
In scena a Fortezza Est dal 13 al 15 novembre “CAR(O) VITA. Fatti la tua rapina prima che lo stato finisca di fare la sua” scritto da Roberto Simonte e diretto da Pietro Dattola con in scena Flavia Germana de Lipsis, Valentina Martino Ghiglia, Alessandro Blasioli, protagonisti di un’opera che affronta con sarcasmo e ironia il tema delle difficoltà economiche e delle ingiustizie sociali.
Vicky e Zaira mascherate, sudate ed armate sono davanti al supermercato. Al CEP, il quartiere popolare in cui vivono, c’è chi si alza alle cinque e non arriva a fine mese, chi lavora due giorni sì e cinque no, chi la spesa la fa due volte al mese se va bene, chi aspetta un assegno che non arriva quando deve, chi vende frutta all’ingrosso a due lire e poi la ricompra per sé a dieci volte tanto.
Un tempo al CEP ci si aiutava, il CEP era un rifugio, si poteva contare gli uni sugli altri; adesso invece chi ha fatto i soldi se n’è andato e chi lo vede più, mentre gli altri tutti zitti, muti e marcia, perché tanto ci s’abitua a tutto. Specie all’ingiustizia. Vicky e Zaira non ci stanno. Se nessuno fa niente, faranno loro qualcosa. Prendono i mitra che usavano i ragazzi nel quartiere qualche anno fa, le maschere dei nonni del quarto piano, una bottiglia di scotch buono e vanno a fare la più bella rapina del mondo.
Il piano c’è: prendere solo i prodotti, riempirci il furgone, frutta, verdura, acqua, pasta, pomodoro, riempirlo come si deve, svuotarlo al sicuro e rivendere quel ben di dio a tutta la loro palazzina, ma a prezzi onesti.
E se qualcosa va storto? Inutile pensarci su! Stangate sulle famiglie, rincari sui prezzi, un milione di persone sotto la soglia di povertà, i telegiornali tutti così. Che c’è da pensare? Non è giusto e basta! Il mondo non deve andare così, e Vicky e Zaira, almeno Vicky e Zaira, non ce lo faranno andare.
Antigone incontra Thelma & Louise, che incontra Quentin Tarantino (ma senza tutto il sangue) -Testo finalista di Drammi di Forza Maggiore 2021, progetto finalista del Festival InDivenire 2024, Car(o)vita contrappone l’essere e il dover essere, arrivando a un fantasmagorico poter essere: Car(o)vita è la rapina che tutti sognano, quasi nessuno si aspetta, e, se continuiamo così, nessuno farà mai. Car(o)vita è un atto rivoluzionario, romantico, sensuale, spassoso e disperato. Non girarti dall’altra parte; fai una cosa. La tua cosa. Falla. Cambia il tuo mondo, anche solo per un giorno. Lascia un segno. Capace che qualcuno segua il tuo esempio.