Quando il box office ristabilisce i giusti valori…

In attesa dell’annuncio della candidatura all’Oscar di Vermiglio, si apre uno spiraglio per “C’e ancora domani” grazie al distributore americano

«Il neorealismo nel cinema e’ stata una grande scuola». Lo diceva l’indimenticabile Marcello Mastroianni nelle sue rare masterclass agli studenti del Centro Sperimentale di cinematografia.  E a Mastroianni sarebbe piaciuto moltissimo C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi in rigoroso bianco e nero, un film che ha avuto grande risonanza in molti paesi del mondo, fregiandosi del Biglietto d’oro per i migliori incassi per due anni consecutivi con un totale di 37 milioni di euro al box office con oltre 5 milioni di spettatori paganti solo in Italia . Sei David di Donatello, un Nastro d’argento speciale e un Globo d’oro da parte dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, tra i più longevi premi cinematografici del nostro Paese; presentato alla Festa del cinema di Roma dove ha conquistato il premio del pubblico e quello speciale della giuria. L’opera prima della Cortellesi che ne è anche la protagonista insieme a Valerio MastrandreaRomana Maggiora VerganoEmanuela FanelliGiorgio Colangeli e Vinicio Marchioni è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma alla vigilia del voto riconosciuto alle donne per la prima volta, ottenuto proprio nel 1946. Escluso per “ragioni burocratiche” a rappresentare l’Italia agli Oscar nella categoria film stranieri dove gli è stato preferito Vermiglio (escluso a sua volta dai Golden Globe malgrado una speranzosa nomination), ha sbancato i botteghini in tutta Europa, confermandosi il film italiano più visto nelle sale degli ultimi dieci anni, riuscendo nell’impresa di raccogliere più spettatori perfino di blockbuster come Oppenheimer Barbie.

Sceneggiato dalla stessa Cortellesi con Furio Andreotti e Giulia Calenda con il titolo There is still tomorrow,  il film e’ uscito con successo nelle sale americane e notizia dell’ultima ora riportata da stampa e tv, l’Academy di Hollywood lo ha ufficialmente inserito fra i film in corsa nel 2025 per l’Oscar nella categoria miglior film dell’anno (ma più verosimilmente per la sceneggiatura o miglior regia)! Quanto ai Golden Globe attribuiti l’altra sera nel gala del Beverly Hills a Hollywood. Escluso dai premi Vermiglio, l’anno fatta da padroni il musical Emilia Perez del francese Jacques Audiard che ha conquistato anche il Globe per l’interpretazione femminile andato alla transgender Karla Sofia Gascon. Golden Globe anche per l’americana Demy Moore per il film The substance di Coralie Gargeat e anche per Fernanda Torres per il bel film di Walter Salles I’m still here, che ha sbaragliato concorrenti come Nicole KidmanAngelina JolieTilda SwintonPamela Anderson e Kate Winslet!

L’Italia come detto sopra esclusa dalla nomination di Vermiglio, si consola si fa per dire, grazie alla colonna sonora di Challengers di Luca Guadagnino, ambientato nel mondo del tennis ma incentrato sulla rivalità tra tre ragazzi, che polemicamente si è alzato abbandonando la cerimonia.  Per la cronaca le musiche sono firmate da Trent Reznor e Eatticus Ross. In coda per restare sulla cronaca, gustosa la risposta della nostra Paola Cortellesi alla collega Stefania Ulivi del Corriere della Sera che voleva complimentarsi con l’attrice romana per la notizia giunta dall’Academy: «Io agli Oscar? Le stesse probabilità di un gatto in tangenziale». Quando si dice l’ironia…

Le interviste impossibili
Tonino Pinto

Marcello? Come here!

L’intervista impossibile a Mastroianni, alter ego di Fellini, unico vero divo del cinema italiano A Marcello Mastroianni in occasione del

Leggi Tutto »