Si è chiusa la sessantesima stagione teatrale di Savona con la commedia goldoniana
17 aprile; l’ultimo giorno di rappresentazione per l’ultimo spettacolo dell’anno teatrale savonese. Sior Tòdero Brontolon, commedia di Carlo Goldoni, è la pièce scelta come chiusura del cartellone allestito dal Teatro Chiabrera per il 2025. Diretta da Paolo Valerio e con Franco Branciaroli, l’opera ne è, pertanto, un divertente capitolo conclusivo.

La trama di questo classico si basa sul perno dell’avarizia: il vecchio, arcigno e taccagno Tòdero vuol maritare la nipote col figlio del suo contabile per risparmiare sulla dote della prima e sulla paga di questi ultimi. Da tale pretesto nasce la serie di intrighi, confronti e furbizie attuate dalla nuora e gli altri personaggi affinchè avvenga un lieto fine in cui la giovane possa sposare il ragazzo che ama. Sovvertiti i piani del suocero, questi ne esce altrettanto soddisfatto quando vede il suo patrimonio rimanere intatto.
Il lavoro dell’ensamble funziona ottimamente e la comicità scaturisce e fluisce unitamente allo sviluppo dell’azione in un equilibrio costante. Le ottime capacità dei singoli attori vengono messe in evidenza di scena in scena. Il Tòdero di Branciaroli risalta per la grande mimica e la trovata di una parlata sbuffeggiante che nasconde una lingua tagliente ma che si mostra, a sorpresa, un vecchio alquanto divertente benché burbero. Maria Grazia Plos offre una grande prova con la sua energica Marcolina che prende il palcoscenico per sè. Certo, il primo impattto con la lingua veneta è un po’ difficile da gestire ma ci si abbitua ben facilmente.
Interessante è l’allestimento scenico che ricorda, e di fatto è, un grande teatro di burattini. Si manifesta una forte metateatralità grazie alle marionette mosse in scena, all’aprirsi e al chiudersi di sipari interni, all’uso delle scale, dei praticabili e delle scatole che incorniciano lo spazio. La marionetta è un doppio del personaggio o la vera essenza? Forse che, quando i personaggi possono esprimere meglio se stessi e la loro umanità, si liberino dei fili che essi stessi spesso manipolano? Tòdero parla sempre liberamente ma marionette che lo rassomiglino non ne ha; lui ne he come abbellimento sulla poltrona con cui entra in scena. La resa di questo classico lo rivisita in una veste particolare ma funzionale ed interessante che esce dagli stilemi più usati nelle varie realizzazioni.

Un finale di stagione che lascia ben pensare per il futuro del Chiabrera, vista la sala nuovamente gremita per questo spettacolo. Attendiamo l’estate con trepidazione, consci della crescita avvenuta negli anni sia per quanto concerne la qualità e la varietà delle proposte sia per il pubblico che si è recato in sala. E che si spera continuerà a presenziare nell’avvenire.
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Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni – Regia di Paolo Valerio – con Franco Branciaroli – drammaturgia: Piermario Vescovo – altri interpreti: Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Maria Grazia Plos, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Valentina Violo, Emanuele Fortunati, Andrea Germani, Roberta Colacino – in collaborazione con i Piccoli di Podrecca – scene: Marta Crisolini Malatesta – costumi: Stefano Nicolao – luci: Gigi Saccomandi – musiche: Antonio Di Pofi – movimenti di scena: Monica Codena – produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano – foto: Simone Di Luca – Teatro Chiabrera di Savona dal 15 al 17 aprile 2025