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Moda e pittura: ritratto dell’atto creativo

È stato presentato alla Festa del Cinema di Roma ‘Moss & Freud’ con Derek Jacobi e Ellie Bamber, incentrato sull’esperienza di Kate Moss come modella dell’affermato ritrattista Lucian Freud.

La moda incontra l’arte figurativa. Il pop la solennità dei grandi autori. È un incontro insolito ma reale quello che ci propone Moss & Freud, con protagonisti Derek Jacobi e Ellie Bamber nei ruoli rispettivi del famoso pittore Lucian Freud e della top model Kate Moss. La celebre modella all’apice della fama scelse di posare per il grande ritrattista e nipote di Freud sottoponendosi a nove mesi di disciplina e mettendo da parte impegni lavorativi ed eventi.

Derek Jacobi e Ellie Bamber

Ne nacque Naked Portrait 2002, un’opera controversa che ritrae Kate Moss distesa nuda su un letto incinta della figlia. I toni sono dorati e l’impatto è forte per il crudo realismo, sottolineato nel film dallo sconcerto della protagonista. L’arte di Freud non edulcorava né estetizzava, piuttosto rappresentava il precario e le imperfezioni, così come il conflitto tra apparenza e realtà. Fu fondamentale per lui raffigurare Kate nella sua ordinarietà, bellissima ma umana, diversamente dal resto del mondo che vedeva solo la divinità.

Chi è Kate in Moss & Freud? La donna moderna, quella che dipingeva Tamara de Lempicka. Colei che si destreggia al volante, colei che fuma con la disinvoltura di chi ha in pugno il mondo,. Una giovane donna che divora la vita con dissolutezza e voracità e che afferma la propria emancipazione anche attraverso la propria sensualità. A contrapporsi alla sua follia inebriante ci sono la stasi e il rigore dell’arte, Se il fremito di vita di Kate è dirompente e fisico, quello dell’arte è delicato, sottile, poetico, proprio come questo film, uno spiraglio elegante di bellezza, un respiro leggiadro nel silenzio di una stanza adorna di meraviglie. Questo non significa che il film non attinga a un linguaggio incisivo e moderno. Infatti la raffigurazione del mondo della moda comporta scelte stilistiche in grado di rappresentare lo sfavillante regno dell’esteriorità. Su musiche pop un ritmo avvincente e un’estetica da raffinato video clip musicale tracciano il ritratto della quotidianità di Kate Moss.

La presenza di Derek Jacobi, insigne attore di teatro e cinema, amplifica il valore del film, rendendosi necessaria a esprimere la complessità di un uomo rigoroso, severo ma anche appassionato e animato da un sincero amore per la vita e per l’atto creativo. L’intensità del suo sguardo penetrante permette allo spettatore infatti di perforare i muri dell’anima del personaggio, di inabissarsi in profondità che sconfinano in una dolcezza e timidezza goffa e disarmante e soprattutto di leggere nei suoi occhi lo stupore vivace e indomabile per l’incanto della vita, dell’arte e dell’umanità. Uno sguardo quello del suo Lucian Freud che cerca di captare tutto, di assorbire e restituire sulla tela l’immensità di quanto ha letto nelle sfumature della realtà.

Ellie Bamber incarna la bellezza sfacciata, sensuale ma anche il dissidio interiore di una donna che si sente relegata a un ruolo di facciata. Attraverso l’arte di Lucian lei ricerca la verità della sua persona, che in effetti le è ignota e che faticherà a riconoscere. Insicurezze e traumi la turbano costantemente e la bravura della Bamber è interpretare molto bene questa dicotomia tra fragilità e charme disincantato da femme fatale. Ambivalente anche la percezione che il mondo ha di lei come professionista: musa o artista? Colei che ispira o colei che porta un proprio punto di vista nella creazione artistica? Moss & Freud si addentra in molte questioni estetiche, in particolare si interroga su quale sia il momento in cui quella promessa di felicità propria dell’atto artistico si realizza e la individua nel processo creativo anziché nel risultato finale, evidenziando quanto questo percorso in divenire sia l’essenza stessa dell’arte e abbia influito positivamente sulla vita dei personaggi.

Derek Jacobi e Ellie Bamber

Una storia d’amicizia ispirata a delle persone reali, con qualche cambiamento cronologico volto probabilmente a sottolineare con maggior forza l’impatto che Lucian Freud ebbe sulla vita di Kate Moss. La regia di James Lucas è introspettiva e sobria, intimista e solenne, austera ma anche energica e dinamica nei momenti che lo richiedono, seducente e riflessiva, sensibile e formalmente interessante. Uno stile il suo capace di trasmettere quella sensazione di cura del dettaglio e attenzione al proprio soggetto che un vero ritrattista mette nel suo lavoro.

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Moss & Freud – Regia: James Lucas – Sceneggiatura: James Lucas – Con: Derek Jacobi, Ellie Bamber, Tim Downie, Jasmine Blackborow, Will Tudor, Lauren O’Hara, Amber Lily Butterworth – Fotografia: Maria Ines Manchego – Montaggio: Nick Carew – Musiche: Karl Steven – Produzione: GFC Films, General Film Corporation, Head Gear Films, Metrol Technology – Paese: Gran Bretagna – Durata:100 min – Festa del Cinema di Roma 16 ottobre 2025

Fonte immagini: ©Web

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