Fino al 23 febbraio 2020 è possibile visitare la mostra “Ponte di Conversazione con Paolo Aita” allestita presso l’Aranciera di Villa Borghese, nello splendido Museo Carlo Bilotti.
Il percorso offerto al visitatore consente un approfondimento sulle molteplici sfaccettature di Paolo Aita: poeta, musicologo, filosofo, letterato, giornalista, curatore di mostre, morto prematuramente all’età di 58 anni, nel 2016.
Il percorso espositivo preparato prevede 55 opere di Arte Contemporanea, ricollegate attraverso il fil rouge di alcune liriche cinesi del periodo T’ang tradotte in italiano da Paolo Aita e tratte dal suo libro “Dove l’acqua riposa”. Tutti gli artisti che sono in esposizione con le loro opere, che partecipano alla mostra, hanno conosciuto personalmente Paolo Aita realizzando, in questo modo, anche un’ulteriore occasione di “incontro e dialogo” tra di loro coinvolgendo il pubblico.
Oltre all’evento che si è avuto all’opening, lo scorso dicembre, sono previsti due ulteriori interessanti appuntamenti: il 26 gennaio con “Canti e Quanti” che prevede letture, performance e parti dedicate a musicalità; il secondo appuntamento, “Foro/Forum”, è invece programmato il 23 febbraio 2020.
L’iniziativa è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la curatela di Donatella Giordano assieme a Donatella Pinocci e Fernanda Motta, erede di Paolo Aita. La mostra collettiva è stata realizzata attraverso la Vertigo Arte e 100% Periferia con il supporto di diversi altre associazioni artistiche tra cui Fondazione Volume!, La Nuova Pesa, Kou Gallery, Roma Tre Orchestra, Renata Fabbri Arte Contemporanea.
La stessa Donatella Giordano racconta il concept dell’iniziativa sottolineando come: “Paolo Aita sia stato un uomo che ha favorito connessioni più che separazioni” ‒e spiega. “È sicuramente stato un uomo-ponte in vita, in questo senso. Il titolo della mostra nasce dall’idea immaginaria di entrare in dialogo con lui. Oggi ciò che ha scritto e tutti i suoi interessi nei vari ambiti permettono di continuare una sorta di dialogo ininterrotto”.
Simpatica l’iniziativa di prevedere, all’interno del Museo, una sezione denominata “ Ponte di Luce”, allestita per rammentare tutti i nomi dei sostenitori, gli artisti e le persone che hanno contribuito al progetto.