Per sempre tuo, Cyrano De Bergerac

Il romanticismo di Cyrano al Cometa Off

Dopo il primo debutto del Cyrano De Bergerac del drammaturgo Edmond Rostand del 1897 al Théâtre de la Porte Saint-Martin, numerose sono state le repliche della grande pièce teatrale, la più rappresentata universalmente sia al cinema che a teatro. Senz’altro da ricordare le più recenti trasposizioni tra cui l’omonimo spettacolo del 1985 con Gigi Proietti e la riduzione cinematografica del 1990 con protagonista Gerard Depardieu, Cyrano mon amour del 2019 nel racconto della nascita del copione Cyrano e il Cyrano del 2021 in versione musical di John Wright con Peter Dinklage. La versione della Dark Side Lab Theatre al Cometa Off merita di essere inserita tra gli annali delle numerose rappresentazioni.

Matteo Fasanella e Alessio Giusto – © Grazia Menna

Il noto spadaccino e cadetto di Guascogna fa breccia tra le emozioni del pubblico, soprattutto perché viene messo in luce la parte emotiva, lirica, romantica e struggente del personaggio stesso e del suo amore apparentemente non corrisposto per sua cugina Rossana.

Cyrano al fin de la licenza non perdona e tocca sia con la spada che con le parole. Cyrano è l’emblema e la rappresentazione del diverso, del ripugnante e del ripudiato. È il fascino del Romanticismo verso personaggi singolari in cerca di caratteristiche deformi dell’essere umano. Cyrano come Quasimodo in Notre Dame de Paris, soffre per un amore puro, con la sola differenza che Cyrano avrà un destino diverso solo alla fine, come nei grandi romanzi dell’Ottocento.

Non mancano senz’altro duelli tra spade, le scene di guerra che assumono un carattere moderno e che vengono accompagnate da scelte registiche volte a creare l’atmosfera, tra musiche di sottofondo di richiamo delle battaglie e di scontri tra spadaccini. Il tutto riprodotto da un sottile velo che richiama le ombre dei personaggi dove quest’ultimi si muovono a rallentatore, quasi creando movimenti di danza.

La scenografia qui fa da padrona: un piccolo scrittoio occupato da lettere, candele, inchiostro e penna d’oca dove Cyrano può sprigionare la propria creatività e poter dar voce al suo amore passionale per Rossana. L’involucro ricreato restringe volutamente la scena per dare un carattere intimo e meno dispersivo della rappresentazione. Vicino all’ingresso del teatro, un grande albero, testimone silenzioso della scena d’amore del balcone tra Rossana e Cristiano con Cyrano a far da mediatore e di altre numerose scene simboliche. E il balcone? In alto, inarrivabile come il balcone di Giulietta se non raggiungibile tramite l’albero stesso.

Il teatro immersivo della Dark Side Lab Theatre con la regia di Matteo Fasanella ha una sua cifra narrativa specifica e mette la firma come farebbe un pittore: le immagini, ben sostenute da tappeti musicali importanti, sembrano a tratti quadri caravaggeschi, di Hayez, talvolta fotografie o scene cinematografiche che aiutano gli spettatori a vivere intensamente l’esperienza teatrale.

Cinematografiche e pittoriche sono le interpretazioni di ogni singolo personaggio dove senz’altro spicca la poliedricità di Matteo Fasanella nel ruolo dell’irriverente e romantico Cyrano alle prese con una rosa di sentimenti e cambi di intonazioni rinforzati da costanti movimenti scenici, necessariamente richiesti per la creazione del personaggio stesso e per catturare l’attenzione degli spettatori verso l’interpretazione puramente in versi.

Virna Zorzan© Grazia Menna

Cyrano è l’antieroe romantico per eccellenza, un uomo sofferente e ben cosciente dei suoi evidenti limiti fisici ed ha imparato a difendersi da tutti con destrezza ed ironia facendo della sua cultura e della sua intelligenza un vanto, ma che soffre in silenzio per la sua solitudine e per l’impossibilità di avere quella felicità tanto agognata accanto alla sua donna amata.

Se andate a vedere Cyrano, cogliete il guanto di sfida cantato da Francesco GucciniVenite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto, infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio”.

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“Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand – adattamento e regia Matteo Fasanella – con Matteo Fasanella, Virna Zorzan, Alessio Giusto, Lorenzo Martinelli e Nicolò Berti – scenografia Maurizio Marchini – disegno luci Matteo Fasanella – aiuto regia Virna Zorzan – Costumi Darkside ETS – Foto di scena Christina Sicuro – SMM e grafica Agnese Carinci – dal 13 al 17 novembre al Cometa Off.

Foto @Grazia Menna