22 Novembre @ 21:00 – 23 Novembre @ 18:00 CET
Il recital ispirato a Papa Celestino V, prodotto da ASSOPROF – Associazione di Professionisti Mentana – Lazio, mette in scena, con parole di sorprendente modernità, il coraggio della rinuncia e la forza della speranza in un’epoca segnata da conflitti e fragilità, ricevendo l’apprezzamento del Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone.
Ci sono momenti della storia che tornano a farsi sentire con una forza che attraversa i secoli. “La distanza dalla luna”, il nuovo recital teatral-musicale con musiche e regia di Davide Cavuti e interpretato da Marco Bocci e Fabrizio Sabatucci, nasce proprio da uno di questi momenti: la rinuncia al pontificato di Papa Celestino V, avvenuta il 13 dicembre 1294 durante un concistoro destinato a segnare in modo indelebile la storia della Chiesa.
Lo spettacolo, prodotto da ASSOPROF – Associazione di Professionisti Mentana – Lazio, andrà in scena sabato 22 novembre alle ore 21:00 al Teatro A. Di Iorio di Atessa e domenica 23 novembre alle ore 18:00 al Teatro Gennaro Finamore di Gessopalena, entrambi in provincia di Chieti. Questi appuntamenti offriranno al pubblico l’opportunità di assistere a un’opera che affonda le radici nel messaggio universale di pace lasciato in eredità da Celestino V, trasformandolo in un racconto capace di parlare con sorprendente lucidità al nostro presente, segnato da tensioni, conflitti e fragilità.
Il recital prende avvio dal dialogo simbolico tra Papa Celestino V e Papa Bonifacio VIII, restituendo la complessità di un passaggio epocale attraverso una drammaturgia che alterna parola, musica, riflessione e immagini poetiche. Al centro, il testo originale della rinuncia – giunto sino a noi grazie alla bolla analoga di Bonifacio VIII – emerge in tutta la sua potenza: «Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della Plebe […] abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato…».
Il regista Davide Cavuti, che firma anche le musiche (alla chitarra Franco Finucci), trasforma queste parole in un tessuto narrativo vibrante, affidato alla sensibilità scenica di Marco Bocci e Fabrizio Sabatucci, che danno vita a figure sospese tra storia e contemporaneità. Il pubblico è accompagnato anche dentro un’altra dimensione del racconto: quella di uomini e donne costretti alla violenza, al disagio, alla privazione della libertà. Ma, insieme a queste ombre, si accende una luce: la speranza, che diventa gesto di libertà e promessa di futuro. Lo spettacolo si rivela così un affresco umano che restituisce la naturalità dei tratti più autentici dei personaggi, invitando a custodire ciò che Shakespeare definiva “la sostanza dei sogni”, spazio essenziale per la vita dell’individuo e della collettività.
A testimoniarlo sono le parole degli interpreti. Marco Bocci racconta: «Lo spettacolo “La distanza dalla luna” racconta un messaggio di pace lungo 700 anni, vale a dire da quando il primo Papa Celestino V nell’anno 1343 abdicò al pontificato. Con me in scena ci sarà Fabrizio Sabatucci e il maestro Davide Cavuti alla regia e alle musiche». Gli fa eco Fabrizio Sabatucci: «Questo spettacolo vuole essere un megafono per la pace in un mondo di guerra e sangue ancora troppo lontano dalla serenità, dalla fratellanza e dalla solidarietà tra i popoli; lontano come la distanza dalla luna».
Il valore culturale e civile dello spettacolo è stato riconosciuto anche dal Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, che dichiara: «È con profonda convinzione che saluto e sostengo il recital teatral-musicale “La distanza dalla luna”, un’opera che si inserisce con forza e originalità nel solco della grande tradizione del teatro italiano, capace di intrecciare parola, musica e riflessione civile in una forma viva e accessibile a tutti. Mi complimento quindi con gli attori Marco Bocci e Fabrizio Sabatucci e il regista Davide Cavuti. Continuare a investire nell’arte significa investire nella libertà, nella dignità e nella speranza della nostra comunità nazionale.»
“La distanza dalla luna” si conferma così come un’opera che intreccia storia, attualità, poesia e impegno civile, restituendo al teatro il suo ruolo più alto: illuminare il presente e nutrire la coscienza collettiva.
INFORMAZIONI
• sabato 22 novembre ore 21:00 Teatro A. Di Iorio | Atessa (CH) | Piazza Municipio 1 | info@comunediatessa.it
• domenica 23 novembre ore 18:00 Teatro Gennaro Finamore | Gessopalena (CH) | Via Giacomo Matteotti, 24B | 0872 988112
• “La distanza dalla luna” è un progetto di ASSOPROF – Associazione di Professionisti Mentana – Lazio
