#GIFFONI50 – Il Cinquantenario del Giffonifestival

Ripensare per rilanciare lo ha detto facendo gli auguri per Pasqua agli italiani, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  Ma di pensare per rilanciare è anche lo slogan perfetto per il Festival Internazionale del cinema dei ragazzi di Giffoni Valle Piana, una grande realtà che da 50 anni apre la sua modernissima e avveniristica cittadella del cinema a migliaia di giovani provenienti da oltre 50 paesi del mondo.  Infatti web e social per presentare l’immagine di #Giffoni50 è il viatico vincente che il direttore artistico ed l’inventore del GIF, Claudio Gubitosi ha utilizzato come chiave di lettura di questa cinquantesima edizione che è già virtualmente iniziata.  A frequentare il GIF in 50 anni di storia sono venuti in tanti  per provare l’emozione di stringersi attorno ad una platea di giovanissimi dai 3 ai 19 anni.

Qui sono arrivati dai grandi protagonisti della cultura, dell’editoria, dell’industria, del cinema, non solo della politica, del mondo della musica, dell’informazione, della scienza e naturalmente del cinematografo. Presidenti della nostra Repubblica, rappresentanti dei governi che si sono succeduti in 50 anni, capi di Stato, premi Nobel come Lech Walesa e Michail Gorbaciov, premi Oscar come Oliver Stone, Dino De Laurentiis, Meryl Streep, Robert De Niro, Nicholas Cage, Richard Gere, Will Smith, John Voight, solo per citare qualche nome. E come disse il grande regista francese Francois Truffaut tra i primi a visitare il GIF ragazzi: “Se non c’era bisognava inventarlo”.  Ed oggi il Giffoni Festival che da 50 anni in luglio ospita migliaia di piccoli giurati provenienti da tutto il mondo, l’anno scorso ce n’erano  6500 a giudicare migliaia di film, di documentari, opere prime, anteprime mondiali, incontri con lo star system, masterclass e corsi di cinematografia con la stessa formula viene fatto in tanti paesi del mondo dal Qatar all’ Albania dalla Macedonia al Canada, dal Brasile e perfino ad Hollywood.  “La fase attuale”, ha detto il direttore artistico Claudio Gubitosi, “preannuncia senza dubbio un cambiamento generale degli stili di vita, nel modo di pensare e di agire, nei valori e nelle priorità, dopo questo momento indubbiamente tutto sarà diverso e per certi versi innovativo”. “Giffoni ha continuato Gubitosi, si stringe attorno alla sua community, ai ragazzi alle famiglie ai nonni e ai giffones tutti, i veri protagonisti con le opere cinematografiche, le scuole, i corsi di formazione, le moderne tecnologie, i documentari, le opere che loro stessi hanno realizzato i ragazzi che sono i veri protagonisti di un evento che oggi è diventato anche una grande realtà industriale ancorché artistica. Unica nel mezzogiorno d’Italia come la modernissima cittadella del cinema capace di modernissime sale di proiezione, produzione, post-produzione e moderna tecnologia applicata al futuro dell’immaginifico cinematografico”.

 La multimedia valley è una grande, splendida realtà che consiglio a chi può di venire da visitare appena possibile. La presentazione dell’immagine del cinquantennale utilizza tutti i canali attivi e tutte le piattaforme con cui Giffoni interagisce, un rito corale legato certo all’attuale congiuntura, vissuta però come una straordinaria opportunità.  Quest’anno il tema del festival sarà terra che chiude la trilogia degli elementi avviata due anni fa con acqua proseguita l’anno scorso con aria e sarà proprio la terra al centro delle riflessioni dei film, dei temi da socializzare e da sviluppare, degli incontri che già si preannunciano straordinari, se tutto va bene. L’immagine scelta per #Giffoni50 parte proprio da questo spunto e a realizzarla sarà l’artista salernitana Federica D’Ambrosio. Si tratta di una rivisitazione della scuola di Atene di Raffaello Sanzio a 500 anni dalla scomparsa del grande artista rinascimentale. “E la nuova ambiziosissima sfida di Giffoni” ha dichiarato Claudio Gubitosi, “sarà il verde quest’anno il colore del festival, un colore che da sempre è simbolo di speranza come quella che non solo il cinema ma tutti dobbiamo dare ai giovani”. “Speranza in un mondo migliore, non è un caso ha continuato Gubitosi che per presentare il programma del GIF 2020 abbiamo scelto tre luoghi simbolo del pensiero, tutti vicino a Giffoni naturalmente.  Cuma con il suo antro della Sibilla, il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano, a pochi chilometri da Giffoni e Velia, culla della scuola eleatica patria di Parmenide”.  “Non ci fermerà neanche il virus” ha concluso Gubitosi,  “il festival del cinema dei ragazzi di Giffoni è come un faro acceso nella tempesta collegato e visibile tutti i giorni con 4 appuntamenti quotidiani in rete in attesa che si ricominci”.

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