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“Bim Bum Bam The Party”: un viaggio indimenticabile nell’infanzia di un’intera generazione

Al Teatro Orione di Roma una festa senza fine tra nostalgia, musica dal vivo e una grande regia

Il Teatro Orione di Roma ha regalato, nella serata del 5 dicembre 2025, un evento capace di catapultare il pubblico nel passato, nella freschezza dell’infanzia e della giovinezza di chi oggi naviga tra i 40 e i 50 anni.

Chi ha attraversato l’infanzia negli anni ’80 e ’90 non può non ricordare quell’innocenza, quello stupore, quella corsa contro il tempo per finire i compiti entro le quattro del pomeriggio, perché poi cominciava Bim Bum Bam! Quando la scuola finiva all’ora di pranzo e il pomeriggio era tutto da vivere: studio, giochi e soprattutto la TV dei ragazzi. Erano anni senza smartphone, senza TikTok, senza social. Ragazzi di tutta Italia, senza saperlo, erano insieme davanti allo schermo a guardare quei cartoni animati che hanno segnato una generazione, con garbo, simpatia e personaggi capaci di insegnare che l’impegno conduce al successo.

Quanti ideali racchiudevano quelle storie: eroi ed eroine che lottavano, soffrivano, cadevano e si rialzavano per inseguire un sogno: il calcio, la pallavolo, il golf, il teatro. Cartoni animati che, con leggerezza e profondità, ci hanno insegnato a crescere. E più ancora delle storie, sono rimaste dentro di noi le sigle, le parole, le musiche: un patrimonio emotivo che vive ancora nei cuori degli adulti di oggi come un passato prezioso, fatto di valori che resistono al tempo.

Manuela Blanchard e Marco Bellavia, volti storici di quel Bim Bum Bam della nostra infanzia, ci riportano dentro quel sogno con uno spettacolo che fa letteralmente tremare il Teatro Orione di Roma. La forza di quella musica e di parole impossibili da dimenticare fa cantare gli spettatori a squarciagola, con un’energia che esplode a ogni ricordo. La scenografia, curata da Francesco Fassone, che riproduce il celebre studio televisivo, è suggestiva; i video proiettati diventano un flusso continuo di emozioni che travolge il pubblico.

Quando si apre il sipario, la scena è esattamente quella del celebre format televisivo: stessi disegni, stessi colori, i banconi al loro posto. Sullo sfondo scorrono immagini degli anni Ottanta, in un video che colpisce dritto al cuore. Poi entrano in scena Marco Bellavia e Manuela Blanchard e il teatro esplode in un lunghissimo applauso. Si comincia subito a cantare, in una sorta di karaoke collettivo che coinvolge tutta la platea, accompagnato da una vera band dal vivo che dà ritmo ed energia allo spettacolo.

Lo show scorre tra musica, sigle dei cartoni animati, sketch esilaranti con l’immancabile pupazzo rosa di Uan e la storica voce di Pietro Ubaldi dal vivo. I due conduttori ricreano anche una scenetta come un tempo e coinvolgono direttamente il pubblico: scendono tra le file a chiedere caramelle e cioccolatini, e in un attimo tutte le borse si aprono. Una trovata semplice e geniale, che scatena risate e partecipazione.

A un certo punto entra in scena Enzo Draghi, voce di Mirko in Kiss Me Licia e autore dei brani dei Bee Hive e di moltissime sigle dei cartoni animati. Il pubblico è in delirio: canta, applaude, esulta. Marco e Manuela scendono ancora tra la platea con un microfono e fanno cantare gli spettatori uno a uno, in un momento di condivisione fortissimo, accolto con entusiasmo e affetto. È la dimostrazione di quanto quel programma abbia lasciato un segno profondo, fatto di risate, sogni e un’infanzia che ancora oggi vive nei ricordi di tutti.

A rendere ancora più potente l’impatto emotivo dello spettacolo è anche la regia di Claudio Insegno, azzeccata e geniale nel dosare tempi, entrate, ritmo e momenti di pura tenerezza, riuscendo a tenere insieme nostalgia, divertimento e memoria collettiva con grande intelligenza teatrale.

I due conduttori si muovono sul palco e in platea con entusiasmo autentico, visibilmente emozionati, mantenendo quella spontaneità che li ha resi così amati. Il coinvolgimento del pubblico è continuo e totale.

Uno spettacolo brillante, che spezza la routine e alleggerisce lo stress quotidiano degli adulti di oggi, gli stessi che un tempo guardavano Bim Bum Bam con occhi pieni di stupore. Tornare bambini, anche solo per una sera, è stato possibile. Immancabile e molto apprezzato anche il video-saluto di Paolo Bonolis, volto simbolo del format negli anni Ottanta, colonna portante di una televisione per ragazzi capace di far sognare con semplicità e simpatia.

Una semplicità che oggi forse manca. E che bisognerebbe ritrovare, per riportare nei bambini lo stupore, la fantasia, i valori innocenti di un tempo, quando lo smartphone non esisteva. Forse dovremmo tornare a riempire l’immaginario dei piccoli con pupazzi colorati, musiche piene di ideali, sogni possibili e sacrifici che insegnano a non arrendersi.

Nel finale salgono sul palco anche il regista, gli autori, tutto lo staff: si percepisce chiaramente un gruppo affiatato, compatto, unito da un progetto che è diventato memoria collettiva. Il pubblico fatica a lasciarli andare, e allora ci si consola portando a casa una maglietta, una spilla, un ricordo tangibile non solo della serata a teatro, ma della propria infanzia.

Bim Bum Bam The Party è molto più di uno spettacolo: è un abbraccio collettivo, un viaggio nei ricordi, una dichiarazione d’amore all’infanzia. Un tuffo in quel tempo sospeso che continua a vivere dentro di noi. E mentre si esce dal teatro con una canzone in testa e un sorriso negli occhi, si capisce che certe magie, in fondo, non smettono mai di esistere.

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Bim Bum Bam the pary – scritto da Step Minotti – regia di Claudio Insegno – prodotto da Dimensione Eventi – Condotto da Marco Bellavia e Manuela Blanchard – special guest e direttore musicale dello spettacolo Maestro Enzo Draghi – Pietro Ubaldi con Uan – Scenografie Francesco Fassone – Teatro Nuovo Orione di Roma – 5 dicembre 2025

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