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“LA SIGNORA DELLE CAMELIE” al Teatro Astra di Torino

17 Dicembre 2024 @ 21:00 22 Dicembre 2024 @ 17:00 CET

TPE Teatro Astra

Dal 17 al 22 dicembre 2024 

LA SIGNORA DELLE CAMELIE

Giovanni Ortoleva

durata 90 min

orari mar h 21 | mer h 19 | gio h 20 | ven h 21 | sab h 19 | dom h 17

liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio | drammaturgia e regia Giovanni Ortoleva | dramarurg Federico Bellini | scene Federico Biancalani | costumi Daniela De Blasio | musica Pietro Guarracino | movimenti di scena Anna Manella | disegno luci Davide Bellavia | aiuto regia Marco Santi | con Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone, Vito Vicino | realizzazione scene Federico Biancalani, Nadia Baldi | realizzazione costumi Daniela De Blasio, Rocio Orihuela Perea, Viviana Bartolini | luci in tournée Alice Mollica | fonico in tournée Emanuele Morena

produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale | spettacolo selezionato da Next – Laboratorio delle Idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo | distribuzione Gianluca Balestra / Elsinor

Prosegue la terza Stagione del triennio 2022/24, dedicato al nostro rapporto con la verità, indagata attraverso la speciale lente del teatro. Dopo Buchi Neri, incentrata sul nostro rapporto con la verità scientifica e Cecità, dedicata alle verità che stanno davanti ai nostri occhi ma che ci rifiutiamo di vedere, la Stagione teatrale 2024/25del TPE Teatro Astra si intitola Fantasmi. Un invito a confrontarsi con quelle verità che crediamo di conoscere e invece ci sfuggono, che si manifestano solo per un breve istante per poi sottrarsi definitivamente alla nostra vista. Fantasmi interiori, che spesso si nascondono dentro di noi, come accade con quelle verità che ci sfuggono e che ci ostiniamo a voler cercare, ma che rischiano di trasformarsi in fissazioni che ci limitano e ci ossessionano. Fantasmi che appaiono fuori di noi, fenomeni che ci spaventano e che continuiamo a fissare con la paura e forse con il segreto timore che non riusciremo mai a farli sparire del tutto: le guerre, le persecuzioni, la violenza, la crisi climatica. Ma nella Stagione teatrale del TPE compaiono anche Fantasmi veri, personaggi del teatro e della letteratura che permangono come spettri nell’immaginario culturale collettivo. Dal 17 al 22 dicembre 2024 al TPE Teatro Astra di Torino c’è La signora delle camelie, dal romanzo di Dumas figlio, riportata in scena dalla giovane promessa della regia contemporanea Giovanni Ortoleva. Se Marguerite Gautier è effettivamente il fantasma al centro del racconto di Armand Duval, nel lavoro di Ortoleva si manifesta una forte riflessione sul fantasma di una società patriarcale che sfoga le sue tensioni sul corpo della donna. Una storia di allora che ancora riguarda tutte e tutti noi.

LA SIGNORA DELLE CAMELIE

La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio, testo di sorprendente violenza sociale, ha dato origine ad uno degli “stereotipi” femminili più intensi dell’800 diventando modello di moltissimi prodotti artistici di grande successo: balletti, opere liriche, testi teatrali, film. Nel corso dei secoli l’amore impossibile tra Marguerite Gautier e Armand Duval ha continuato a ripetersi diventando, forse, il più grande mito romantico moderno ma il romanzo di Dumas figlio è piuttosto basato su una storia vera e ha mantenuto intatta anche tutta la sua brutalità, nonostante le intenzioni reazionarie e moralizzanti del suo autore. E così, mentre il mito, ripetizione dopo ripetizione, si fa più stucchevole e sentimentale, La signora delle camelie diviene soprattutto la cronaca impietosa di un omicidio sociale, in cui la violenza classista smaschera il romanticismo che l’ha coperta. 

Uno spettacolo teso tra l’Ottocento e l’ultra contemporaneo, che racconta, insieme agli struggimenti e alla nobiltà d’animo della sua eroina, il voyeurismo e la perversione di una società che sfoga le sue tensioni sul corpo della donna. Una storia che continua a toccarci, più di quanto vorremmo.

“Ho scelto un testo che mi ha sempre sconvolto per la sua ferocia cortese. La signora delle camelie non fa sconti nel raccontare la sua epoca, muovendosi tra misoginia, classismo, privilegio, patriarcato; è una parabola che, se non si fosse travestita da storia d’amore, avrebbe potuto accendere le piazze. Roland Barthes scrive in Miti d’oggi che a Margherita Gautier, alienata ma servile, mancherebbe pochissimo per diventare una fonte di critica della società in cui è immersa. Era un invito troppo allettante per lasciarselo sfuggire. Soprattutto, La signora delle camelie è un testo sulla visione. Sul bisogno di vedere tutto, sempre di più. Penso ai prototipi degli uomini del futuro creati pochi anni fa da un’azienda americana: dotati di occhi enormi, per meglio consumare la miriade di immagini che abbiamo di fronte nell’ultimo secolo, in crescita esponenziale – penso a come il bisogno spasmodico da cui Dumas è attraversato ci abbia colonizzato. Vedere e avere, scopare con gli occhi, possedere. Anche la morte di Margherita è una merce da consumare. Con La signora delle camelie Alexandre Dumas figlio si denuda, racconta – con una sorta di incoscienza, con una limpidità di cui evidentemente si pentirà – il suo rapporto con le donne, l’amore, il possesso. Non si fa sconti. Racconta le sue ossessioni, la sua piccolezza, si ridicolizza. L’unico desiderio che ho avuto, affrontandolo, è stato di non farmi sconti a mia volta. Partendo dal classico, da un sapore riccamente ottocentesco, e scivolando sempre più avanti, sempre più vicino, a me, a noi. Per guardarci.” Giovanni Ortoleva

TPE Teatro Astra

Via Rosolino Pilo, 9
Torino, ITA 10143 Italia
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