Storia di un uomo che salvò l’infanzia dalla Guerra
Chi salva una vita, salva il mondo intero. È quanto scritto nel Talmud di Babilonia, testo classico sacro all’Ebraismo. Ed è quello che dirà Ben Kingsley a Liam Neeson nel film Schindler’s List, dopo che Oskar Schindler avrà salvato più di mille ebrei, assumendoli come lavoratori nella sua fabbrica di utensili da cucina. Ma per lui non era abbastanza, avrebbe potuto salvarli di più. Lo stesso pensiero che tormenta anche Nicholas Winton, uomo britannico che, agli esordi della Seconda Guerra Mondiale, è riuscito a mettere in salvo quasi settecento bambini ebrei provenienti dalla Cecoslovacchia occupata dalla Germania nazista, imbarcandoli sui treni diretti in Inghilterra e sistemandoli nelle famiglie britanniche pronte ad accoglierli.
Nel film, Nicholas è un uomo ormai anziano che ha lo sguardo rivolto al passato, pur vivendo una in bella casa con una famiglia che lo sostiene continuamente. I suoi ricordi lo riportano alla sua giovinezza, durante il periodo di attivismo esercitato lontano da casa per prendersi cura di bambini e famiglie che vivevano in estrema povertà nell’Europa dell’Est. Insieme ad altri volontari, Nicholas darà vita a quella che sarebbe diventata la missione Kindertransport, tradotta dal tedesco come “Il trasporto dei bambini”.
Ma nessuno sa niente del suo passato, né della sua gloriosa impresa. Perfino la moglie rimane all’oscuro di tutto. Il suo segreto è racchiuso nel contenuto di un album pieno di ricordi e di testimonianze di quel gesto estremo di strappare i bambini dall’orrore della guerra che sarebbe iniziata di lì a poco. Nel tentativo da parte di Winton di liberarsene, la grande raccolta finisce nelle mani della redazione della BBC, esattamente nella trasmissione That’s Life, dove accade l’impensabile: Nel 1988, Winton viene invitato nel programma inglese e, a sorpresa, anche tutti gli orfani che aveva salvato in quel lontano 1938.
Tratto dalla biografia di Barbara Winton “If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton”, One Life è una storia toccante con la narrazione binaria divisa tra il presente di Nicholas Winton del 1988 con la sua quotidianità apparentemente tranquilla e i continui flashback in riferimento al 1938, durante il suo riservato eroismo che ha saputo celare per lungo tempo.
L’attore inglese e plurivincitore del Premio Oscar Anthony Hopkins ci ha regalato una magnifica interpretazione di un uomo semplice alle prese con un oscuro e tormentato passato.
Il film ha ricevuto numerose candidature al National Film Awards 2024, tra cui la candidatura come miglior film, come miglior attrice non protagonista a Helen Bonham Carter e come miglior attore a Anthony Hopkins.
Nel 2003, Nicholas Winton è stato nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta II per i suoi servizi all’umanità e per aver salvato i bambini della Cecoslovacchia, nel 2010 viene nominato Eroe britannico dell’Olocausto dal Governo inglese e nel 2014 riceve la più alta onorificenza dalla Repubblica Ceca, l’Ordine del Leone Bianco.
Non è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni poiché di discendenza giudaica e non “gentile” ovvero di origine diversa da quella ebraica, ma questo non rende certo Winton meno Giusto di Giorgio Perlasca e Oskar Schindler.
Un prossimo candidato ai Giusti potrebbe essere Enrico Calamai, diplomatico italiano, lo Schindler di Buenos Aires, che ha messo in salvo più di trecento perseguitati dal regime militare argentino e che a oggi, ogni giovedì, manifesta con le Donne di Plaza de Mayo in cerca di nipoti e figli che risultano ancora dispersi.
Non sono anche questi dei Giusti? Infondo Calamai, come Winton, ha seguito alla lettera quel detto ebraico, “Non iniziare ciò che non puoi finire”.
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“One life” – Soggetto dalla biografia “If It’s Not Impossible…The Life of Sir Nicholas Winton” di Barbara Winton – Regia James Hawes – Sceneggiatura Lucinda Coxon, Nick Drake – con Anthony Hopkins (Nicholas “Nicky” Winton), Johnny Flynn (Nicholas Winton giovane), Helena Bonham Carter (Babi Winton), Lena Olin (Grete Winton), Romola Garai (Doreen Warriner), Jonathan Pryce (Martin Blake), Alex Sharp (Trevor Chadwick), Marthe Keller (Betty Maxwell), Samantha Spiro (Esther Rantzen), Juliana Moska (Hana Hejdukova), Henrietta Garden (Vera Gissing), Ffion Jolly (Barbara Winton), Adrian Rawlins (Geoff) – Montaggio Lucia Zucchetti – Effetti speciali Chris Reynolds, David Fowler, Menelaos Pampoukidis – Musiche Volker Bertelmann – Scenografia Christina Moore Costumi Joanna Eatwell – Trucco Karen Hartley – Produttore Joanna Laurie, Iain Canning, Emile Sherman, Guy Heeley – Produttore esecutivo Simon Gillis, Eva Yates, Barbara Winton, Maria Logan, Anne Sheehan, Peter Hampden – Casa di produzione See-Saw Films – Distribuzione in italiano Eagle Pictures – Fotografia Zac Nicholson – 2023.