Dalla celebrazione di Milena Canonero , all’unico film italiano in concorso “Le bambine”, fino all’attesissima serie The Dial
Milena Canonero, leggendaria costumista italiana quattro volte premio Oscar, è stata celebrata alla 78ª edizione del Locarno Film Festival con il prestigioso Vision Award. Autrice dei costumi di capolavori come Barry Lyndon, Arancia Meccanica, Shining, Marie Antoinette e Grand Budapest Hotel, Canonero ha collaborato con maestri del cinema come Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Sidney Pollack e Wes Anderson. Considerata una vera icona italiana a Hollywood, al pari del suo produttore prediletto Dino De Laurentiis, la Canonero, che compirà 80 anni a gennaio, ha voluto dedicare il premio alla grande storia del cinema, di cui è protagonista indiscussa.

Le bambine
Le bambine, unico film italiano in concorso per il Pardo d’Oro al 78° Locarno Film Festval, è scritto e diretto dalle sorelle Valentina e Nicole Bertani, già rivelatesi nel 2022 con La timidezza delle chiome e coprodotto dalla Televisione Svizzera e da Rai Cinema. Ambientato nel 1997, il film è un’opera di grande libertà creativa, che rompe gli stereotipi sull’identità di genere e mette in scena la ribellione e il desiderio di riscatto di Linda, una bambina di otto anni, cresciuta tra una nonna ricchissima e una madre affascinante quanto pericolosa. Sarà l’incontro con due coetanee, le sorelle Azzurra e Marta, a insegnarle cosa significa davvero “essere una bambina”: tra ginocchia sbucciate e lividi invisibili, Linda intraprende un percorso di autodeterminazione e libertà.
Le bambine è una commedia intensa e tenera, una metafora sul diventare sé stessi. Un film potente, soprattutto per le madri – e forse, un film che tutte le mamme dovrebbero vedere. Brillano con la loro istintiva bravura nel cast libere come il vento Mia Ferricelli, Agnese Scazza e Petra Scheggia.
E a proposito di giovani al Festival fuori concorso si accendono i riflettori anche per Marcel Barelli premiato con il Kids Award dove ha presentato il suo primo lungometraggio d’animazione dal titolo Mary Anning, chasseuse de fossilesdedicato alla paleontologa britannica che nei primi decenni dell’ottocento ha rivoluzionato la nostra percezione della preistoria dedicando il suo lavoro proprio ai giovani. «Lei fa parte ancora oggi del mio immaginario di bambino. È stata la prima ad individuare e trovare fossili importanti che hanno rivoluzionato la storia della scienza», ha dichiarato il regista.
Fuori concorso anche l’ultimo film di Giulio Base dedicato alla figura del traditore Giuda attraverso lo studio di antichi e moderni testi che provano a chiarirne la personalità.

The Dial
Questa sera, nella splendida cornice di Piazza Grande a Locarno – autentico tempio del cinema – il pubblico in cerca di refrigerio potrà assistere in anteprima ai primi due episodi di The Dial, l’attesissima serie diretta da Jean-Stéphane Bron. Documentarista da sempre attento alle dinamiche del potere, Bron torna a indagare i meccanismi nascosti delle grandi decisioni internazionali, svelando il volto meno visibile e spesso più inquietante della politica globale. The Dial è un thriller diplomatico avvincente, ambientato dietro le quinte, tanto ovattate quanto cariche di tensione, di un summit internazionale sull’energia nucleare iraniana. Un intricato gioco di strategie, alleanze precarie e scelte decisive si consuma lontano dai riflettori, dove ogni parola può diventare una minaccia e ogni gesto cambiare il corso della storia.