di Riccardo Bramante
Festeggia i 70 anni il Festival del Cinema di Berlino (anche noto come “Berlinale”) che si aprirà il prossimo 20 febbraio con un omaggio allo scrittore statunitense J.D. Salinger, che, a 10 anni dalla sua scomparsa, sarà ricordato con il film “My Salinger Years”, di Philippe Falardeau, tratto dal libro “Un anno con Salinger” di Johanna Rakoff.
Sarà l’anno delle novità, a cominciare dal nuovo Direttore artistico, l’italiano Carlo Chatrian, con cui collaborerà la regista olandese Mariette Rissenbeek, fino all’ampliamento della manifestazione con l’aggiunta di nuove sezioni tematiche durante le quali verranno proiettati circa 400 film, lungometraggi e documentari.
La giuria, presieduta quest’anno dall’attore Jeremy Irons, dovrà attribuire l’Orso d’oro (il principale premio della manifestazione) scegliendo il miglior film tra i 18 in concorso di cui tre sono italiani: “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti con protagonista Elio Germano nei panni del pittore Ligabue, “Favolacce” di Damiano e Cosimo D’Innocenzo anche questo con Elio Germano e “Siberia”, una esplorazione nel mondo dei sogni di Abel Ferrara con protagonista Willem Dafoe.
Tra gli altri titoli in concorso per il premio maggiore sembrano favoriti soprattutto “Il profugo” di Natalia Meta, “Berlin Alexanderplatz” di Burhan Qurbani, “Undine” di Christian Petzold e “Rizi” di Ming Liang Tsai.
Per rimanere nell’ambito della produzione italiana troviamo nella sezione “Berlinale Special Gala” il film di Matteo Garrone “Pinocchio” con Roberto Benigni e “Semina il vento” di Danilo Caputo ambientato in Puglia tra gli ulivi infestati dalla xilella, mentre la regista Federica Pedicini porta alla “Settimana della Critica” il suo documentario “Faith” su monaci guerrieri maestri di Kung-fu che vivono in un monastero isolato tra le colline italiane.
Di particolare interesse in questa edizione della Berlinale si preannuncia la nuova sezione “On trasmission” che presenterà alcuni film famosi e senza tempo collegandoli ad altri più recenti mediante l’intervento di sette registi che porteranno ciascuno un ospite a discutere di arte cinematografica; per l’Italia ci sarà “Cesare deve morire” di Paolo e Vittorio Taviani con Paolo in colloquio con Carlo Sironi che, a sua volta, presenterà il suo film “Sole” coprodotto con la Polonia.
Non mancherà, poi, l’Orso d’oro alla carriera, attribuito quest’anno ad Helen Mirren vincitrice dell’Oscar 2007 per la sua interpretazione di “The Queen”, film sulla Regina Elisabetta II, che sarà proiettato dopo la premiazione, mentre, come omaggio per il centenario della nascita di Federico Fellini, sarà presentato in edizione restaurata digitale il suo film del 1955 “Il bidone” con Giulietta Masina.