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Totale di Pisano: frammenti d'amore

Totale di Pisano: frammenti d’amore

Totale di Pisano va in scena dal 18 al 30 novembre al Piccolo Bellini di Napoli.

Continua la stagione 2025/2026 del teatro Piccolo Bellini di Napoli e questa volta al suo interno ospita una rappresentazione su relazioni finite, cartonati e amore. Cosa resta dopo la fine di una relazione? Ci sono i frammenti, dei ricordi di una parte della vita condivisa insieme, le parole non dette, gli addii non ammessi, i pensieri su come sarebbe potuta andare diversamente. In Totale di Pier Lorenzo Pisano, due ironici e autentici attori – Gioia Salvatori e Andrea Cosentino – nei panni di due personaggi senza nome provano a ricomporre quegli stessi frammenti fatti di carta e linee tratteggiate con il nero su sfondi bianchi. Allora, la drammaturgia che si compone e ricompone è una lunga lettera d’addio di un amore finito, durante la quale i due protagonisti rimettono tutto in discussione, persino le proprie rispettive identità.

Totale di Pisano: frammenti d'amore

Gioia Salvatori e Andrea Cosentino

Totale assume i tratti di uno spettacolo in divenire: la platea resta in attesa di un inizio e un finale, ma ogni volta entrambi vengono messi in dubbio e rimescolati sotto forme nuove. «Le parole che si dicono su un palco creano la realtà, il passato e il futuro. Due voci impastano le loro parole per creare un mucchio di ricordi, nel tentativo di farli impigliare e sommare in un unico, nuovo, totale. Due linguaggi si uniranno per creare una storia d’amore che nasce e finisce, tra risate, dolori, cianfrusaglie» – commenta Pier Lorenzo Pisano, drammaturgo e regista della pièce. Ovvero, il palcoscenico, sineddoche di un concetto di teatro molto più ampio, diventa uno spazio di possibilità, anche di riguardare a ciò che è stato per mettersi in discussione, quasi come se fosse un porsi davanti ad uno specchio in cui si riflettono le immagini di ciò che è e ciò che avrebbe potuto essere.

Esplicativa in questo senso la scenografia di Rosita Vallefuoco che realizza, molto esile e ridotta all’essenziale, oggetti bianchi, talvolta in carta e cartone resistenti, con linee tratteggiate di nero. E ancora riprendono lo stesso motivo i costumi dei due attori, creati da Raffaella Toni, facendo in modo che i protagonisti della storia appaiano come un’estensione della scena: ne sono la matrice, quella parte integrante che vivendoci costruisce e decostruisce in un gioco infinito di opportunità. A questo punto, si può dire che Totale di Pisano sia una messinscena mai realmente iniziata e mai realmente finita ed è proprio in questi intermezzi fatti di se e di forse che realizza spiragli di un’umanità vera. Sul palcoscenico succede la vita, sconfinata e mai totalmente completa in un solo modo.

Totale di Pisano: frammenti d'amore

Gioia Salvatori e Andrea Cosentino

Totale dimostra che a volte a teatro basta poco: un piccolo spaccato di vita, una genuina capacità nel narrarla e tanto basta perché la platea si veda restituito un qualcosa di vero. Il palco assume i tratti di un cuore vibrante, da cui ogni gesto e ogni oggetto riverbera di emozione. Non ci sono artefatti, non c’è neanche il tentativo di concettualizzare qualcosa come l’amore. Il territorio su cui si realizza è spostato da quello unicamente teatrale a quello interiore, ovvero si spostano i passi in una dimensione dove tutto è sfumabile, tutto è possibile e impossibile nella stessa misura. Tra quest’apparente incertezza – che più che tale somiglia a un’immaterialità che apre confini – c’è il tentativo di vivere, di creare uno spaccato autentico, che proprio in questa sua autenticità manifesta il potenziale catartico di riunire la platea in un’esperienza collettiva.

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Totale – drammaturgia e regia Pier Lorenzo Pisano – con Gioia Salvatori, Andrea Cosentino – scene Rosita Vallefuoco – luci Raffaella Vitiello – musiche originali Francesco Leineri – costumi Raffaella Toni – aiuto regia Valeria Patota – ufficio stampa Antonella Mucciaccio – produzione Cranpi, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – con il contributo di MiC – Ministero della Cultura – in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa – con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo, Gruppo della Creta – Piccolo Bellini dal 18 al 30 novembre 2025

Fonte immagini: Ufficio Stampa – ph. ©Manuela Giusto

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