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Vita da gallina, una lente sul mondo umano e animale

Alla Festa del Cinema di Roma approda “Hen”, un film girato dal punto di vista di una vitale ed eroica gallina che lotta per la propria indipendenza e scruta il mondo umano con sospetto insegnandoci a vedere le nostre fragilità.

Se ad Alice nella città è stato presentato Good Boy, un horror impostato dal punto di vista di un cane, anche alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Progressive Cinema vi è un equivalente: stiamo parlando di Hen, il film del regista ungherese György Pálfi, girato in Grecia dalla prospettiva di nient’altri che una gallina. Respinta dall’allevamento intensivo in cui era nata in quanto nera, la protagonista di questa storia riesce a fuggire e si ritrova ad affrontare una serie di rocambolesche ordinarie avventure. L’effetto comico è assicurato dalla dimensione surreale che lo scontro tra gallina e la realtà esterna produce, mentre il dramma viene vissuto con sconcerto e inconsapevolezza dall’alterità animale che osserva da fuori un’umanità alla deriva e corrotta, le cui conseguenze sono brutali. Vengono affrontate tematiche sociali forti come il traffico di esseri umani e l’immigrazione e valorizzato il coraggio di opporsi alla corruzione e ricominciare da capo in seno all’onestà.

Tra road movie, commedia nera e dramma sociale, Hen vince la sfida di rendere appassionante questa storia non umana e porta a empatizzare profondamente con questa protagonista singolare, che prima si trova di fronte al dramma della morte, poi scopre l’amore, successivamente lo perde e infine matura il desiderio di una maternità. Dunque abbiamo un dramma esistenziale, una love storie, una storia di sopravvivenza e un racconto di formazione con in fine il raggiungimento della propria maturità. Un personaggio complesso ed espressivo, irresistibile e sfaccettato che conferma il potenziale dei film incentrati sul mondo animale. Indagare l’umano attraverso l’animale diventa uno strumento di riflessione e nuova consapevolezza, dal momento che a volte estraniarsi e osservare la realtà con sguardo nuovo e innocente è il metodo migliore per sviluppare un pensiero critico autentico.

In realtà per “interpretare” la gallina protagonista si è ricorso a ben otto galline ungheresi, di nome Eszti, Szandi, Feri, Enci, Eti, Enikő, Nóra e Anett.. La regia è molto efficace, dinamica, sicura. Gli effetti della CGI sono ridotti all’essenziale e usati solo per quelle scene dove erano indispensabili per evitare violenze fisiche agli animali e non è mancata la supervisione di un medico veterinario per garantire il rispetto di un’etica che tutelasse il loro benessere. Molte riprese sono dal basso ad altezza gallina per amplificare la connessione emotiva con la dimensione animale. Ironia e dramma si mescolano con una forza dirompente e una sensibilità accorta verso i diritti animali si fa strada nel cinema europeo, rivendicando il desiderio della gallina di covare le uova e sottolineando lo stress che deriva dal vedersele sottratte, al punto da generare una concatenazione di cause-effetti atroce.

Presentato precedentemente in anteprima mondiale in concorso al Toronto International Film Festival 2025, Hen è un film di denuncia, che fa riferimento alla bestialità del mondo umano ma anche alla crudeltà riservata agli animali. Un survival movie audace e intelligente, originale e avvincente. Ostacoli su ostacoli per affermare la propria natura di gallina e scoprire se stessa.

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Hen – Regia: György Pálfi – Sceneggiatura: György Pálfi, Zsófia Ruttkay – Con: Yannis Kokiasmenos, Maria Diakopanayotou, Argyris Pandazaras, Antonis Kafetzopoulos, Antonis Tsiotsiopoulos – Montaggio: Réka Lemhényi – Fotografia: Giorgos Karvelas – Produzione: Pallas Film, View Master Films, Twenty Twenty Vision – Paese: Grecia, Ungheria, Germania Durata: 96 min – Festa del Cinema di Roma 16 ottobre 2025

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