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Equivocità del linguaggio tra inganni e malintesi

Scritta e diretta da Luca Giacomozzi, al Teatro Roma è in scena dal 6 al 16 novembre una commedia degli equivoci esilarante che promette risate e leggerezza: “Ti scoccia se ti chiamo amore?

Ti scoccia se ti chiamo amore? è completamente ambientata all’interno del salone di un appartamento, che la scenografia restituisce abitato e sopraffatto di scatole, al cui interno nella finzione vi sarebbero decine e decine di libri, ma sparsi qua e là anche indumenti e oggetti personali. Il protagonista è Carlo , uno scrittore che nella stessa giornata attende due persone importanti per il suo futuro: il suo prossimo coinquilino e la sua possibile editrice. Una giornata intensa e carica di tensione che verrà minata dalle continue interruzioni e visite di personaggi inattesi e indesiderati, come il vecchio coinquilino, suo fratello e la moglie tradita di quest’ultimo.

Emiliano Reggente, Claudio Scaramuzzino e Giulia Zadra

Si innesca un meccanismo di giochi di ruolo, scambi di persona, fraintendimenti e inganni che travolgono i personaggi stessi, sia artefici dell’imbroglio messi in crisi dai loro stessi sotterfugi sia vittime del tutto inconsapevoli. Intrecci coinvolgenti che non lasciano tregua, continue entrate e uscite, una comicità inarrestabile che mette in gioco tutte le proprie carte per arrivare a un climax finale e a un dispiegamento della verità atteso e voluto, necessario e soddisfacente. Un linguaggio proverbiale ma anche uno moderno sono motivo di ulteriore comicità e irriverenza, così come cambi d’abito repentini e apparizioni telefonate ma non per questo meno incisive.

Tempi comici perfettamente scanditi, ritmo incalzante ed espressività centrata. Gli stili recitativi dei vari interpreti si amalgamano perfettamente e danno luogo a un insieme coeso e armonioso: Emiliano Reggente tira fuori una verve istrionica e grottesca, accentuando i tratti caratteristici del suo personaggio eccentrico; Luigi Ferraro mette in risalto l’atteggiamento impacciato e ingenuo di Carlo, fremente di ansia per la giornata importante che lo aspetta e inconsapevole del disastro che si sta consumando tra le mura della propria casa e sul proprio divano, punto di incontro fisso e ineludibile; irresistibile Giulia Zadra, spontanea ed esilarante nella sua sensualità trattenuta e fine e nella civetteria e vanità di un personaggio effervescente e carismatico; con Camilla Bianchini prende vita un’editrice algida e intellettuale che si ritroverà travolta dal turbinio di maschere e inganni della casa, finendo per perdere se stessa e magari ritrovarsi in una versione di sé più flessibile e disinibita. Nel cast anche Michele Mancuso con il suo portiere sempliciotto e spassoso, Claudio Scaramuzzino con il divertente e casinaro coinquilino sfrattato che non sa dove altro andare e Francesca Pausilli, moglie tradita e di maniere poco eleganti.

Camilla Bianchini e Luigi Ferraro

Il primo equivoco è in quel Ti scoccia se ti chiamo amore?. Non una dichiarazione romantica ma il titolo del libro del padrone di casa, fraintendimento che torna e ritorna più volte. Il linguaggio con i suoi tranelli si fa sede di incomprensioni e incomunicabilità, tutti si parlano ma solo una gara dei proverbi più iconici sembra generare un vero dialogo. Un protagonista inetto che sogna la pace e la fama che si ritrova circondato, suo malgrado, da un vortice di invasori e conoscenti che disintegrano ogni certezza e progettualità in una commedia che aiuta ad evadere e a concedersi un tempo di comicità autentica, nella quale si può ritrovare caratterizzata la condizione umana di incertezza e solitudine che connota la nostra società e veste di insicurezze e fragilità l’individuo.

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Ti scoccia se ti chiamo amore? – Scritto e diretto da Luca Giacomozzi – Con: Luigi Ferraro, Emiliano Reggente, Camilla Bianchini, Giulia Zadra, Michele Mancuso, Francesca Pausilli, Claudio Scaramuzzino, Claudia Spedaliere – Scene: Michele Funghi – Assistente regia: Barbara Ninetti – Costumi: Cinzia De Rossi – Audio e luci: Gigi Mariozzi – Teatro Roma dal 6 al 16 novembre 2025

Foto di ©Grazia Menna

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