Jim Sheridan e David Merriman dirigono “Re-Creation”, un dramma giudiziario insolito sull’omicidio della produttrice francese Sophie Toscan du Plantier.
Negli ultimi anni Tarantino ci ha abituati alla più sovversiva delle operazioni storiche possibili: immaginare e mostrare cosa sarebbe successo se gli eventi avessero preso una piega diversa. Così si è permesso con successo di reinventare la fine del nazismo, ma anche di immaginare un universo alternativo in cui Sharon Tate fosse ancora viva. Questa volta è il turno di Jim Sheridan e David Merriman, che partono da un’ipotesi legata all’omicidio di Sophie Toscan du Plantier: immaginano che il presunto colpevole Eion Bailey venga finalmente processato, fatto mai avvenuto perché l’Irlanda si rifiutò di estradarlo e consegnarlo alle autorità francesi che al contrario lo condannarono in assenza. Su questa idea è costruito l’intero film, che rimescola ogni certezza sul caso di cronaca del 1996 contemplando l’esistenza di una giuria irlandese incaricata di stabilire la verità e condannare o assolvere Bailey. Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma con Jim Sheridan presente.

Al centro Jim Sheridan
Una rilettura non solo della storia, ma anche del classico di Sidney Lumet La parola ai giurati. Nel film di Sheridan e Merriman infatti alla votazione di tutti gli altri membri della giuria schierati per la colpevolezza dell’imputato si oppone il giurato numero 8 (Vicky Krieps), che segue il suo istinto contro il proprio interesse di tornare a casa e inimicandosi il resto della giuria, in particolare il giurato numero 3 (John Connors), che non vuole sentire ragioni che si oppongano alla condanna di Bailey. Grazie a una discussione animata iniziano a sorgere dubbi anche in altri giurati e indizi e discrepanze mostrano la liceità di nuove prospettive sul caso. Un processo-inchiesta che riformula i quesiti più importanti di uno dei più brutali fatti di cronaca avvenuti.
Sophie Toscan du Plantier fu assassinata nel dicembre del 1996 in Irlanda, in prossimità della sua casa delle vacanze. Fu aggredita e uccisa brutalmente, ma il film mostra come le perizie autoptiche si contraddicessero a vicenda. Quel che è certo è che il corpo presentava lesioni multiple e una frattura al cranio provocata da un oggetto contundente. Una donna testimoniò di aver visto il giornalista Ian Bailey seguire la vittima indossando un cappotto nero e ciò insieme ad altre deboli prove portò la Francia a incriminarlo. Il film analizza uno ad uno gli elementi che avrebbero incastrato Bailey mettendoli in discussione e ricercando la propria verità dei fatti, o almeno insinuando ragionevoli dubbi, attraverso l’ausilio di professionisti del settore.
Un film affascinante per il coraggio delle scelte portate avanti, prendendosi non solo la responsabilità di riesaminare e portare alla luce nuovi aspetti di un delitto famoso, ma adoperando uno stile che evoca ambiguità e turbamento, sollecitando la sfera del perturbante al punto da sconfinare in accenni di atmosfera soprannaturale e dramma psicologico. Inquieta e porta a dubitare, provocando le certezze dello spettatore non solo sul mondo ma anche su se stesso e la sua capacità di elargire giudizi, influenzato senza rendersene conto da dinamiche sociali e inconsce.
Un cast corale con una Vicky Krieps (Il filo nascosto, Hot Milk) amletica che ricerca la verità seguendo il proprio intuito, riflettendo e impuntandosi su un’analisi differente dei fatti, proponendo approcci anticonvenzionali. Nella parte del Pubblico Ministero Aidan Gillen (The Game of Thrones) e in quella del portavoce di giuria lo stesso Jim Sheridan.

Colm Meaney
Re-Creation è un film che osa e incatena allo schermo nonostante l’impegno che richiede nel seguire con attenzione la ricostruzione dei fatti e la forzatura di alcune dinamiche finali, che tuttavia affascinano per la sofisticatezza della regia, sobria e ipnotica, e dell’avvincente e accurata sceneggiatura. Un’aura di mistero circonda il film, dove l’intuizione si amalgama al paranormale, lo psicologico al giornalismo investigativo, ottenendo un effetto potente e angosciante che ci ricorda che ingiustizie e crudeltà sono purtroppo dietro l’angolo. Dopo Giurato numero 2 di Clint Eastwood arriva un altro film giudiziario che induce a riflettere sulla complessità della verità e sulle nostre scelte nel perseguirla autenticamente.
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Re-Creation – Regia: David Merriman, Jim Sheridan – Attori: Vicky Krieps, Jim Sheridan, Aidan Gillen, Colm Meaney, John Connors, Brendan Conroy, Denis Conway, Dagmar Döring, Michael Farrell, Tristan Heanue – Sceneggiatura: David Merriman, Jim Sheridan – Musiche: Anna Rice – Montaggio: Jack Thornton – Paese: Irlanda, Lussemburgo – Produzione: Hell’s Kitchen Films, Hell’s Kitchen International, Joli Rideau Media – Durata: 89 min – Anno: 2025 – Festa del Cinema di Roma, 20/10/2025





