Eleganza, Armonia e Bellezza, Dialogo Interculturale per la Pace
Lo scorso 7 novembre, si è svolto, nella Basilica di San Vitale al Quirinale (Via Nazionale 194/B, Roma), il concerto dell’Ensemble di Musica Corale Contemporanea Altro Coro dell’Accademia Russa di Musica Gnesin. Daria Pushkova, la direttrice di Casa Russa, organizzatrice dell’evento insieme all’Accademia Russa di Musica Gnesin con il patrocinio dell’Ambasciata russa in Italia, ha presentato un programma unico intitolato Capolavori della musica sacra russa: da Mikhail Glinka ad Alfred Schnittke.
Mikhail Glinka (1804–1857), nel 220° anniversario della sua nascita, considerato il padre della musica classica russa e il primo compositore a sviluppare uno stile che legava la sua arte alla tradizione popolare del suo Paese e fu profondamente influenzato dalla cultura e dalla musica tradizionale della sua terra.
Le sue opere più celebri: Una vita per lo Zar (1836), la prima opera nazionale russa, che fonde temi patriottici con l’uso di melodie e ritmi russi, un grande successo, celebrato per la rappresentazione eroica della storia russa; Ruslan e Ljudmila (1842), basata su un poema di Aleksandr Pushkin, mescola mitologia, romanticismo e folklore russo in una composizione che ha influenzato generazioni di musicisti successivi. Glinka introdusse elementi stilistici che combinavano l’armonia occidentale con melodie popolari russe e diede impulso al movimento musicale nazionalista russo. Il suo lavoro ha ispirato il gruppo di compositori noto come Il Gruppo dei Cinque, che ha proseguito la missione di sviluppare un linguaggio musicale russo autonomo
Alfred Schnittke scomparso nel 1998 e che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 24 novembre è stato un compositore russo di origine tedesca, noto per la sua musica eclettica e sperimentale, che ha saputo fondere influenze classiche, jazz, pop e avanguardistiche in una sintesi personale. Nato nella città di Engels in Unione Sovietica, si formò presso il Conservatorio di Mosca e divenne celebre per il suo polistilismo, un approccio compositivo che sovrappone stili antichi e moderni, armonie e dissonanze e che ha fatto guadagnare a Schnittke un posto come uno dei compositori più originali e profondi del XX secolo, grazie alla sua capacità di saper esprimere tramite la sua musica le tensioni culturali della Russia.
Le sue opere principali comprendono: Nove sinfonie che esplorano temi esistenziali e religiosi, utilizzando tonalità drammatiche e dissonanze; concerti grossi e concerti per violino, viola e piano, celebri per il loro virtuosismo e complessità, che mescolano elementi barocchi con modernismi estremi e colonne sonore per oltre 60 film sovietici, che lo hanno aiutato a farsi conoscere al grande pubblico.
I musicisti hanno inoltre eseguito la musica sacra dei grandi compositori russi come Petr Čhajkovskij; Sergej Rachmaninov; Pavel Chesnokov; Victor Kalinnikov; Alexander Kastalsky; Nicolay Golovanov; Georgij Sviridov; Rodion Ščedrin.
Una folla entusiasta ha affollato i banchi della Basilica, tributando applausi scroscianti alla fine di ogni esecuzione tanto che il direttore artistico Alexandr Ryzhinskii, emozionato ha affermato: «Il pubblico italiano è fantastico, concentrato e molto attento; una vera e propria immersione in accordo con il contenuto».
Questa perfetta armonia, tra delicate sfumature di toni bassi e alti, ha creato un equilibrio sonoro che ha avvolto l’ascoltatore con grazia e precisione, riuscendo nell’intento di elevare lo spirito in un gioco di luce avvolgente, si inserisce perfettamente nella bellezza del barocco della Basilica di San Vitale al Quirinale che rappresenta un patrimonio di eccezionale valore storico e artistico.
In perfetta sintonia con il messaggio di benvenuto dell’Ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov letto dalla Direttrice Pushkova: «La tradizione del canto ecclesiastico giunse in Russia da Bisanzio nel X secolo e si arricchì fino a raggiungere le vette supreme della bellezza e dell’armonia sonora. In questo luogo, si avverte un legame diretto con la grande storia del Cristianesimo, con gli ideali di unità e fratellanza tra i popoli. Nonostante le differenze, la tradizione cattolica e quella ortodossa sono unite da quella comune comprensione del Cristianesimo che è fondamento tanto della cultura russa, quanto di quella italiana».
L’Ensemble di Musica Corale Contemporanea “Altro Coro” dell’Accademia Russa di Musica Gnesin diretta dal Maestro, Maximilian Chikhachev, vincitore di concorsi internazionali, è stato fondato nel 2010 ed è composto dagli studenti del dipartimento corale, i cui interessi sono concentrati nello studio pratico del patrimonio di compositori russi e stranieri dei secoli XX e XXI.
L’Accademia Russa di Musica Gnesin fondata nel lontano 1895 dalle sorelle, Evgenia, Maria ed Elena Gnesina, rappresenta uno degli atenei di musica più importanti a livello internazionale grazie al suo modello educativo e alle sue strutture di formazione all’avanguardia. Aderisce al programma «Borse di studio nella Federazione Russa» e con Decreto del Presidente della Federazione Russa ed è stato riconosciuto come “Oggetto di particolare valore del patrimonio culturale dei popoli della Russia”.
Il Centro Russo di Scienza e Cultura (Casa Russa a Roma), è stato inaugurato nel 2011 e ha sede nel maestoso Palazzo di Santa Croce (Pasolini Dall’Onda) del XVI secolo. Da oltre dieci anni promuove cultura, scienza e lingua russa, fondendo tradizioni e idee moderne in un contesto unico, luogo per eccellenza per lo sviluppo di legami culturali e umanitari e il mantenimento del Dialogo tra Russia e Italia.
Anche Don Elio Lops, parroco di San Vitale al Quirinale, si è dimostrato entusiasta di questa collaborazione e ha dichiarato in una intervista alla televisione russa: «Siamo nella Basilica cristiana più antica nel centro di Roma, una Basilica per sua vocazione ecumenica, perché è stata costruita dall’imperatore romano alla fine del III secolo d.C.. È una chiesa, tra le chiese del centro, con una acustica meravigliosa, di importanza spirituale, per cui da diversi anni – dai tempi del Covid – è stata dedicata alla divulgazione della musica sacra di occidente e di oriente. Per noi è un grande onore poter accogliere questo coro così importante e far sì che questo concerto diventi anche una preghiera che sia di buon auspicio ovviamente per tutti quanti noi».
E sottolineando l’importanza di questo concerto, ha concluso: «Sicuramente abbiamo Glinka, tra questi grandi compositori che hanno segnato non solo la cultura russa ma tutta la cultura occidentale, perché i compositori russi hanno acquisito il gusto musicale dall’occidente ed è un piacere sentire la declinazione della musica sacra con la sensibilità orientale…».
Foto: – Ufficio Stampa Casa Russa a Roma