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Alla deriva nell’universo con Metadietro

Un’esplorazione in cui ridere porta a bilanciarsi sul limite dell’abisso della vita

Un turbinio vorticoso, una tempesta incessante travolge la Prima della nuova stagione teatrale del Chiabrera di Savona. RezzaMastrella ritornano, in prima regionale dopo il debutto milanese, con il loro ultimo lavoro Metadietro, che s’abbatte con una forza squassante e sconvolge sul pubblico presente in sala con innumerevoli trovate senza sosta e senza una vera e propria soluzione di continuità.

Daniele Cavaioli e Antonio Rezza

Con la scenografia curata da Mastrella, su sfondo cangiante in tonalità monocrome, è semplice e funzionale, una struttura multiuso che si trasforma all’esigenza da nave ad astronave, espande e contrae la dimensione seguendo le spinte esplorative nei vari sbarchi e naufragi.

Rezza, con la sua maestria nella giocoleria delle parole e del concetto, è, infatti, l’ammiraglio di blu vestito che guida e fa disperdere le menti in un viaggio ai confini estremi dell’universo, dalle onde del mare tangibili della Terra fino alle stelle fluttuanti nel cosmo oltre i nostri soffitti. La sua energica e centripeta presenza scenica attira l’attenzione totale grazie ad un magnetismo potente ed irrefrenabile. E sebbene si possa pensare di venire travolti e sommersi dal più completo nonsenso, tutto è collegato con una sfasata sua logica di nesso e ogni cosa è immersa al suo posto in un magma sobbollente.

Accompagnato in scena da Daniele Cavaioli, i due generano una dicotomia che si manifesta nel contrasto tra chi parla e chi tace, tra chi imbocca e chi viene fregato, tra chi si pone davanti e chi sta dietro, chi dirige e chi segue sempre e comunque. Una parodia delle relazioni in maniera generale, generica ma puntualmente provocatoria e beffarda. Non si capisce chi dei due sia la particella impazzita, se il dinamico e irrequieto Rezza, che si espande su tutto il palco e anche oltre, o se, al contrario, l’elemento instabile in un pattern instabile sia il calmo, goffo e impacciato Cavaioli, che pare ancorato e limitato a una porzione limitata di spazio.

Ogni argomento e convinzione etico-morale cadono in balia dell’irriverenza e la conseguente riflessione si attiva a posteriori: politica, morte, fede, miracoli, matematica, scienza, spazio profondo, intelligenza naturale o artificiale o artificiosa, umano, umanità, metafisica, merda, buongusto, dignità. Le sferzate e le stoccate sono continue e vengono dispensate in ogni direzione possibile come il deflagrare di un ordigno; la consapevolezza della risata arriva sempre un tempo di pensiero in ritardo perché l’istinto a ridere è più veloce della realizzazione cognitiva del contenuto. Quando si pensa di aver superato i momenti più intensi, si realizza di trovarsi nell’occhio del ciclone; il ritmo sincopato di sciorinamento scrosciante di termini e calcoli e di rigido silenzio quasi accusatorio ricordano che la bufera termina solo quando lo decidono loro sul palco e ce lo dicono apertamente.

Antonio Rezza

Complessa e densissima di significato e controsenso, questa performance obbliga, a vento calato, a ripercorrere per quanto possibile i passi percorsi per ritrovare il punto della situazione e di ritrovarsi umanamente, cercando di non perdere il poco senno che rimane, se qualora dovesse esserne ancora rimasto. RezzaMastrella, come le nuvole, arrivano, scombussolano, dicono, tacciono, sovvertono, affermano, negano, domandano, interrogano e, alla fine, se ne vanno. Sperando che tornino ancora, come hanno fatto negli ultimi anni.

Lo spettacolo proposto in questa recensione arriverà a Roma sulle scene del Teatro Vascello, co-produttore dello stesso, il prossimo 2 dicembre.

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Metadietro – di Flavia Mastrella e Antonio Rezza – con Antonio Rezza e Daniele Cavaioli – (mai) scritto da Antonio Rezza – habitat di Flavia Mastrella- assistente alla creazione: Massimo Camilli – luci e tecnica: Alice Mollica – voci fuori campo: Noemi Pirastru e Mauro Ranucci – montaggio traccia sonora: Barbara Faonio – mix traccia sonora: Stefano G. Falcone – macchinista: Eughenij Razzeca – organizzazione generale: Tamara Viola, Stefania Saltarelli – metalli: Cisall – comunicazione digitale: Tamara Viola – produzione: REZZAMASTRELLA, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Teatro Chiabrera di Savona 21 novembre 2025

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