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“Le forme dell’amore”, rassegna teatrale al Teatro Elettra di Roma

30 Giugno @ 21:00 13 Luglio @ 21:00 CEST

D’estate il teatro non va in vacanza! Al Teatro Elettra, a due passi dal Colosseo, la prima edizione di una rassegna dedicata a tutte le forme dell’amore, con dieci spettacoli da tutta Italia.

Dieci spettacoli che declinano, ognuno a modo suo, il concetto universale di amore. Al Teatro Elettra, con la collaborazione de “Gli indecisi” e “Mentite spoglie associazione teatrale”, la prima edizione di una rassegna teatrale che vedrà la partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia. La serata di premiazione, condotta da Francesco Leone de “Gli indecisi” (nella foto), si svolgerà il 13 luglio con la presenza di ospiti quali La Franca Miseria, Max Lavanga, Alberto Girini. 

Si parte lunedì 30 giugno con “Lasciarti andare”, scritto da Antonio Mocciola per la regia di Danny Di Diomede: due brevi monologhi interpretati da Lorenzo Mereu e Salvo Lupo che, completamente nudi, racconteranno le violazioni dell’intimità del giovane Giacomo Leopardi e di un minatore delle zolfare a inizio 900. Si prosegue martedì 1 luglio con Massimo Stinco, il noto regista toscano mette in scena l’inedito “Intima distanza”, interpretato da Thomas Borgatti ed Enrico Toschi, mentre mercoledì 2 sarà la volta di Emilia Miscio e della sua Compagnia Sogni di Scena con “Notte e Nebbia”, firmato Antonio Mocciola e con in scena Simone Giulietti e Violetta Rogai. Giovedì 3 sarà la volta di “Per fortuna c’è ancora la luna”, progetto di Colorate Alchimie Teatrali diretto da Teresa Polimei; in scena, assieme alla regista, Anita Arena, Anna Betrò, Stefania Cofano e Sofia Vittoria Pasanisi. Venerdì 4 “Il colore del vino e delle nuvole”, con la Compagnia Gli scalognati. In scena, diretti da Sergio Mandato, Eleonora Testi, Silvia Trivisondoli e lo stesso regista.

La seconda settimana comincerà lunedì 7 con “Corrispondenza”, progetto di Marina Leone, che scrive e interpreta il testo assieme a Claudia Mineide per la regia di Martina Dini. Martedì 8 Valeria Bertani porta in scena “Beatrice”, scritto con la collaborazione di Monica Faggiani, mentre il giorno dopo, mercoledì 9, la stessa Bertani sarà protagonista, assieme a Luca Pala, di “Deledda’s revolution”, scritto da Antonio Mocciola per la regia di Diego Galdi, che dirigerà il giorno dopo, giovedì lo stesso Luca Pala, in scena con “Evelyn”, assieme a Luana Catanzaro, Mara Gargiulo e Salvatore Lo Re. Gran chiusura venerdì 11 con “Essere per amare”, con Axel Mottura, Carla Balducci, Barbara Lomello e Laura Cotza, per la regia di Alessandro Falco.

Lo spettacolo vincitore, premiato da un’apposita giuria gestita dal gruppo “Gli indecisi”, farà parte della prossima stagione teatrale del Teatro Eletta.

IL PROGRAMMA:

30 giugno ore 21.00

LASCIARTI ANDARE

di Antonio Mocciola

Con Lorenzo Mereu e Salvo Lupo

Regia di Danny Di Diomede

“Lasciarti andare” è un atto d’amore. 

Con due monologhi serrati e senza veli, Antonio Mocciola affronta il tema dell’amore filiale, con qualche inquieta venatura morbosa.

“Nel mio cattivo stare” è un breve j’accuse di Giacomo Leopardi ai genitori, la cui attenzione inflessibile e implacabile lo rendono, in gioventù, quasi un automa nelle mani di due mostri, e il suo atto di ribellione commuove e spiazza. 

“Nel ventre” vede un “caruso”, giovane minatore siciliano, alla ricerca della madre, sprofondata nel centro della terra durante il tremendo terremoto di Messina del 1908. Il durissimo lavoro del minatore diventa così metafora di una ricerca durissima e profonda di una radice che possa dare un senso ai dolori della vita.

Avvalendosi della regia di Danny Di Diomede e della collaborazione artistica di Giorgia Filanti, Antonio Mocciola scandaglia gli abissi dell’anima umana, delle sue contraddizioni, del bisogno d’amore, della sete d’infinito.

La visione dello spettacolo è riservata a un pubblico adulto

1° luglio ore 21.00

INTIMA DISTANZA

di Massimo Stinco

Con Thomas Borgatti e Enrico Toschi

Regia di Massimo Stinco

Come si può raccontare l’amore? Cosa significa amare? Com’è l’amore fra due omosessuali? 

Liberamente ispirato a “Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli, lo spettacolo racconta di un amore a distanza, un amore che per non diventare soffocante, noioso, fragile, burrascoso viene vissuto da una giovane coppia di omosessuali evitando la convivenza, col preciso accordo di vedersi raramente e di stare lontani anche geograficamente, uno in Italia uno in Germania.  E di continuare ad amarsi, anche profondamente, grazie a questa “intima distanza”.

I due protagonisti si sono conosciuti da bambini e si sono innamorati immediatamente. Un amore puro, com’è quello che provano i bambini. Lo spettacolo ripercorre la loro storia dal primo incontro al campino di calcio fino alla morte di Thomas, attraverso l’allontanamento fisico e geografico, attraverso le moltitudini di lettere, attraverso la morte. 

La visione dello spettacolo è riservata a un pubblico adulto

2 luglio ore 21.00

NOTTE E NEBBIA

di Antonio Mocciola

con Simone Giulietti e Violetta Rogai

Regia di Emilia Miscio

Roma, Ghetto ebraico, 1938. I primi rastrellamenti nazisti seminano il terrore per le vie della capitale. Dalle finestre dell’ultimo piano di un vecchio edificio, Notte (Antonella Formisano) vede spuntare nella finestra di fronte un nuovo vicino, Nebbia (Antonio Frazzoni). Dopo un fugace alterco, i due ragazzi non si vedono più per giorni, finché lui, in una notte estiva di pioggia, non le bussa alla porta trafelato, braccato dai nazisti. Lei lo accoglie in casa, pur con mille diffidenze, affezionandosi a poco a poco a quest’uomo misterioso e introverso che non rivela nulla di sé, se non il terrore di finire in un lager. Uniti dalla musica (Nebbia ha portato con sé solo un’armonica a nocca, Notte sa cantare molto bene), i due ragazzi sfiorano l’amore, finché la ritrosia di lui non scatena in lei un rabbioso dolore per un rifiuto, trasformandola in un’aguzzina a cui lui non riesce più a sfuggire.

Notte e Nebbia, è la locuzione che definiva i prigionieri politici della Germania nazista che durante la Seconda Guerra Mondiale venivano condannati a morte, ma erano ancora in attesa di esecuzione

3 luglio ore 21.00

PER FORTUNA C’É ANCORA LA LUNA

Con Anita Arena, Anna Betrò, Stefania Cofano, Sofia Vittoria Pasanisi, Teresa Polimei

Regia di Teresa Polimei

Lo spettacolo è un viaggio nell’universo femminile. 

Le attrici in scena sono impegnate nella rappresentazione di storie che osservano e sottolineano momenti di vita, evidenziando l’esperienza con uno sguardo particolarmente attento all’amore declinato nelle sue più ampie sfaccettature ed in relazione al vissuto di ogni donna evidenziandone gli aspetti di quotidianità, di allegria, di ironia e di tragedia. 

La musica eseguita dal vivo con il supporto di un chitarrista e di una cantante ne sottolinea gli aspetti salienti.

4 luglio ore 21.00

IL COLORE DEL VINO E DELLE NUVOLE

di Sergio Mandato

Con Sergio Mandato, Eleonora Testi e Silvia Trivisondoli

Regia di Sergio Mandato

Protagonisti un uomo e due donne, “vittime” di un amore inaspettato e, a suo modo, crudele.  Un amore saffico che condanna l’uomo alla solitudine e all’emarginazione. 

7 luglio ore 20.00

CORRISPONDENZA

Ideazione e testo di Marina Leone

Con Marina Leone e Claudia Mineide

Musiche originali di Roberta Bartoletti 

Regia di Martina Dini

È un dialogo a due voci. 

In uno spazio pieno di carte, libri e oggetti, due donne cercano le tracce di una storia d’amore. Sono le lettere, è la corrispondenza attraverso cui Virginia Woolf e Vita Sackville West tra il 1924 e il 1941, hanno legato la loro passione. 

Le protagoniste di questo spettacolo ricreano i momenti più significativi della storia di queste due grandi scrittrici attraverso le confidenze del carteggio mentre s’interrogano su che cosa sia l’amore tra due donne. 

Come inizia, dove avviene, quando succede, in che modo riesce a coinvolgerle così tanto? E come può finire? Sempre domande quando si parla d’amore… 

8 luglio ore 21.00

BEATRICE

di Valeria Bertani

Con Valeria Bertani

Supervisione alla drammaturgia e alla messa in scena di Monica Faggiani

“Beatrice” è un viaggio affascinante nella vita di Beatrice Portinari, la donna amata e che ha ispirato Dante Alighieri, ma che raramente viene raccontata per quello che era realmente: una persona, prima ancora che un’icona. Attraverso i suoi occhi, scopriamo una storia di coraggio, fragilità e umanità, la vita di una donna intrappolata tra le aspettative sociali e il desiderio di affermare la propria identità, in un racconto che intreccia passato e presente con salti temporali che svelano le diverse età di Beatrice e riflettono i suoi pensieri più intimi. Non c’è solo la donna-angelo celebrata nella Divina Commedia, ma una figura complessa, con paure, dubbi, e una forza straordinaria. Parallelismi con la condizione femminile odierna arricchiscono il racconto, gettando una luce contemporanea su temi senza tempo: l’amore, la violenza, l’autodeterminazione e il ruolo della donna nella società. 

“Beatrice” offre un ritratto vibrante e inedito, capace di emozionare e far riflettere. Un invito a scoprire non solo la musa, ma la donna che ha lasciato un segno eterno. 

9 luglio ore 21.00

DELEDDA’S REVOLUTION

di Antonio Mocciola

Con Luca Pala e Valeria Bertani

Regia di Diego Galdi e Antonio Mocciola

La rivoluzione dei Deledda: quella di Grazia, riuscita. Quella di Santus, fallita. Destino opposto per due fratelli anomali, nati in una Sardegna ottocentesca e lontanissima da tutto. 

Di Grazia Deledda si sa troppo poco, o troppo male. Una mite casalinga che ha vinto un Nobel quasi per caso, nel migliore dei casi.

Grazia Deledda è salita sul tetto del mondo con le sue sole forze, contro tutto e contro tutti. 

Santus Deledda, viceversa, non poteva trovare condizioni migliori per nascere. Primogenito di una famiglia più che benestante, nel centro più importante della Barbagia, Nuoro, tante terre a disposizione per il futuro e l’amore totale di una madre devota.

Ma il destino rema contro. Con una dissoluzione pervicace e tenace, Santus annienta le finanze del padre con l’alcool, di cui diventa vittima, e una difficile accettazione della propria natura omosessuale. 

In una oscura casa di cura, leggasi manicomio, Santus ascolta alla radio del trionfo svedese della sorella, fresca di Nobel. La rivoluzione femminile era appena cominciata. Se non avesse avuto la camicia di forza, forse anche Santus avrebbe applaudito.

10 luglio ore 21.00

EVELYN, IL RISCATTO DELLA BELLEZZA

di Diego Galdi

Con Luana Catanzaro, Mara Gargiulo, Salvatore Lo Re e Luca Pala

Regia di Diego Galdi

Milano, 1947, primo dopoguerra. Evelina ha 17 anni, vive in povertà con la madre. L’unica fonte di sostegno per le due donne è rappresentata da Evelina che, spinta dalla madre, fa la modella.

Un ricco playboy, produttore cinematografico, nota la ragazza e se ne invaghisce. 

Invita Evelina nel proprio lussuoso appartamento, la fa bere, ne approfitta. Evelina diventa sua. Trascorrono alcuni anni.

Evelina riesce a sottrarsi al signor Bianco grazie all’incontro casuale con Enrico, uno sceneggiatore povero e idealista che si innamora di lei, al punto di uccidere il produttore.

 Ispirato alla vera storia della modella newyorchese Evelyn Nesbit, antesignana del me too, il testo cerca di indagare il tema della ricerca della bellezza, di cosa identifichiamo come tale, e dell’amore che si spinge fino a diventare desiderio di possesso, specialmente sulle donne. 

Lo spettacolo tenta di scavare nell’animo dei protagonisti, per arrivare a quella che, per ciascuno di loro, rappresenta la propria, unica, ultima, innegabile, verità.

11 luglio ore 21.00

ESSERE PER AMARE – LOVE DIFFERENCE

Con Axel Mottura, Carla Balducci, Barbara Lomello e Laura Cotza

Adattamento testi e regia di Alessandro Falco

Lo spettacolo racconta l’esperienza queer attraverso i 4 attori in scena.

La scoperta del proprio corpo, il rapporto con il mondo esterno, le relazioni familiari, il proprio vissuto, le relazioni amorose…tutte connesse da un filo: accettare e valorizzare la propria differenza per sentirsi liberi di Essere. Quella libertà conquistata che ti permette di Amare.

Teatro Elettra

Via Capo D'Africa, 32
Roma, 00184 Italia
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329 865 8537

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