“Siamo Argento Vivo”, la nuova stagione di Fortezza Est
17 Ottobre 2024 @ 20:30 – 31 Maggio 2025 @ 20:30 CEST
FORTEZZA EST
Stagione 2024/2025
Siamo Argento Vivo
Mutevoli, inquieti, imprevedibili.
direzione artistica
Eleonora Turco, Alessandro Di Somma
Foto in locandina Murales “Sopra le Righe Re Sol Si”
di Alice Pasquini
Grafica Leonardo Buttaroni
Siamo Argento Vivo. Mutevoli, inquieti, imprevedibili. Su questo claim riparte la Stagione Teatrale 2024-25 di Fortezza Est che riaccende le luci sul teatro indipendente romano, invitando lo spettatore ad un nuovo anno di spettacoli da vivere come flusso artistico autentico, esuberante e trascinante, capace di creare una comunità viva,attenta e partecipe.
Sempre sotto la direzione di Eleonora Turco e Alessandro Di Somma, Fortezza Est si propone anche quest’anno come centro culturale per la Città e il quartiere dove opera, proponendo una fitta attività artistica tra spettacoli e formazione, cercando tenacemente di essere uno spazio aperto e vitale, mai fermo, sempre festoso, dinamico e cinetico con l’argento vivo addosso.
La nuova stagione teatrale è un’istantanea che cerca di cogliere il presente in continuo movimento, tentando di catturare la vitalità sorprendente che ci circonda, dando vita ad un’esperienza dal vivo fluida ed imprevedibile in grado di condurre lo spettatore verso possibili riflessioni su tutto ciò’ che scorre intorno a noi.
Fortezza est si modella e si fonde con gli spettacoli selezionati creando una proposta originale ed unica composta da un Cartellone di oltre 25 spettacoli tra debutti assoluti, graditi ritorni ed eventi speciali che si alterneranno da ottobre a maggio per restituire nuove storie, nuove emozioni e occasioni di divertimento, con il costante e rinnovato impegno ad essere luogo di riferimento per l’arte, connettore di energia e voglia di agire.
Programma completo www.fortezzaest.com
Calendario Stagione 2024/25:
17-18-19 OTTOBRE
GOTICO MEDITERRANEO
concerto per elettronica e persone
di Sergio Beercock
produzione Babel
Sergio Beercock fonde il corpo e la voce in un’;esperienza musicale unica, intrisa del concept di isola. Nato in Inghilterra ma cresciuto in Sicilia, porta con sé l’influenza di due isole nelle sue performance. Attraverso cori, body-beats campionati e loop-station, crea un ponte tra influenze urbane ed elementi arcaici mediterranei, rendendo tangibile la dualità delle sue origini. La sua voce, potente e emotiva, trasmette densità e intensità, quasi al limite del gospel, mentre i momenti in cui canta insieme al pubblico aggiungono un’ atmosfera corale e partecipativa alle sue esibizioni, trasformandole in veri e propri riti umani. Un connubio di suono, identità e collettività.
24-25-26 OTTOBRE
MARGHERITA TRA LE STELLE
di Marco Usai
con Valeria Romanelli, Teo Guarini, Chiara Tomei, Marco Usai
Regia Marco Usai
Non tutte le bambine giocano con le bambole. Margherita Hack non sta mai ferma: corre tra i corridoi del museo e i vialetti dei parchi, ha un carattere forte e indipendente. Voleva fare lettere, ma si annoia alla prima lezione e così inizia a studiare astrofisica, quasi per caso. I viaggi e le pubblicazioni internazionali però non sono un caso, sono le tappe di un percorso fatto di lavoro e lotta in un ambiente accademico rigido e poco accogliente. Con un grande sogno: dirigere un osservatorio astronomico.
8-9 NOVEMBRE
O PESCE PALLA. La vita dalla terra
di e con Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia
Musiche composte ed eseguite da Gabrio Baldacci
Compagnia Garbuggino Ventriglia – Armunia Inequilibrio festival
Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia continuano ad affrontare l’archetipo del don Chisciotte, cambiando prospettiva. La vita dalla terra.
Attilio Scarpellini ha definito In terra in cielo “un’altra terra vista dalla luna”.
Ora dalla terra osservano la luna, portando in scena esseri umani donchisciotteschi, un’umanità marginale; creature capaci di incontrarsi al centro del cosmo per antica saggezza o ricerca d’amore.
Le api si devono muovere rapidissime per restare immobili. ( David Foster Wallace )
Sul processo del continuare ad esistere. Continuare ad esistere. Continuare ad esistere.
(…) La cantina chiusa, dal battuto di terra, dov’è entrato una volta ch’era scalzo il bambino, e ci ripensa sempre. ( Cesare Pavese)
14-15-16 NOVEMBRE
LETTERA AL PADRE
da F. Kafka
adattato diretto e interpretato da
Gabriele Linari
aiuto regia Alessandro Porcu
musiche originali Jontom
Gabriele Linari torna in scena con “Lettera al padre” di Franz Kafka per celebrare i 100 anni dalla morte dell’autore praghese. Uno scritto personale, una confessione accorata al genitore autoritario e arrogante, mai pervasa da rancore. Un vero e proprio conflitto nei confronti di una figura che incarna l’autorità assoluta, rappresentante di un mondo utilitaristico e pratico, ben lontano dalle aspirazioni dello scrittore. Un testo centrale per comprendere la poetica di Kafka, una vera e propria chiave per aprire le porte di un mondo cupo eppure meraviglioso.
21-22-23 NOVEMBRE
E’ ANDATA COSI’
un progetto di e con Martina De Santis
liberamente ispirato a È stato così di Natalia Ginzburg
di e con Martina De Santis
È andata così è un lavoro di composizione originale liberamente ispirato al romanzo breve di Natalia Ginzburg È stato così, ed è una creatura ibrida: ora spettacolo teatrale, ora confessione con sapore di stand up, ora quasi-conferenza-letteraria, ora report dell’indagine di un omicidio, ora collezione di immagini più o meno note sedimentate nel nostro immaginario collettivo. L’attrice-autrice a partire dal colpo di pistola iniziale del romanzo («e gli ho sparato negli occhi») e da una frattura fisica evocata sulla scena gioca con il testo di Ginzburg saldandogli un racconto autobiografico che riflette sul senso di perdita.
24 NOVEMBRE
PAPESSA – sappiate che è uno spettacolo transfemminista
Scritto, diretto ed interpretato da Giorgia Mazzucato
Luci Martina Bonati
Produzione SB Teatro
Per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne arriva a Fortezza Est “Papessa” di e con Giorgia Mazzucato. “Papessa” parla di violenza di genere, di lotta e di memoria. Personaggi molto diversi l’uno dall’altra dipingono un affresco a tratti comico, a tratti drammatico, a tratti grottesco della società in cui viviamo: società in cui il sessismo, a volte dichiarato ed evidente, a volte subdolo e nascosto, permea il nostro agire e sentire. “Papessa” parla di quella volta che poteva succedere a te o a me, ma è successo a lei. Parla di un paese in cui i femminicidi sono uno ogni 48 ore.
28-29-30 NOVEMBRE
AI CONFINI DELL’ARTE
progetto speciale di Margine Operativo
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura,
è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024”
curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
Ai Confini dell’Arte è un progetto crossdisciplinare, creato e curato dal gruppo Margine Operativo,
con la direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani, si muove sulle linee di confine tra
differenti linguaggi artistici delle performing arts contemporanee e agisce nelle zone di prossimità tra arte e vita. È un progetto attento ai processi sperimentali di creazione e alle opere d’arte aperte.
7-8 DICEMBRE
STORIE CINETICHE NELLA CITTA’
progetto speciale di Fortezza Est
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura,
è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024”
curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
Storie cinetiche nella città è un percorso di riscoperta della storia del quartiere e di chi lo abita, attraverso i racconti, la memoria, la letteratura, il racconto popolare e soprattutto attraverso il contributo che le nuove generazioni possono apportare per costruire una nuova narrazione, attuale, rigenerata e interculturale. Il quartiere e la sua riscoperta è il punto di partenza di un cammino che si snoda lungo una serie di itinerari, passeggiate urbane per rivelare la storia del Quartiere che si incontra con il mondo.
21-22 DICEMBRE
ALICE! E’ tardi
Progetto speciale Teatrodelleapparizioni
per tutte/i dai 6 anni
da Lewis Carroll
un’idea di Fabrizio Pallara
regia Fabrizio Pallara
drammaturgia Roberta Ferrari e Fabrizio Pallara
con Eleonora Bracci e Francesco Picciotti
Una baracca sovrastata da un grande orologio, una famiglia di conigli bianchi e una grande fretta. “È tardi!” continua a ripetere il papà mentre accompagna la piccola Alice a scuola. Lei tutta quella fretta non la capisce, cerca di seguire il padre e di rispettare le regole finché un contrattempo la ferma. Nella corsa verso la scuola Alice cade e quella caduta si trasforma in un’occasione per scoprire una dimensione diversa, dove il tempo si ferma e lo sguardo si allarga. Uno spettacolo di teatro di figura in cui pupazzi e burattini di peluche abitano scene diverse e gli incontri che si susseguono nel percorso verso la conquista di una nuova consapevolezza ricalcano quelli di Alice nel paese delle meraviglie di Carroll.
9-10-11 GENNAIO
SPETTRO VARIABILE
Nunzio Perricone/movimento
Alessandro Floridia/suono
Ivan Gasbarrini/video
Tre diverse macchine, con i propri codici poetici, che convergono e divergono, procedono per fluttuazioni, capricci, movimenti centrifughi. Diversi strati che si compongono per accumulazione e sottrazione, mutando equilibri e traiettorie, innescando nuove forme e concatenamenti. Suono analogico e video digitale, manipolati in tempo reale, creano risonanze nel corpo del performer: lo amplificano, lo deformano, lo rendono corpo sonoro o corpo virtuale. Un limbo sospeso tra partitura e improvvisazione, tra ricerca e smarrimento, tra codificazione e continua riscrittura. Un punto cieco della coscienza, una zona d’ombra che apre all’inatteso, dove la parola è naufragata smarrendo i significati. Da questa postazione osserviamo, impariamo e resistiamo, cedendo il meno possibile all’automatismo compiaciuto dell’auto-narrazione.
16-17-18 GENNAIO
SPEED
Testo di Roberto Simonte
Regia di Paolo Panizza
Performer Maziar Firouzi
Speed racconta il percorso di un ragazzo gay in una città come Palermo che nasconde le proprie diversità, ma al tempo stesso le abbraccia senza remore. Eppure lui fugge dalla città, dalla madre dal culo flaccido esposto, una madre ormai perennemente sdraiata su un divano in attesa che il padre torni. E così in una fredda Milano cercherà l’amore nei bagni degli autogrill, nelle discoteche, prostituendosi per permettersi le droghe. Le conosce tutte, ce le racconterà tutte. Sino alla fine, quando stanco di questo suo perdersi tra droghe e relazioni violente, causerà un disagio al transito della metropolitana. Il testo, marcatamente non teatrale, si muove in una narrazione non lineare, tra liricismi e affondi emotivi.
25 GENNAIO
NON PROPRIO ALL’ORDINE DEL GIORNO – primo studio.
Di e con Daniele Parisi
Daniele Parisi apre al pubblico il primo studio del suo nuovo spettacolo, in debutto ad aprile a Fortezza Est, un appuntamento unico ed imperdibile che permetterà allo spettatore di vedere il lavoro in evoluzione e le idee in fermento di uno dei più interessanti attori della scena romana.
30-31 GENNAIO –1 FEBBRAIO
HO RAPITO PAOLO MIELI
di e con Diego Frisina
Regia: Mario Pizzuti e Diego Frisina
Diego Frisina, sopraffatto dal senso di impotenza di fronte alla faziosità dei mezzi di informazione, decide di compiere un gesto estremo: rapire il noto giornalista Paolo Mieli. Questo innescherà una reazione a catena che porterà Diego al centro del sordido intreccio che lega la stampa al potere politico-finanziario.
6-7-8 FEBBRAIO
UN GIORNO DIVERSO
Drammaturgia e regia Domenico De Meo
con Francesca Florio, Diego Giangrasso
Musiche Martina De Santis
Video Addis Rossi
Scene Ariele Amodio
Costumi Simòne Gadì
Uomo e Donna, nudi, si trascinano nel loro tempo: immutabile e vuoto. Un giorno, in un sacco nero, trovano vecchi vestiti, i quali costringono i protagonisti ad intraprendere un viaggio nelle profondità del loro passato. I secondi iniziano a scorrere e così la solitudine, l’innamoramento,l’inadeguatezza, la noia, il senso di colpa, diventano il combustibile che muove Donna e Uomo alla ricerca di ciò che sembra essere Libertà.
13-15 FEBBRAIO
AMARA TERRA
testo e regia Luca Pastore
con Miriam Messina, Martina Caronna, Ludovica Avetrani, Claudio Filardi
musiche e suoni Mattia Yuri Messina
idee scenografiche e costumi I Cani Sciolti
una produzione I Cani Sciolti
Un coro di voci. Piccole storie di solitudini vissute e raccontate dai loro protagonisti, esperienze di vita totalizzanti per ciascuno di loro, in cui si intrecciano gioie intime e fragili, dolore della perdita, rassegnazione, orgoglio, candore. Un coro di voci di provenienza diversa, sia geografica che sociale e culturale, dove ciascun corifeo affronta il ricordo della sua storia privata mostrandone i colori, restituendone la dignità che merita. Una condivisione nella quale ritrovare qualcosa della propria storia, della propria famiglia, di una cultura tutta nostra che fa parte di un’epoca da foto sbiadite, vestiti della domenica, lettere, semplicità.
20-21-22 FEBBRAIO
QUELL’ATTIMO DI BEATITUDINE
Di e con Christian Di Filippo
N vive da dieci anni in una Citroen Diana e passa le giornate ad osservare i condomini di fronte, scrivendo lettere per migliorare il quartiere. Nessuno però si è mai accorto di lui di lui fino a quando, sentendosi osservati, i vicini decidono di farlo allontanare. In un atto disperato allora, N brucia la sua macchina, causando un incendio che mette in pericolo il palazzo e viene arrestato per omicidio doloso. In carcere, scopre di avere poteri di guarigione, trasformando la sua cella in un luogo di pellegrinaggio per altri detenuti. La sua fama si diffonde anche fuori dal carcere, attirando l’attenzione del programma televisivo “Trovato” su Rai1, che deciderà di ospitarlo in diretta in una puntata assieme al Papa.
27-28 FEBBRAIO – 1 MARZO
TRE GIORNI
di Federico Malvaldi
con Daniele Paoloni, Francesca Astrei, Veronica Rivolta, Renato Civello
regia Federico Malvaldi
Costumi Marta Montanelli
Aiuto regia Rossella Ester Scarlato
produzione Remuda Teatro
Tre giorni. E dopo? Dopo si vedrà. Rob, un ragazzo di 28 anni malato di cancro alla spina dorsale, non può sapere come andrà a finire. L’operazione ha il 50% di riuscire e il 50% di… beh, avete capito. Tre giorni per fare i conti con se stessi e con tutti i fantasmi del passato, per accettare che tutto potrebbe finire entrando in quella maledetta sala operatoria. Tre giorni per dire l’ultimo ti voglio bene a una madre rimasta sola, o per ricordare le bravate di gioventù insieme al proprio migliore amico. Tre giorni di paure e di incubi, ma anche di sorrisi e momentanee speranze. Tre Giorni affronta la paura di morire con ironia e irriverenza, sbattendoci in faccia tutto il cinismo della vita, così brava a prenderci in giro.
6-7-8 MARZO
LE NOZZE DI FIGARO
da Mozart e Da Ponte
di e con I tre Barba
Lorenzo De Liberato, Lorenzo Garufo, Alessio Esposito
Luci Matteo Ziglio
produzione Fortezza Est
La ricerca artistica de “I Tre Barba” si propone di far conosce ad un pubblico popolare la lirica e le opere che ai giorni nostri sono per lo più sconosciute o soltanto sommariamente apprezzate, arrangiando le arie più celebri, eseguite rigorosamente in coro, a cappella, senza l’ausilio di alcuno strumento musicale.
Il nuovo lavoro “Le nozze di Figaro” ispirato all’opera di Mozart e Da Ponte porta in scena in modo divertente e scanzonato l’opera che ruota attorno alle trame del Conte d’Almaviva, invaghito della cameriera della Contessa, Susanna, alla quale cerca di imporre lo ius primae noctis. La vicenda si svolge in un intreccio serrato e folle, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una giornata di passione travolgente, piena di eventi sia drammatici che comici, e nella quale alla fine i “servi” si dimostrano più signori e intelligenti dei loro padroni.
13-14-15- MARZO
C’E’ GENTE CHE HA STUDIATO ALLA SCUOLA DEL DIAVOLO
Drammaturgia Clara Galante
Messa in scena a cura di Clara Galante
Con Alma Poli, Sabrina Ponticelli
Vittima o carnefice? Chi di noi quotidianamente non alterna questo stare al mondo con gli altri e con se stesso. Sta qui la provocazione che vogliamo suscitare, irrompendo nel presente con forza, perché fare il Teatro, oggi più che mai, necessita trovare un “terreno comune”, qualcosa che possa toccare ogni età, sesso, condizioni sociale, politiche ecc. Il trauma è quel terreno e questo lavoro nasce da una violenza.
La violenza genera sempre un trauma: siamo vittime e carnefici, riflesso di specchi, rituali di cerimonie che inventiamo, incarniamo la condizione tragica dell’essere, sempre in pericolo di morte ogni giorno eppure ci sforziamo di vivere, aggrappandoci alle cose, agli oggetti che ci circondano.
20-22-22 MARZO
INTERVALLO
Di e con Gianmarco Cro e Francesco Iaia
Spettacolo per due attori e manichino. Congestione autostradale. Non è solo traffico, ma una presa di posizione molto chiara. Qualcuno ha bloccato il flusso di macchine, seduto per terra. L’autostrada non si muove e presto la logica e il buon senso lasciano spazio al panico, l’ansia, la violenza. Bloccando una strada, si può fermare la giornata di molta gente, ma il mondo? Si può fermare il mondo? Un’idea può davvero essere a prova di proiettile? I due (o forse più) interpreti, agiscono come peggio possono, assecondando l’istinto di sopravvivenza e quindi, dando il peggio di loro.
27-28-29 MARZO
CHIP
Drammaturgia: Francesco Petruzzelli
Regia: Carlotta Mangione e Michele Lisi
Interpreti: Carlotta Mangione e Michele Lisi
Musiche e effetti sonori: UGEN Sonorization
Alex e Yu sono i primi pazienti cavia per un innovativo impianto cerebrale. Attraverso i loro occhi e le loro esperienze ci chiederemo quali possano essere gli effetti di una simile operazione e quali le implicazioni morali di un processo i cui benefici comportano anche un certo grado di privazione di umanità.
4-5 APRILE
SANTA SMERALDA
di e con Smeralda Capizzi
Questa è la storia di una famiglia qualsiasi nella Sicilia degli anni 90, e vorrei che ognuno trovasse in questa storia un pezzetto di sé. E’ un lavoro sulla memoria e sul tempo che ci separa da ciò che è stato e continua ad esistere in varie forme: nei ricordi, ma anche tendenze, abitudini, parole che fanno parte della nostra storia personale e ci compongono. Un dialogo ironico e poetico con il passato, con le nostre radici e quelle immagini e luoghi che vivono in noi silenziosi.
10-11-12 APRILE
NON E’ UNO SPORT ACQUATICO.
Di e con DANIELE PARISI
Un monologo a più voci.
Un attore parlato a più voci.
Una commedia tragica e grottesca.
Un fatto, non molto consueto a dire il vero, finisce per
sconvolgere l’ordine naturale delle cose.
E così, per nascondere la propria miseria, i personaggi di questa
vicenda finiscono per scomodare i massimi sistemi.
Senza alcun addestramento o competenza.
Con filosofia da accatto e psicologia da bancone frigo, si fa a
gara a chi la spara più grossa.
Sfiorando il ridicolo, perlopiù.
In minima parte, rompendocisi la testa.
8-9-10 MAGGIO
LA DOGANA
Di e con Merel van Dijk
Regia Cristina Lucchi Vuolo
Edizione testo Cristina Lucchi Vuolo
Quattro dogane, quattro codici di comportamento, quattro video: questo è il perimetro che van Dijk, performer e musicista, si trova ad affrontare. Come duplicati del Sé, le voci/video sono i ‘devo’ sociali interiorizzati con cui van Dijk si scontra: dispositivi di controllo su pensieri, azioni e sentimenti. In questo viaggio interiore van Dijk troverà un linguaggio di rottura delle norme sociali facendosi ‘corpo sonoro’.
15-16-17 MAGGIO
PAGLIUZZE
Scritto da Alessia Cristofanilli
Con Giulia De Luca
Regia di Thilina Pietro Feminó
Un progetto di Fragile Spazio.
G. fa la stand up comedian, la troviamo mentre sciorina sul palco tutte le sue teorie sull’amore e sulle relazioni, in particolare G. ha sviluppato un’idea tutta sua sulle “parole”; le definisce” ciò che ci avvelena”, ma lei stessa ne usa tante, di parole, nei suoi pezzi è ironica, spigliata, gioca con la linguistica, sfida la sintassi, patita per gli inglesismi, con una certa fierezza da’ un nome a tutte le bizzarrie che osserva nelle relazioni. Poi arriva l’intervallo, le luci sul palcoscenico si abbassano per qualche minuto, e lì, si apre un panorama completamente diverso.
Un monologo divertente che con ironia si inerpica sul terreno scivoloso della funzione della parola, e delle sue derive nelle relazioni. Una storia che si addensa nell’ultima parte, quando il personaggio si spoglia delle sue stesse parole e si trova davanti ad una scelta.
22-23-24 MAGGIO
LA GUERRA DI BABA ROGA
uno spettacolo di Antonio Careddu, Lorenzo De Liberato e Paolo Zaccaria
in scena Paolo Zaccaria
“Io mi ricordo la guerra nell’ex Jugoslavia. E non solo perché è una guerra incredibilmente vicina nello spazio e nel tempo. Me la ricordo bene soprattutto perché mio padre, che di mestiere faceva il giornalista, quella guerra l’ha vissuta e raccontata tutta”.
“La guerra di Baba Roga” è un reportage in forma di monologo, un’indagine sulle ragioni che possono scatenare l’oscenità racchiusa in ogni uomo e il pudore che spesso non ci permette di accettarla. Passando tra miti e leggende, lo spettacolo scava in un passato che abbiamo dimenticato troppo in fretta, mettendolo in relazione con la storia personale di chi racconta.
29-31 MAGGIO
KALERGI! – Il Complotto dei Complotti
testo Luca D’Arrigo con il contributo di Firmamento Collettivo
regia Adele Di Bella
con Carmelo Crisafulli, Luca D’Arrigo, Martina Tinnirello, Giulia Trivero
foto Francesco Lurgo
un progetto di Firmamento Collettivo
Una piccola compagnia teatrale lavora sotto copertura a favore del piano Kalergi, per sostituzione etnica della popolazione europea. Questa storia di finzione si intreccia con la realtà, quella del suo autore, Luca, e dei suoi amici, alla ricerca del proprio spazio in un mondo pieno di storture sociali, economiche e politiche che contribuiranno a far scivolare Luca nel pensiero complottista.
Fortezza Est Stagione Teatrale 2024/25
ARGENTO VIVO – Mutevoli, inquieti, imprevedibili
via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara
Orario Spettacoli giov- ven-sab ore 20:30
biglietto unico 12.00€
info e prenotazioni mail prenotazionifortezzaest@gmail.com
| whatsapp 329.8027943| 349.4356219
Fortezza Est
Roma, Italia + Google Maps 3298027943
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