Tanti auguri Giorgio Moroder indiscutibilmente il padre della musica dance moderna. Il quattro volte vincitore del Grammys Award , di quattro Golden Globes e di tre premi Oscar compie oggi 80 anni. L’uomo che da giovane tecnico del suono a Monaco di Baviera nel 1976, con un forte interesse per i sintetizzatori, intuì che i gemiti di una sconosciuta Donna Summer in Love to Love You, Baby(un brano lungo ben 17 minuti), fossero una buona idea se accompagnati da una linea ritmica funky, stabilendo un punto di partenza per quello che venne definita, “disco music”; artefice di una innovazione tecnologica fino all’ora impensabile.
Una musica totalmente nuova, fatta per ballare, con una melodia europea e il temperamento vocale americano della Summer, che gli permise di inanellare una straordinaria catena di successi soprattutto tra il 1970 e il 1980. Un prodigioso re Mida della canzone dove ogni nuovo pezzo si trasformava in disco d’oro e di platino. Grazie alla collaborazione con il suo vecchio amico Pete Bellotte e a Donna Summer nacquero successi planetari come I feel love, Hot Stuff, I remember yesterday e Bad girls che sono solo alcuni dei grandi successi del compositore nativo di Ortisei nel cuore delle Dolomiti italiane. Brani che contribuirono ad identificare la discoteca come inclusiva e popolare creando terreno fertile l’anno successivo per “La febbre del sabato sera” che lanciò John Travolta.
Alle giovani generazioni Il suo nome potrebbe non significare nulla ma per tutti quelli della mia generazione chi almeno una volta nella vita, non ha ballato un pezzo scritto da Giorgio Moroder durante le festicciole con i compagni di scuola? Il cd era ancora lontano da venire e gli LP venivano consumati ascolto dopo ascolto. Moroder è per la musica elettronica ciò che Elvis Presley è stato per il rock‘n roll.
Se poi pensiamo ai tanti film girati tra il 1978 e il 1990:il dranna carcerario di Alan Parker in Fuga di Mezzanotte ( Chase), Top Gun (Take my breath away), Flashdance (What a feeling) che gli valsero tre Oscar e poi Scarface, American Gigolò, il remake di Metropolis di Fritz Lang, “La storia infinita”, senza contare le sue produzioni per artisti del calibro di Blondie, Freddy Mercury, David Bowie, Elton John, Gloria Gaynor , Kylie Minogue e tanti altri.
E poi tutti quegli artisti che dopo il 1981 sono stati influenzati dalle composizioni di Moroder, che-è stato il primo grande produttore a utilizzare il computer per comporre musica. Con le sue creazioni basate sui sintetizzatori, ha iniziato ad aprire la strada a quella che sarebbe poi diventata la “Techno music,” possiamo affermare che Giorgio Moroder ha lasciato la sua firma nella realizzazione di uno stile che ha attraversato tutte le stagioni della musica fino ad oggi, uno stile che è una lezione di storia per tutti coloro che hanno amato e continuano ad amare le sue composizione, l’evoluzione della dance e che continua a far ballare.