Il Festival tra glamour, beneficenza e grandi emozioni d’autore
Il glamour ha dominato le ultime giornate del Festival del Cinema di Cannes, culminando con l’attesissima cena di gala dell’amfAR. L’evento benefico, nato trent’anni fa da un’idea di Elizabeth Taylor, ha riunito miliardari e celebrità del jet set internazionale nella cornice esclusiva dell’Hôtel du Cap a Cap d’Antibes, a pochi chilometri da Montecarlo, già in fermento per il Gran Premio di Formula 1.

Duran Duran
Ad accogliere gli ospiti, che ha visto in passato come padrona di casa Sharon Stone, un susseguirsi di volti noti: tra i VIP spiccavano i premi Oscar Spike Lee e Adrien Brody, insieme all’inaspettata apparizione di Kevin Spacey. La serata, tra brindisi e aste benefiche, è stata scandita dall’energia live dei leggendari Duran Duran. Presenti anche alcuni piloti di Formula 1, attesi in gara domenica.
Applausi sinceri, invece, nella sala Lumière del Palais du Festival, per il nuovo film in concorso dei maestri belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne, Jeunes Mères (Giovani madri), che ha commosso il pubblico con un racconto intenso e delicato. Il film segue le storie intrecciate di cinque ragazze incinte, provenienti da contesti sociali differenti, che trovano rifugio nella stessa casa di maternità, condividendo sogni, paure e speranze per i bambini che stanno per venire al mondo. «Abbiamo voluto dedicare questo nostro ultimo film alla speranza, all’amore, alla vita», hanno dichiarato i fratelli Dardenne.
Il Festival, che si concluderà domani sera con l’assegnazione dei premi decisi dalla giuria presieduta da Juliette Binoche, ha presentato tra gli ultimi titoli in concorso The Mastermind, diretto da Kelly Reichardt. Il film, un poliziesco ambientato nell’America dei primi anni Settanta con protagonista Josh O’Connor, racconta il rocambolesco furto di quattro dipinti da parte di tre giovani uomini: elegante, ma privo del mordente necessario a lasciare il segno.

Il Gala dell’amfAR
Tra i fuori concorso, da segnalare Honey Don’t!, nuova commedia noir del premio Oscar Ethan Coen, con Margaret Qualley, Aubrey Plaza e Chris Evans. Un film brillante e surreale che segue un’investigatrice di provincia alle prese con una serie di morti misteriose legate a una chiesa altrettanto enigmatica.
Un piccolo gioiello che ha divertito la platea e che, forse, avrebbe meritato un posto in gara.
Foto di copertina: Jean-Pierre e Luc Dardenne