Al debutto al Play Iubilaeum, “L’uomo migliore: il sogno di Achille e Patroclo” parte dalla reinterpretazione moderna di Madeleine Miller per analizzare i due eroi mitici
«Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi» Pochi libri hanno di recente toccato la coscienza collettiva, la cultura pop e i cuori del giovane pubblico letterario quanto La Canzone di Achille di Madeleine Miller.
Il romanzo young adult è una rilettura modernizzata e alleggerita dell’Iliade, incentrata non tanto sulle battaglie, la ricerca di gloria e l’eroismo, ma su un amore che dopo millenni suscita ancora curiosità, fascinazione e un forte affetto. Una caratteristica fondante dell’interpretazione che Miller compie dei due eroi, tuttavia, è la loro giovinezza: una scelta narrativa non solo fedele al mito, ma volta a evidenziare la delicatezza della loro storia d’amore e l’iniquità delle loro fine. Ed è essendo a conoscenza di tale dettaglio che la decisione della rappresentazione di L’uomo migliore: il sogno di Achille e Patroclo di far interpretare i due eroi – parzialmente – da attori maturi si profila come una visione forse ancora più interessante.
“L’uomo migliore” è rappresentato come parte della rassegna Play Iubilaeum, nell’incantevole spazio del Parco Talenti, alla luce distante di un eclisse lunare. Si tiene in un palcoscenico quasi spoglio, che i due protagonisti, Andrea Nicolini e Davide Lorino, hanno il compito non semplice di riempire completamente. Interpretano due scalpellini, che hanno il compito di realizzare la lapide che commemorerà i due eroi caduti in battaglia. Una lapide unica, per due eroi uniti dall’amore, le cui ceneri vengono mescolate in un’eterna vicinanza.
I due scalpellini si fanno coinvolgere dal loro lavoro, dalle vicende importanti di cui sono distanti spettatori, interrogandosi nel mentre sulla moralità delle loro azioni e su chi sia più meritevole di essere definito “uomo migliore”, se il guerriero ardimentoso Achille, in cerca di gloria eterna, o il più mite Patroclo. Provano le loro armature, vivono una vera e propria esperienza extracorporea, mentre il lavoro procede tra le loro mani.
Lo spettacolo si sviluppa in modo essenziale, scegliendo di concentrarsi principalmente sulla rilettura dei momenti salienti dell’Iliade, che però da soli faticano a sostenere l’intero impianto narrativo. L’unico elemento esterno a intervenire nella scena è rappresentato da voci fuori campo trasmesse dagli altoparlanti: Teti, madre di Achille, interpretata da Laura Lattuada, divisa tra l’amore per il figlio e il dolore del destino; e Priamo, con la voce di Sebastiano Lo Monaco, re di una città sull’orlo della distruzione.
Va naturalmente encomiato il carisma degli attori protagonisti, vecchi e giovani allo stesso tempo. La chimica tra Nicolini e Lorino è aggraziata e immediata, con un discreto equilibrio tra la pompa dovuta ai grandi eroi del passato, la delicatezza degli artisti del presente, e il peso di una vita di imprese. Al di là della prova attoriale, L’uomo migliore: il sogno di Achille e Patroclo si muove con passo misurato, lasciando talvolta la sensazione di un potenziale narrativo non pienamente espresso. Una sceneggiatura che affascina per le sue premesse, ma che avrebbe potuto osare di più nel dar forma a una storia così intensa.
Rimane un copione di buone premesse, basato su un’idea stimolante, con un finale che non può non commuovere
______________________________
L’uomo migliore: il sogno di Achille e Patroclo – di Alberto Bassetti – regia e spazio scenico di Tommaso Garré – con Andrea Nicolini e Davide Lorino – musiche di Dario Arcidiacono – voce di Teti di Laura Lattuada – voce di Priamo Sebastiano lo Monaco – luci di Giuseppe Filipponio – consulenza ai costumi di Donatella Giannettino – assistente alla regia Alberto de Gaspari – assistente di produzione Massimiliano Nicodemo – foto di scena di Irene Mori – produzione Zerkalo – Festival Play Iublileum 7 settembre 2025