proietti dona alla ricorrenza un accenno di entusiasmo, accolto e condiviso dai presenti in sala.
E’ proprio lui a entrare nel merito della stagione, presentandola come un tentativo di ritorno ad una normalità «magari un po’ diversa». Con questo spirito il cartellone diventa simbolo di continuità con le stagioni passate. Sette rappresentazioni si alterneranno sul palcoscenico del Globe Theatre in una rassegna che vede la presenza di grandi spettacoli e spettacoli dall’imponente contenuto formativo e culturale.
Immancabile il tributo alle opere shakespeariane, imprescindibili componenti della stagione dell’unico teatro elisabettiano italiano.
Dal 29 luglio al 2 agosto andrà in scena la cusiosa drammaturgia scritta e diretta da Daniele Salvo “Venere e Adone“, ispirata al poema d’amore in versi che Shakespeare scrisse durante la pestilenza del 1593. Sul palco Melania Giglio interpeta Venere, Riccardo Parraccini Adone e Gianluigi Fogacci sarà William Shakespeare.
Sarà poi la volta di “Sogno di una Notte di Mezza Estate“, presenza fissa nel cartellone del Globe Theatre. L’acclamatissimo adattamento di Riccardo Cavallo andrà in scena dal 6 al 23 agosto. Un appuntamento da non perdere e che da anni si conferma una delle più belle esecuzioni della celebre commedia.
“Canzoni” uno spettacolo di Germano Mazzocchetti e Nicola Fano costruito sulle musiche composte da Mazzocchetti per il teatro durante l’arco della sua carriera. In scena Carlotta Proietti canterà e si diletterà nella parte recitata (scritta da Nicola Fano). La supervisione artistica di Marco Carniti amalgama la varietà insita in questo lavoro tutto da sperimentare l’11 e il 12 agosto.
Doppio appuntamento con “Le Opere Complete Shakespeare in 90 minuti“, calssico parodistico aglosassone. Diretto e interpretato dall’affiatato trio composto da Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci e Lorenzo Degl’Innocenti. Il 18 e il 19 agosto e il 15, 16 e 22 settembre.
Grande novità di quest’anno la collaborazione con l’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. La Direttrice Daniela Bortignoni, presente alla conferenza, ha annunciato personalmente il progetto di studio: i neodiplomati della Silvio D’Amico saranno diretti da Andrea Baracco in “I due gentiluomini di Verona“. L’evento sarà il debutto degli allievi all’interno del panorama teatrale e rappresenterà il ritorno del compositore Nicola Piovani a cooperare con l’Accademia. Dal 27 al 30 agosto sul palcoscenico del Globe Theatre.
A seguire, dal 2 al 6 settembre, “Shakespea Re di Napoli” la composizione scritta e diretta da Ruggero Cappuccio che da 25 anni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri. In scena Claudio di Palma e Ciro Damiano ci regaleranno il conflitto visivo ed emotivo tra teatro elisabettiano e la Napoli barocca.
“La Dodicesima Notte – o quel che volete” diretto da Loredana Scaramella concluderà la stagione regalandoci uno spettacolo che gioca con la duttilità del tempo. Fatta esperienza del lockdown, quale momento migliore da dedicare alla riflessione? In scena un cast composto da tredici attori e attrici ci trascinerà alla riscoperta del “tempo” e delle sue sfumature. Dall’11 fino al 27 settembre nell’arena a cielo aperto del Globe.
Il sabato e la Domenica mattina si alteneranno -per tutta la durata della stagione- due titoli per tutta la famiglia. “Riccardino Terzo” e “Le streghe di Macbeth” sono gli spettacoli scritti e diretti da Gigi Palla, ispirati alle tragedie shakespeariane ma pensati per i bambini.
Inoltre, il 7 settembre il Silvano Toti Globe Theatre ospiterà la terza edizione del MURMART Short Film Festival, manifestazione cinematografica nata nel 2018, che ogni anno si propone portavoce di una tematica sociale rilevante. Quest’anno sarà la volta di affrontare spunti di riflessione e visioni critiche sull’acceso dibattito ambientale.
In conclusione, viene annunciato Lucrezia 1594/2020 uno studio per attori sul poema di William Shakespeare. Un’altra opera scritta dal drammaturgo durante il periodo della lunga pestilenza che colpì la città, costringendolo in casa. Il laboratorio verrà tenuto da Marco Carniti, verranno selezionati sei partecipanti i quali la possibilità di frequentare lo stage a titolo completamente gratuito.