“Appuntamento a Londra” approda al Teatro Sala Umberto di Roma
Londra, Hotel Savoy, tempi moderni. Un uomo d’affari di nome Luca è nella sua lussuosa camera d’albergo in procinto di prepararsi per una riunione di lavoro, finché non riceve l’inaspettata visita di una donna che si presenta come Maddalena, la sorella del suo migliore amico, Nino, di cui non ha più notizie da molto tempo. Strano però, perché Luca non ricorda di aver visto o conosciuto nessuna sorella in casa di Nino. Se non è la sorella di quest’ultimo, allora chi è la donna subentrata nella vita di Luca nel cuore di Londra?
Appuntamento a Londra si presenta come un thriller pieno di suspense, il cui stile drammaturgico ricorda quello di Harold Pinter: dapprima avvolto nel mistero in cui i personaggi sembrano girarsi attorno per conoscersi, studiare le proprie mosse e quello dell’interlocutore, un po’ come nel pugilato. Man mano che la conversazione si fa più sottile, ecco che la verità viene a galla e qui saltano anche tutti gli artifizi e le convenzioni indossate all’inizio dai personaggi fino ad arrivare a un punto di non ritorno. La stessa sottigliezza è presente nei dialoghi serrati tra Maddalena e Luca, i quali gireranno vorticosamente in una verità inconfessabile agli interlocutori esterni e che solo loro due conoscono molto bene. Esiste dunque una verità così tangibile e dicibile solo in un rapporto così in simbiosi e in contrasto al tempo stesso? Ma soprattutto, quale verità può essere definita come tale?
Il regista Carlo Sciaccaluga lascia il finale sospeso proprio per dar spazio all’immaginazione dello spettatore dove la regia si delimita a riportare le parole tratte dall’omonima pièce dello scrittore peruviano Premio Nobel Mario Vargas Llosa.
A creare l’atmosfera inquietante e lugubre non sono solo gli elementi scenografici e lo stile musicale, ma è Lucia Lavia che nella sua interpretazione trasmette il senso di angoscia nel racconto del percorso di trasformazione di Maddalena attraverso una vocalizzazione imponente e dei movimenti scenici di grande impatto. Luigi Tabita ha delineato anche lui un personaggio fragile e facilmente corruttibile, soprattutto dopo i terribili racconti svelati dalla stessa Lavia.
Uno spettacolo emblematico e magnetico da cui si esce visibilmente tormentati e dubbiosi sulle tante perplessità intorno all’animo umano.
______________________________________
“Appuntamento a Londra” di Mario Vargas Llosa – con un intermezzo di Walt Whitman – regia Carlo Sciaccaluga – con Lucia Lavia e Luigi Tabita – Aiuto regia Lucia Rocco – Scene e costumi Anna Varaldo – Musiche nogravity4monks – Luci Gaetano La Mela – Foto Antonio Parrinello – produzione Teatro Stabile di Catania – Dal 04 al 06 novembre al Teatro Sala Umberto di Roma.