Tra pause sospese e non-sense, un rebus emotivo per l’ultima serata del Dominio Pubblico Youth Fest 2025
Nell’ultima serata di Dominio Pubblico Youth Fest, la Sala Oceano del Teatro India ha accolto con entusiasmo L’Anatra sull’Arancia, studio teatrale firmato e interpretato da Michele Montironi, insieme a Gaia Ravina e Vittoria Salamone. Una sala piena e partecipe ha seguito lo spettacolo tra risate e momenti di sospensione, dimostrando interesse e apertura verso una proposta teatrale che si muove ai margini del senso, in un gioco di equilibri fragili tra l’assurdo e l’intimità.

Montironi, giovane autore e regista, si conferma una voce che guarda al teatro di ricerca con uno sguardo personale e provocatorio. Il suo approccio drammaturgico predilige l’ellissi, la frattura narrativa, la contaminazione tra comico e perturbante. Il risultato è uno spettacolo che pone lo spettatore in una condizione di continuo slittamento: si ride, ci si perde, si prova empatia e insieme straniamento.
Al centro della storia, la figura di un uomo ai margini, sognatore e deriso, che organizza il rapimento – reale o immaginato? – di una donna che ama, sacrificando nel processo un’amicizia e forse anche la sua stessa lucidità. Una storia che procede per immagini, frammenti, divagazioni, e che sembra trovare forza proprio nel suo non volersi spiegare.
La recitazione dei tre protagonisti in scena è sentita e ben calibrata: i toni si modulano con intelligenza, e non manca una certa ironia nel gestire i passaggi più paradossali. Tuttavia, lo spettacolo risente di pause e silenzi eccessivamente prolungati, che sembrano più funzionali ad allungare i tempi che non a creare tensione drammaturgica. Se in alcuni momenti questi vuoti generano attesa, in altri risultano disorientanti, rallentando il ritmo e appesantendo la visione.
L’impressione generale è quella di un lavoro ancora in fase di esplorazione – coerente con la forma “studio” – ma capace di porre domande reali, soprattutto sul rapporto tra immaginazione e realtà, desiderio e disillusione. È anche una riflessione sul protagonismo maschile, sulla frustrazione e sulla volontà di affermazione di chi si sente invisibile. Non a caso, il finale resta aperto, come a sottolineare che una soluzione forse non esiste, o non è rilevante.
Il pubblico presente ha seguito con attenzione, reagendo con risate nei momenti comici e tributando un lungo applauso alla compagnia. È il segno che questo tipo di proposta, seppur complessa, trova spazio e ascolto in un contesto come Dominio Pubblico, da sempre attento alle nuove voci e alle sperimentazioni.

Con quest’opera Montironi conferma la sua ricerca di un teatro che non dà risposte ma apre varchi. E se talvolta ci si perde, è forse proprio lì – in quella perdita di senso – che si annida la possibilità di vedere qualcosa di più vero.
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L’Anatra sull’Arancia – Rassegna “Dominio Pubblico Youth Fest”, studio teatrale di Michele Montironi, con Michele Montironi, Gaia Ravina, Vittoria Salamone, assistenza tecnica Gennaro Madonna, contributo vocale Giovanni Conti e Leonardo Di Pasquale, con il sostegno di 369gradi e Carrozzerie n.o.t. , – Teatro India 29 giugno 2025
Foto di ©Grazia Menna