Cerca

Parole che restano: Il Palatino saluta Letterature Festival 2025

Tra letture e musica, il Festival rende omaggio a Pier Paolo Pasolini e chiude il ciclo romano, rivolgendosi a Ostia per il gran finale

Con una grande serata ricca di voci, emozione e partecipazione, il Letterature Festival 2025, mercoledì 16 luglio si è simbolicamente accomiatato dallo Stadio Palatino, sede storica della manifestazione, per l’ultima volta in questa edizione. La sesta serata, svoltasi in un’atmosfera intensa e coinvolgente, ha celebrato la parola scritta e orale in tutte le sue forme, portando sul palco quattro grandi nomi della scena letteraria contemporanea: Vivian Lamarque, Eshkol Nevo, Nadia Terranova e Azar Nafisi. Ed anche questa, come altre, è una serata che riporta alla mente un grande della letteratura italiana, nel cinquantenario della sua scomparsa: Pier Paolo Pasolini.

Letterature Festival 2025 – Vivian Lamarque

Ad aprire l’incontro è stata la direttrice Simona Cives, con un discorso di ringraziamento che ha coinvolto tutti i protagonisti del Festival: dagli autori e le case editrici, al gruppo musicale Mokadelic, che con le sue sonorità ha accompagnato le letture e contribuito a costruire l’atmosfera ormai riconoscibile della rassegna. Non sono mancati i ringraziamenti al Parco Archeologico del Colosseo, che ogni anno accoglie l’evento, all’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale – nella persona di Massimiliano Smeriglio – al direttore Artistico Fabrizio Arcuri, alla RAI, ai collaboratori tutti e soprattutto al pubblico, che anche in questa occasione ha gremito ogni posto disponibile, fino a sedersi a terra lungo i corridoi d’accesso.

La direttrice ha infine salutato il pubblico con un arrivederci non nostalgico, ma carico di prospettiva: l’appuntamento è già fissato per il 2026, con la XXV edizione, segno della continuità di un progetto culturale che Roma e l’Italia intera non vogliono – e non possono – perdere.

Una nota malinconica ha accompagnato il ricordo della serata dedicata ad Andrea Camilleri, purtroppo annullata per maltempo. Ma il successo delle altre serate, e in particolare di questa, ha confermato ancora una volta la centralità e il valore del Festival.

Vivian Lamarque, voce poetica tra le più riconoscibili del panorama italiano, ha aperto le letture,  rendendo omaggio a Pier Paolo Pasolini. Con una selezione di testi da E intanto la vita? e altri componimenti, Lamarque ha dato voce non solo alla figura di Pasolini, ma a una lunga galleria di poeti e intellettuali che hanno segnato la nostra memoria culturale. I suoi versi, come sempre capaci di unire delicatezza e profondità, hanno toccato corde intime nel pubblico.

A seguire è salito sul palco lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, tra i più noti a livello internazionale. La sua lettura di un inedito, dal titolo ספוילר – Spoiler, ha mantenuto alta l’attenzione con un racconto denso, emotivamente carico, che ha lasciato il pubblico sospeso, assorto nei ritmi della narrazione.

La parola è poi passata a Nadia Terranova, che ha dato vita a un intenso momento di riflessione attraverso la lettura di brani da Considerate Penelope, in cui la figura mitica viene riletta in chiave attuale e femminile. Terranova ha saputo restituire al pubblico una voce forte, inquieta e necessaria, parlando di attese, identità e trasformazione.

La chiusura della serata è stata affidata a Azar Nafisi, autrice e docente iraniano-americana nota in tutto il mondo per Leggere Lolita a Teheran. Dal suo ultimo lavoro Back to the Republic of Imagination – Ritorno alla Repubblica dell’immaginazione, la Nafisi ha proposto un’appassionata lettura che si è trasformata in un vero e proprio grido civile contro le libertà negate, in particolare nel suo paese d’origine. Il suo intervento ha profondamente colpito il pubblico, che l’ha accolta in un silenzio denso e carico di empatia.

Con questa intensa serata, il Letterature Festival ha salutato lo Stadio Palatino, congedandosi da una sede che per anni ha fatto da cornice alla manifestazione.

Ma il Festival non si conclude qui: la settima e ultima serata si terrà il 19 luglio a Ostia, in Piazza dei Piroscafi, e vedrà protagonista Nicola Lagioia, con la lettura del suo lavoro La guerra come malattia della specie. La mutazione antropologica come condanna. Un epilogo che allargherà lo sguardo oltre Roma, verso nuovi spazi e nuove riflessioni.

Letterature Festival 2025 – Azar Nafisi

Questa conclusione “in trasferta” darà ulteriore forza a un Festival che ha dimostrato di sapersi rinnovare, parlando a pubblici diversi, allargando i suoi confini simbolici e reali. La XXIV edizione del Letterature Festival ha saputo unire la memoria – con l’omaggio a Pasolini – alla denuncia del presente e alla proiezione verso un futuro che chiede sempre più spazi di riflessione, condivisione e parola.

_____________________________________

XXIV edizione di Letterature Festival Internazionale dal 8 al 19 luglio al Parco Archeologico del Colosseo

In copertina – Eshkol Nevo – Foto di @Grazia Menna

error: Content is protected !!