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Solo i fantasmi sognano: l’eredità di un clown, la penna di un poeta

La poesia fatta per immagini: l’essenza della poetica di Mauro Macario

Solo i fantasmi sognano si configura come un testamento spirituale, un cortometraggio che trascende la narrazione visiva per farsi autentica “poesia fatta per immagini“. Con questa sua ultima fatica, il poeta e regista Mauro Macario distilla l’essenza della sua poetica in un’esperienza visiva compatta e profondamente coesa, capace di lasciare un segno indelebile nello spettatore.

Il film delinea il profilo del Poeta, un artista che dimora in bilico tra le nobili aspirazioni dell’animo e la contemplazione di un paesaggio immobile, eppure inesorabilmente alla deriva. Macario non teme di mostrarci una realtà dove la crisi dell’umanesimo è l’esistenza stessa, e dove la natura non offre conforto, ma si fa specchio di un’assenza di forza benevola. Da questa tensione drammatica emerge un ritratto sublime dell’animo contemporaneo, un’opera che si configura come un intarsio prezioso di memoria e identità.

Il racconto diviene un viaggio a ritroso nelle radici più profonde e negli affetti del regista, laddove l’amore per il suo maestro Leo Ferré si intreccia indissolubilmente al dolore per il figlio Massimo, la cui esistenza è stata prematuramente spezzata. Eppure, il fulcro tematico e l’anima iconografica del film risiedono altresì nella venerazione assoluta per il padre, evocato e impersonato per l’occasione da una figura circense: un clown. Ed è proprio quel naso da clown, piccolo e tondo, a farsi simbolo potente di un’eredità artistica e di un passaggio generazionale. Esso rappresenta la quintessenza della poesia comica del padre Erminio, un’arte che si tramanda e si trasforma: la risata e il gesto teatrale del genitore si sublimano nella “penna profonda” del figlio, in versi che esplorano le pieghe dell’esistenza con delicatezza e acume. Questo passaggio di consegne, dove la comicità diventa riflessione, conferma una continuità che è al tempo stesso omaggio e reinvenzione.

L’elevata qualità artistica e la forza del messaggio hanno garantito al cortometraggio un’accoglienza calorosa, portandolo a calcare palcoscenici importanti. Solo i fantasmi sognano è stato, infatti, selezionato e proiettato in diversi festival di settore, tra cui Amarcort Film Festival di Rimini, dove la proiezione presso la Cineteca ha permesso al pubblico di incontrare direttamente gli autori. L’opera si conferma un gioiello cinematografico, capace di emozionare e far riflettere sulla fragilità e la bellezza del sogno umano. Il film, prodotto in digitale nel 2024, si avvale della sceneggiatura di Mauro Macario, che ne firma la regia insieme ad Andrea Castagna. Tale collaborazione vede il coinvolgimento diretto di Macario anche come interprete, al fianco di Francesco Tonti e Silvia Francioni, in un lavoro che si muove tra cinema e poesia visiva. La pellicola è stata accolta da recensioni che la definiscono, con efficacia sintetica, “una poesia visiva, un testamento spirituale per questi tempi di disamore“.

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Solo i fantasmi sognano di Mauro Macario e Andrea Castagna – Con: Francesco Tonti, Silvia Francioni e Mauro Macario – Cineteca di Rimini 7 dicembre 2025

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