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Addio a Diane Keaton, l’eleganza ribelle di Hollywood

Addio alla diva anticonformista che ha trasformato l’ironia in stile di vita.

Si è spenta all’età di 79 anni, nella sua casa di Beverly Hills a Los Angeles, Diane Keaton, la più “europea” tra le dive del cinema americano per stile, cultura ed eleganza. Attrice versatile e icona di un fascino discreto e anticonvenzionale, Keaton ha attraversato oltre cinque decenni di storia del cinema, lasciando un’impronta indelebile.

Fu Francis Ford Coppola a intuirne il talento, affidandole il ruolo di Kay Adams, la giovane moglie di Michael Corleone (Al Pacino) nella saga de Il Padrino (1972–1990). Ma la consacrazione arrivò con Woody Allen, suo compagno nella vita e sullo schermo, che la volle protagonista di capolavori come Provaci ancora SamIl dormiglioneAmore e guerraManhattan e soprattutto Io e Annie, film che le valse l’unico Oscar della carriera.

Dotata di un’ironia elegante e mai sopra le righe, disse a proposito di Woody Allen: «Anche se ci eravamo lasciati due anni prima di girare “Io e Annie”, ero ancora la complice di Woody . Non so spiegare perché continuassimo a funzionare. Forse, come un vecchio divano, eravamo comodi l’uno per l’altra”». Seppe passare con naturalezza dalla commedia al dramma, lavorando anche con Warren Beatty in Reds (1981), dove interpretò la giornalista e scrittrice Louise Bryant, raccontando con i suoi articoli la rivoluzione bolscevica, ruolo che le portò una nuova candidatura all’Oscar.

Negli anni successivi tornò a collaborare con Allen in Crimini del cuore (1986) e Radio Days (1987), per poi affermarsi come protagonista di una lunga serie di ruoli femminili memorabili da Il club delle prime mogli fino al suo esordio alla regia con Eroi di tutti i giorni (1995).

Diane Keaton fu anche un’icona di stile inconfondibile: prima attrice della Hollywood postmoderna a indossare abiti maschili con naturale eleganza, giacche ampie, camicie bianche, cravatte e pantaloni anticipò le “it girls” contemporanee e divenne simbolo di un femminile libero, ironico e ribelle.

Un’artista capace di attraversare il tempo e di reinventarsi. Con il suo cappello, il suo sorriso obliquo e quello sguardo pieno di curiosità per la vita, Diane Keaton ci lascia un’eredità di libertà e intelligenza. Un’eleganza che non ha mai avuto bisogno di compiacere, ma solo di essere, restando sempre fedele a se stessa, viaggiando nel tempo.

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