Il film di Paolo Virzì come vedetta dei tempi alla Festa del Cinema di Roma
Cominciamo a capire il sentimento che pervade questa XX Festa del Cinema di Roma: tra gestione delle patologie e sofferenze maniacali, in un paio di pellicole programmate nelle prime giornate, ecco servito il cuore pulsante di questi tempi arroganti.

Valerio Mastandrea e Valeria Bruni Tedeschi in “Cinque secondi” – © Web
Non sfugge al milieu l’ultimo film di Paolo Virzì, Cinque secondi, proiettato oggi nella terza giornata.
Il regista livornese già aveva cominciato ad imbracciare la chiave metaforica di lettura del periodo attraverso il precedente di Siccità di pochi anni fa, persistendo sul tema in qualche passaggio –sia pure privilegiando il pedale comico- del suo successivo Un altro ferragosto.
Questa volta la percussione narrativa si ripete prendendo spunto dalla figura di Adriano (Valerio Mastandrea), un avvocato che si è rintanato in una dimora abbandonata, a gestire in solitaria la propria ostilità verso il mondo. La scelta misantropica però non è esattamente originata da una distorsione della psiche, piuttosto da un evento molto traumatico che ha determinato la morte della figlia Elena e per via del quale verrà incolpato, con tanto di strascico giudiziario (che rappresenta un piano narrativo di una certa consistenza all’interno della narrazione)
La dimora di residenza prescelta per riparare dal mondo e dalle sofferenze che verranno lentamente dischiuse, era una stalla all’interno di una antica proprietà nobiliare della famiglia dei conti Guelfi. Intorno ai ruderi di quella antica magione, un fondo agricolo segnato dal tempo e dall’abbandono, con le colture inaridite.
La sua scorbutica esistenza viene sconvolta dal sopraggiungere di un gruppo di ragazzi, tutti laureati nelle discipline agricole, pronti a versare il proprio entusiasmo nella rinascita dei vigneti abbandonati. Occuperanno disordinatamente gli ambienti, sistemandosi in sacchi a pelo e lasciando imperversare tutta la loro entropia giovanile tra quegli ambienti in disuso.
I primi approcci registrano una inevitabile conflittualità tra l’uno e gli altri, ma lentamente nella dinamica della convivenza forzata si fa spazio ciò che maggiormente difetta nei nostri tempi: la voglia di ascoltare l’altro e di trovare il punto di caduta tra le diverse caratterialità ed esigenze. Giorno dopo giorno la solitudine testarda di Adriano si allenta, fino a che non tarderà a lasciarsi coinvolgere nelle gioiose espressività dei giovani.
Il gruppo di ragazzi è capitanato da Matilde Guelfi, (Galatea Bellugi), l’ultima discendente della proprietà. È incinta e il tempo naturale della sua gestazione, scandirà lentamente la rinascita alla vita del rude protagonista, insegnandoli che c’è un tempo per tutte le cose. Anche per nascere, oppure per far rifiorire l’esistenza umana o la vita delle piante. Con l’esperienza della maternità della giovane Matilde, Adriano risveglia progressivamente la sua vocazione paterna, umiliata dalla tremenda esperienza vissuta con la prima figlia e sospesa nel difficile rapporto con il figlio più piccolo Matteo.
La trama, come ci abituato Paolo Virzì nelle sue precedenti pellicole alterna sapientemente passaggi narrativi di alta densità ad altri di arruffata e ingorda leggerezza. Un cast perfetto, gestito con la saggia e prudente accortezza di sempre, in cui compaiono anche Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo di assistente e amica di Adriano, ma soprattutto di complice positiva nel risveglio alla vita di Adriano e l’ex magistrato, nonché scrittore di successo Giancarlo De Cataldo, nella veste che ha appena dismesso di giudice.

Galatea Bellugi in “Cinque secondi” – © Web
Il film -che non si può che consigliare calorosamente (come calorosa è stata l’accoglienza della platea odierna alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma)- uscirà in tutte le sale a partire dal 30 ottobre.
__________________
“Cinque secondi” – Regia Paolo Virzì – Sceneggiatura Francesco Bruni, Carlo Virzì, Paolo Virzì – Con Valerio Mastandrea (Adriano), Galatea Bellugi (Matilde Guelfi), Valeria Bruni Tedeschi (Giuliana), Ilaria Spada (Letizia) – Direttore della fotografia Luca Bigazzi – Montaggio Jacopo Quadri – Scenografia Sonia Peng – Costumi Ottavia Virzì – Musica Carlo Virzì – Produttori Marco Belardi, Benedetto Habib, Fabrizio Donvito, Marco Cohen, Daniel Campos Pavoncelli, Ester Ligori – Produzione Greenboo Production, Indiana Production, Motorino Amaranto, Vision Distribution – Distribuzione Vision Distribution (Italia) – Festa del Cinema di Roma 17 settembre 2025





