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Il Filo di Arianna guida il 4° Festival del Teatro Popolare del Gargano

Un viaggio tra adolescenza, socializzazione e comunità per un’edizione che unisce arte, riflessione e impegno sociale.

di Michele Angelicchio

Mattinata dedicata alla stampa quella di ieri: Giuseppe Aguiari e il suo gruppo hanno presentato la 4ª edizione del Festival del Teatro Popolare del Gargano. La conferenza si è svolta a Palazzo Dogana, sede della Provincia di Foggia, per illustrare il programma dell’edizione 2026, in scena a Vico del Gargano dal 10 gennaio al 15 marzo.

Organizzato dalla APS ‘Ncvò Cappà ‘Nsciaun con il sostegno del Comune di Vico del Gargano e il patrocinio della Provincia di Foggia, in collaborazione con Pro Loco, il festival segna una svolta importante: grazie alla Federazione Italiana Teatro Amatori, entra ufficialmente tra gli eventi nazionali di rilievo.

Il tema scelto per questa edizione è “Il filo di Arianna: Teatro e Adolescenza“, un argomento centrale nel rapporto tra giovani e genitori, soprattutto alla luce dei dati recenti che mostrano come il 30-40% degli adolescenti viva condizioni di solitudine.

A guidare la riflessione saranno Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, e Barbara Tamborini, psicopedagogista e autrice di numerosi testi per l’età evolutiva. Attraverso il loro libro Esci da quella stanza, analizzeranno il ruolo fondamentale del gioco e della socializzazione, oggi messi a rischio dalla vita online. Un’occasione concreta per comprendere come aiutare i ragazzi a riconnettersi con la realtà, fatta di esperienze vere, relazioni autentiche e crescita personale.

A portare un ulteriore sguardo sulle fragilità contemporanee sarà Margherita Carovello, esperta di Teatro e Arti Performative, che affronterà con ironia, poesia e rigore temi come isolamento, dipendenze affettive e desiderio di libertà.

Spazio anche al teatro civile con Valerio Di Benedetto, interprete della pièce Pietro Orlandi, fratello: un lavoro che ripercorre la vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, interrogando pubblico e società su verità, giustizia ed emozioni ancora aperte.

«La rassegna del Teatro Popolare vichese – afferma Giuseppe Aguiar – diventa per due mesi un luogo di incontro tra arti sceniche e comunità: scuole, famiglie, associazioni. Gli spettacoli non solo stimolano riflessioni, ma rafforzano il legame tra teatro e territorio, promuovendo empatia e consapevolezza senza rinunciare alla qualità artistica».

Seguire il “filo di Arianna” significa trovare un orientamento nel proprio labirinto interiore: un filo che unisce, guida, ricorda, sostiene. Un simbolo di speranza e ricerca di sé, perfettamente in sintonia con lo spirito di questa nuova edizione del festival.

Cinque le Compagnie teatrali che si contenderanno i premi della 4° Edizione: Filodrammatica  l’Antica Fraschetta da Bucine, (AR), La Quinta Parete da  Val Vomano Penna Sant’Andrea (TE), l’Associazione Teatrale Artemanus di Manocalzati, (AV), la Compagnia della Lira-Casamassima (BA) e Proscenium Teatro APS-Azzano Decimo (PN).                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

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