13 Novembre @ 17:30 – 23 Dicembre @ 17:30 CET
Il Teatro Ditirammu prosegue la programmazione della stagione con tanti appuntamenti inseriti nelle diverse rassegne Il sipario delle meraviglie, New Generation e Favolandia, un ricchissimo calendario di spettacoli, dedicati a grandi e piccini, che si svolgeranno in diverse sedi tra Palermo e Catania.
Calendario rassegna Il sipario delle meraviglie
Teatro Ditirammu, Bottega 5 ai Cantieri Culturali alla Zisa (biglietto 8 euro)
13 e 14 novembre 2025, ore 17.30
Il piccolo Shakespeare
Testi e regia Carlo Di Vita; con Yara Baruffato, Margherita Scrima, Sofia Fragiglio, Carlo Di Vita, Federico Crimaudo, Alessandro Prestimonaco
Esiste una tesi secondo la quale il celebre autore William Shakespeare non fosse che tale Michelangelo Florio, figlio di Giovanni Florio e della nobile messinese Guglielmo Scrollalancia (o Crollalancia). Shakespeare quindi… era siciliano? Ce lo racconterà il nostro Piccolo Shakespeare insieme a Yaya e Carletto e agli strampalati personaggi fuori dal comune della compagnia “Errabonda”, svelando trucchi e misteri del genio inglese, considerato il più importante drammaturgo della cultura occidentale, attraverso alcune delle sue opere più celebri.
Catania – Teatro del Canovaccio (biglietto 8 euro)
29 novembre2025, ore 17.30
30 novembre 2025, ore 11.30
Mamma Draga
Di Piero Tutone, con Chiara Bologna, Giulia Fragiglio, Giulia Pino; in coproduzione con Teatro del Misfatto, Siracusa.
Lo spettacolo, liberamente ispirato alla fiaba Bianca come neve rossa come fuoco di Giuseppe Pitrè, racconta le vicende di un giovane Reuccio costretto da una maledizione di una vecchia strega a cercare l’amore della sua vita, che troverà rinchiusa su di una torre e sorvegliata da una Mamma Draga. Riusciranno i due giovani a scappare da quella torre e liberarsi dalle grinfie del drago per vivere liberamente il loro amore?
Teatro Apparte (biglietto 12 euro, ridotto 10)
6 e 7 dicembre 2025, ore 17.30
Nicù e la Bella e la Bestia
Testo e regia Elisa Parrinello, con Adele Balsamo, Francesco Stabile, Piero Tutone, Carlo Di Vita, Marco Li Vigni, Elisa Parrinello; costumi Elisa Parrinello, videomapping Peppe Scozzola, coreografie Piero Tutone. Assistenti:Patrizia Aiello, Maria Sole Rinaudo, Daniela Signorino, Sofia Fragilio, con la partecipazione del corso Over del DITIRAMMU Lab; in coproduzione con Teatro Apparte.
Nicù e la Bella e la Bestia racconta la storia di un principe superbo ed egoista che, per punizione, viene trasformato in una bestia da una fata, proprio come nella celebre fiaba de La Bella e la Bestia. Lo spettacolo si ispira alla versione Disney ma Nicù, come sempre, rielabora la fiaba a suo modo, riscrivendola con uno sguardo moderno e attuale. Pur mantenendo la morale originale Nicù aggiunge la propria visione, più vicina alla sensibilità di oggi, per coinvolgere ancora di più bambine, bambini e giovani spettatori, invitandoli a riflettere sull’importanza dell’amore, della gentilezza e della capacità di guardare oltre le apparenze.
La narrazione segue l’incantesimo lanciato dalla fata che potrà spezzarsi solo quando una fanciulla saprà innamorarsi sinceramente del principe. Il destino intreccia così le vite di Belle e della Bestia, in un racconto corale popolato da tanti personaggi: il padre di Belle, il vanitoso Gaston, e molti altri che animano questa fiaba senza tempo. Sarà proprio Belle, con la sua bontà e il suo coraggio, a far rinascere il principe e a ricordarci che solo l’amore vero può trasformare ogni cosa.
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa (biglietto 8 euro)
11 e 12 dicembre 2025, ore 17.30
Rumore bianco – Sentire una fiaba – Nuova produzione
di Marco Savatteri, con Giulia Tarantino e Davide Incandela
Uno spettacolo originale dedicato alla percezione. Rumore bianco attraverso una mini storia emozionante mette in scena il mondo percepito dal punto di vista di chi non sente i suoni della nostra quotidianità. Un mondo che non è fatto di parole ma di magnifici segni. Una danza continua del corpo e delle immagini con due attori dalle “mani bianche”, che vivono prestando attenzione allo sguardo e rompono la “bolla del non suono” riuscendo a comunicare tutto a tutti. Basterà solo sapere… ascoltare. Rumore bianco ci insegna a combattere i muri che ci separano dagli altri e lo fa incoraggiandoci a non avere limiti per esprimere se stessi e i propri sentimenti, anche se inizialmente ci si sente non compresi o non inclusi. Rumore bianco esplora il mondo dei sordi per inventare un mondo colorato in cui la musica, partendo dal silenzio, diventa totale, personale e universale, come un rumore bianco che permette di rilassarsi e sognare qualsiasi cosa. Attraverso uno studio tratto dal Coro delle mani bianche, questo spettacolo renderà tutta la poesia del teatro vista dal punto di vista di chi non sente, permettendo a tutti di sentire ma in un modo diverso e speciale. Ogni poltrona del teatro avrà un palloncino che il pubblico dei bambini dovrà stringere tra le mani per sentire i suoni bassi che saranno emessi in questo spettacolo muto e tuttavia pieno di assordante bellezza. Rumore bianco è dedicato a tutti i bambini sordi ma sarà visto e fruito da tutti, un’unica platea che unirà udenti e non udenti nella percezione di un’emozione bianca, da colorare insieme.
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa (biglietto 8 euro)
14 – 21 dicembre 2025, ore 11.00
Il pianeta delle stelle – Nuova produzione
Regia e scrittura scenica Pietro Tutone; con Carlo Di Vita, Giulia Tomasino e Pietro Tutone
Nel silenzio del cielo Zeus ha spento tutte le stelle, deluso dagli uomini che hanno dimenticato di guardare verso l’alto. Solo una luce resta viva: Astra, giovane ninfa danzante, ultimo battito luminoso dell’universo. Ermes, il messaggero degli dei, tenta di convincere Zeus a ridare al mondo la luce ma il sovrano dell’Olimpo pone una condizione: se esiste ancora una scintilla di umanità capace di meravigliarsi, dovranno trovarla e portargliela prima che sorga il nuovo giorno. Astra ed Ermes viaggiano tra i pianeti spenti e infine scendono sulla Terra, dove scoprono che la luce può sopravvivere anche nel cuore di un bambino che sogna. Tornati sull’Olimpo, mostrano a Zeus quella piccola scintilla. Il dio, commosso, comprende che la forza degli uomini non sta nella potenza, ma nella capacità di sognare. Con un gesto dunque Zeus riaccende le stelle: il cielo torna vivo e il mondo ritrova la sua luce.
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa (biglietto 8 euro)
29 – 30 dicembre 2025, ore 17.30
Era Natale quando…
di e con Alessandro Accardi e Silvia Trigona
Lo spettacolo ha lo scopo di restituire ai bambini la magia e la dolcezza del Natale con una serie di racconti in cui gli attori, attraverso la tecnica dell’impersonificazione e del ricordo, si caleranno nei panni dei simpatici protagonisti di tre favole: L’amnesia di Babbo Natale, La Renna Rudolph e I ricordi di Ale e Sisì. Attraverso l’utilizzo di costumi, marionette e filastrocche il pubblico verrà trasportato in un mondo incantato e colorato, per ricordare insieme l’importanza dell’amicizia e della famiglia. Buffe gag e musiche natalizie incorniceranno storie che parlano di coraggio, armonia, ma soprattutto… di desideri! Per ricordare a grandi e piccini che non è mai troppo tardi per far posto nel nostro piccolo cassetto dei sogni.
Calendario rassegna New Generation
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa
(biglietto 10 euro, under 35 8 euro)
22 novembre 2025, ore 21.00
23 novembre 2025, ore 18.30
Heart Race
Testo e regia Davide Nebbia, con Davide Incandela e Giulia Tarantino
Heart Race è uno spettacolo teatrale che fonde tre racconti distinti, immergendosi nei delicati intrecci delle relazioni umane e dell’identità.
A Galway Girl, una commovente odissea attraverso le fasi di una coppia, dal loro incontro negli anni ’50 alla struggente conclusione. Seguendo questa narrazione ci si addentra nel complesso equilibrio di Tavolo per Due, un racconto sull’amore tra una stella di Broadway e un pilota di linea, tra la realizzazione personale e il desiderio di una vita familiare, riflettendo sul sacrificio e sulle scelte difficili che entrambi hanno dovuto fare.
Infine Io, Tu, Tu, Io solleva il sipario su un incontro casuale durante una riunione di ex compagni di scuola, rivelando profonde riflessioni sull’identità e sul percorso personale di ciascun individuo, offrendo una prospettiva ricca di umorismo, empatia e intelligenza emotiva che sfida i pregiudizi celebrando l’autenticità e l’amore al di là delle convenzioni
Questi tre corti, seppur distinti, si fondono esplorando il tema dell’amore come forza trasformativa e universale, capace di superare il tempo, le distanze e le aspettative sociali, invitando lo spettatore a riflettere sulla bellezza e sulla complessità delle relazioni umane.
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa
(biglietto 10 euro, under 35 8 euro)
4 e 5 dicembre 2025, ore 21.00
Menti – Nuova produzione
Drammaturgia e regia Luigi Maria Rausa, con Maria Elena Iozza, Natale Moncada, Samuele Sciacca
In un’epoca di relazioni fluide, ghosting e doppie vite online, le vite dei nostri personaggi rispecchiano perfettamente le incertezze, i silenzi e le dissimulazioni dei legami contemporanei.
La pièce esplora non solo il tradimento amoroso, ma anche quello dell’amicizia, della fiducia e dell’identità. Ricca di silenzi, si concentra molto di più su quello che non viene detto, nonostante il ritmo serrato dei dialoghi tra i personaggi ci riveli come l’essere umano sia ormai incapace di abitare davvero le situazioni, scegliendo invece di perdersi in parole, spiegazioni e sproloqui che ne anestetizzano il senso.
Parole che dissimulano, che smentiscono, che mentono. La sua struttura a ritroso costringe il pubblico a rivedere continuamente ciò che credeva di aver capito, proprio come accade nella nostra vita quando, col senno di poi, rileggiamo i segnali che avevamo ignorato. È un invito a riflettere su come costruiamo e riscriviamo le nostre narrazioni personali.
Teatro Ditirammu, Bottega 5 – Cantieri Culturali alla Zisa
(biglietto 10 euro, under 35 8 euro)
13 dicembre 2025, ore 21.00
14 dicembre 2025, ore 18.30
Via Malfatti 26 – Nuova produzione
scritto e diretto da Simone Ruvolo, con Simone Ruvolo, Alessandro Russo, Yara Baruffato
Mario e Claudio sono due studenti fuori sede intrappolati in un presente che scorre inesorabile e l’incertezza del futuro. Tra loro, al centro, una Scacchiera.
L’apparente monotonia della loro convivenza subisce una scossa con l’arrivo di Eva. Come una mossa inaspettata la sua presenza stravolge gli equilibri riducendo Mario e Claudio a due “Re sotto lo scacco di una sola Regina”.
Via Malfatti 26 ha già debuttato in una versione ridotta di 30 minuti come testo vincitore alla Finale del Premio Aldo Amoroso 2025, indetto dal Teatro Instabile di Genova.
La travolgente reazione del pubblico presente alla finale del premio ha acceso il desiderio di esplorare ulteriormente le potenzialità di questa storia portandola ad una versione estesa della durata di 90 minuti, mantenendo intatta la struttura essenziale del testo originale.
In linea con lo spirito del teatro Off-Broadway, Via Malfatti 26 presenta una scenografia volutamente scarna: un tavolo, due sedie, una scacchiera e una radio. Questa scelta pone l’accento sulla forza della narrazione, sui personaggi, utilizzando il gioco degli scacchi non come tema centrale bensì come catalizzatore silente ma potente dei conflitti.
Spazio Franco – Cantieri Culturali alla Zisa (biglietto 5 euro)
15 -16 dicembre 2025, ore 21.00
Momo – Match
Testo e regia Pietro Tutone, coreografie Patrizia Veneziano, con gli allievi del laboratorio teatrale permanente DitirammuLab
Quando il tempo ha cominciato a perdere il suo profumo e le ore sono diventate oggetti da contare invece che da vivere, il mondo si è trasformato in una corsa continua. Le persone hanno smesso di guardarsi negli occhi, i bambini non sanno più giocare, gli adulti non ricordano cosa vuol dire aspettare, sognare, amare.
In una qualsiasi città, viveva una bambina riccia e ribelle, Momo era il suo nome, non aveva niente, neanche un parente e non si sapeva da dove venisse eppure presto la gente si affezionò a lei, per il suo modo di fare. Momo era proprio speciale, perché sapeva ascoltare. E sapeva farlo talmente bene da far tornare alla memoria cose dimenticate, da guarire silenzi troppo lunghi, da fermare, per un momento, anche il tempo.
Ma non era sola. C’era Cassiopea, la tartaruga che vedeva un po’ avanti nel tempo. E poi, molto più lontano, c’era qualcuno che custodiva il mistero delle ore, il Maestro Hora, il guardiano del tempo vero. Un giorno, forse in sogno, forse nei pensieri profondi che solo i bambini sanno fare, Momo iniziò a viaggiare. Non a piedi, ma con il cuore. Attraversò mondi strani che sembravano piccoli pianeti sospesi nel vuoto, abitati da personaggi curiosi e malinconici.
Tutti diversi eppure tutti simili: mondi dove il tempo era stato dimenticato, nascosto, rubato.
Alla fine del suo viaggio Momo tornò in città. Ma la trovò ingrigita e triste, la gente non aveva più il tempo neanche di parlarsi, andavano tutti di fretta e pensavano soltanto a lavorare. Degli strani Uomini Grigi erano ovunque, invisibili ma presenti. Rubavano il tempo alla gente promettendo efficienza e successo e in cambio lasciavano solo ansia, solitudine, superficialità e tristezza.
Con Cassiopea al suo fianco, Momo si incamminò verso la Casa di Nessun Luogo, dove Maestro Hora le mostrò il segreto: il tempo non ci appartiene, ma si dona. È come l’amore, come l’amicizia, come l’attesa. Invisibile agli occhi, ma indispensabile per vivere davvero a pieno. Entrata in possesso di questo segreto prezioso, la piccola Momo riuscì a scovare la “banca” dove i Signori Grigi avevano accumulato tutto il tempo rubato agli uomini…
Calendario rassegna Favolandia
Teatro Jolly (biglietto 5 euro)
22 dicembre ore 17.30
Canto Ninnarò. Il presepe raccontato da Pietrino e Nenè, di e con Elisa Parrinello, Giovanni Parrinello, Piero Tutone, Noa Flandina e gli allievi del DitirammuLab.
Canto Ninnarò. Il Presepe raccontato è molto più di una semplice rappresentazione: è un rito teatrale che intreccia tradizione popolare, spiritualità e poesia. Scritto da Vito Parrinello e Rosa Mistretta dopo approfonditi studi e ricerche etnografiche, lo spettacolo racconta attraverso parole, musiche e canti, la storia di Gesù, ripercorrendo i nove giorni della novena, ognuno scandito dall’accensione di una candela. Momento centrale è la suggestiva rievocazione del viaggio di Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme, raccontata con la delicatezza e la magia del teatro delle ombre, fino al miracolo della nascita e all’arrivo dei Re Magi alla stalla. A concludere lo spettacolo, dopo i festeggiamenti, una dolce ninna nanna della tradizione popolare intonata per celebrare la vita che nasce. A guidarci in questo racconto saranno Pietrino e Nenè, amatissimi dai bambini e veri e propri pazzi de La Centouno, nati dalla fantasia di Elisa Parrinello, accompagnati dal coro degli allievi dei laboratori del DitirammuLab. Un’esperienza teatrale intensa e coinvolgente, pensata per emozionare grandi e piccini nel segno della memoria, della cultura e della condivisione.
Teatro Jolly (biglietto 8 euro)
22 dicembre ore 17.30
Il 23 dicembre la rassegna si chiude con La vera storia della Befana, di Elisa Parrinello, con Noa Flandina, Piero Tutone, Carlo Di Vita, Virginia Maiorana, Giulia Fragiglio e Mattia Lanfranca. Protagonista è la celeberrima vecchina che vola su di una scopa che, stanca di ricoprire sempre il suo ruolo, decide di cercare una sostituta. Tra impostori e befane improbabili, la missione si rivela più difficile del previsto. Ma, in fondo, si sa… certe magie hanno radici troppo profonde per sparire del tutto.
Teatro Jolly (biglietto 8 euro)
23 dicembre ore 17.30
La vera storia della Befana
regia di Elisa Parrinello, con Piero Tutone, Carlo Di Vita, Noa Flandina, Giulia Fragiglio, Mattia Lanfranca e gli allievi del DitirammuLab.
La storia della Befana affonda le sue radici nella notte dei tempi tra antiche tradizioni magiche e riti precristiane. La vecchina simboleggiava l’anno appena trascorso: un anno vecchio proprio come lei, che portava con sé doni carichi di significato e di buoni auspici per quello nuovo. Ma questa volta… qualcosa è cambiato. La nostra vecchina si è stancata di fare sempre la Befana! Così, con un pizzico di malinconia, annuncia a Pierino e Carletto che quella sarebbe stata la sua ultima Epifania.
I due narratori, sconvolti, si mettono alla ricerca di una sostituta. Ma tra impostori, robot e befane cibernetiche, la missione fallisce: nessuno è all’altezza. E allora? Col cuore colmo d’affetto la vera Befana ritorna. Si ricomincia con i due narratori… e perfino con il futuro dispettoso a patto che
i bambini e le bambine imparino ad accontentarsi un po’ di più, a custodire la magia delle piccole cose.
È possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli online sul sito del Ditirammu al link www.teatroditirammu.it oppure direttamente al botteghino dei teatri.
La stagione è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura (MIC) – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
