Il Rigoletto approda al Teatro India di Roma, ma non è quel che sembra
Nell’articolato programma estivo della rassegna India città aperta trova spazio anche l’opera, genere ormai lontano dai fasti del passato, che ad oggi è spesso snobbato e relegato al rango di Cenerentola delle arti. Per provare a far conoscere questo storico linguaggio al pubblico contemporaneo -perlopiù a digiuno di arie, intermezzi e recitativi- è nato il concept Operai all’opera. Lasciati in soffitta i costumi d’epoca, a raccontare la trama dei capolavori della lirica è una popolarissima squadra di operai, che nella finzione stanno allestendo proprio gli spettacoli in questione, senza però sapere bene di cosa essi trattino. Spetterà ad uno di loro spiegare lo svolgimento degli eventi, mentre la brigata si esercita a recitare in prosa ogni episodio dell’opera, provando a renderne il linguaggio più semplice, diretto e fruibile dalla “gente comune”.

I buoni propositi non mancano in questa rilettura leggera e “caciarona” di Rigoletto, pensata per rendere l’opera più accessibile e godibile. Le battute alleggeriscono i toni drammatici, ma a lungo andare risultano un po’ ripetitive e poco inventive. I personaggi comici creano empatia, anche se l’equilibrio tra umorismo e prevedibilità non sempre funziona. Il taglio regionalizzato, pur coerente, a tratti scivola nella commedia dialettale, rischiando di semplificare l’opera. Una proposta coraggiosa e popolare, con qualche limite, ma capace di avvicinare un pubblico più ampio al repertorio classico.
Più riuscita è la scelta di inserire, tra uno sketch e l’altro, le arie più celebri, dopo averle ovviamente spiegate e motivate nel contesto della trama. Sicuramente qui si riesce nell’intento di alfabetizzare il grande pubblico sul significato dell’opera verdiana: solo una minima parte di chi conosce Questa e quella per me pari sono, Sì vendetta tremenda vendetta, e soprattutto La donna è mobile sa effettivamente cosa esse vogliano dire, come siano collegate alla vicenda narrata e quanto siano portatrici di valori (o di disvalori, come nel caso dell’ultimo brano citato). Un altro elemento positivo è la bravura nell’esecuzione da parte dell’orchestra diretta dal M° Francesco Leineri, con un adattamento fedele allo spirito del compositore di Busseto.
In definitiva, il format ideato da Fabio Morgan e realizzato da E45 in collaborazione con La Città Ideale può essere efficace nella sua missione di diffondere la conoscenza dell’opera anche ai “profani”; dopo l’adattamento della Turandot l’anno scorso, questo Rigoletto rivisitato è tutto giocato su dei toni forzatamente alleggeriti, immaginando pure un finale alternativo a quello originale, non più tragico ma con un’idea surreale di riscatto che tira in ballo persino Kill Bill di Tarantino.

Anche considerando la funzione educativa, forse questo eccessivo sdrammatizzare pregiudica il messaggio stesso dell’opera, senza peraltro compensare con picchi di originalità comica, portando a una generale banalizzazione espressiva. Certamente, la complessità intrinseca del capolavoro di Verdi non aiuta la trasposizione in una forma così distante da quella in cui era stato concepito, nonostante vengano trattati temi anche molto attuali. Vedremo se i prossimi adattamenti di Operai all’opera saranno in grado di risultare fruibili senza snaturare troppo lo spirito e gli intenti dell’autore.
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Operai all’Opera – Riscrittura e direzione musicale: M° Giordano Maselli Drammaturgia: Matteo Cirillo, Emiliano Morana, Fabio Morgan Regia: Fabio Morgan Con gli attori: Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Diego Migeni, Emiliano Morana, Francesca Pausilli, Gioele Rotini, Cantanti lirici: Michele Migliori – baritono, Alexandru Tiba – tenore, Federica Raja – soprano – Orchestra diretta dal M° Giordano Maselli Francesca Duca – flauto, Nicolò Nori – clarinetto, Misael Di Francesco – corno francese, Veronica Bigliani – pianoforte, Fabio Cuozzo – percussioni, Leony André Delgado Escobar – violino, Michela Marchiana – viola, Rachele Pugliano – violoncello, Camilo Calarco Pardo – contrabbasso – Teatro India 18 luglio 2025